Da Brescia a Lisbona

Ricordo del comm. Vincenzo Bettoni Cazzago, di Alessandro Mella

La storia delle relazioni diplomatiche e dei legami dinastici che unirono i regni d’Italia e Portogallo è ricca di figure piuttosto interessanti in particolare in ambito diplomatico.

Tra queste vi fu il conte Vincenzo Bettoni Cazzago, il quale nacque a Brescia, regnicolo del Lombardo Veneto ancora sotto il giogo asburgico, il 19 luglio 1856 in un’agiata famiglia locale al cui vertice era il senatore Ludovico. (1)

Terminati gli studi prese la carriera diplomatica, assai promettente nel neonato Regno d’Italia, affiancando il celeberrimo Costantino Nigra nelle sedi di Atena e Londra salvo poi lasciarlo per seguire il Greppi a San Pietroburgo ed a Vienna. La sua consacrazione come diplomatico, tuttavia, avvenne nel 1893 quando ricevette la titolarità dell’ambasciata di Lisbona ove si fermò due anni riscuotendo consensi e simpatie nelle locali istituzioni.

Dal Re del Portogallo, a testimonianza della stima riconosciutagli, egli ebbe il prestigioso titolo di Commendatore dell'Ordine di Nostra Signora della Concezione di Vila Vicosa. Tale onore è ancor oggi parte del patrimonio dinastico della Real Casa del Portogallo con gran maestro il Capo della Real Casa, Dom Pedro Duca di Braganza e di Loulè e come cancelliere Dom Nuno Cabral da Camara Pereira Marchese di Castel Rodrigo e Connestabile del Portogallo. (2)

Oltre a queste egli ricevette anche le insegne di Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Leopoldo dall’Impero d’Austria e la Real Casa di Savoia (egli aveva anche incontrato il Re Umberto I in occasione della sua visita nel bresciano) gli conferì quelle di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia.

Tornato a Brescia decise di darsi alla politica attiva in ambito moderato e liberale entrando nel consiglio comunale di Brescia e tentando, nel 1896, l’elezione alla Camera dei Deputati senza tuttavia aver fortuna.

Dopo aver svolto l’incarico di assessore, in seguito ad un periodo di crisi istituzionale locale, divenne sindaco di Brescia nel febbraio del 1905. Malgrado il suo impegno per la modernizzazione dei trasporti le successive elezioni produssero nuovamente un risultato fragile ed incerto e l’anno dopo egli lasciò l’incarico. Nondimeno il suo impegno locale proseguì nel Consiglio Provinciale ove era stato eletto da poco.

Qui lavorò molto rappresentando il mandamento di Gargnano per anni e fino al 1920 pur mantenendo, a quel tempo capitava spesso, altri incarichi come quelli parlamentari. Nel 1909, infatti, fu eletto, finalmente, una prima volta alla Camera nel collegio di Salò e qui dovette affrontare anche la non facile campagna elettorale successiva, quella del 1913.

Assai complessa perché il suffragio universale maschile, appena introdotto, aveva mutato sensibilmente gli equilibri politici locali ed i rapporti con gli elettori. Nondimeno egli fu nuovamente eletto e poté tornare a Montecitorio per proseguire la sua opera in Parlamento fino al 1919 quando, alle elezioni politiche, prese la decisione di non candidarsi più e ritirarsi a vita privata per poter, finalmente, riposare.

Ancora piuttosto giovane, aveva infatti sessantotto anni, spossato da una faticosa malattia, egli si spense nella sua città avita il 3 marzo 1924 lasciando la propria moglie ed i figli con le loro famiglie. (3)

Quella del conte Vincenzo Bettoni fu un’esistenza troppo breve, ma intensa e vissuta con passione ed ardente desiderio di fare la propria parte per il bene della collettività e questo gli fa ben meritare il diritto al ricordo nonché quello di essere considerato un luminoso esempio per gli amministratori locali ed i politici dei nostri tempi.

Alessandro Mella

NOTE

1) Ulteriori approfondimenti su: Annuario della Nobiltà Italiana, Andrea Borella a cura di, Edizione XXXIII, Parte II, Tomo I, p. 1072.

2) Concessione indicata in “A Ordem Militar de Nossa Senhora da Conceição de Vila Viçosa” di Francisco Belard da Fonseca, 1955.

3) La Stampa,55, Anno LVIII, 4 marzo 1924, p. 7.

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Articolo pubblicato il 13/09/2021