Green pass, via libera a più controllori nella scuola e Trasporti. Ma cosa c’è dietro l’angolo?

Le nuove regole in vigore da oggi, caldeggiate dalle Organizzazioni sindacali

Oggi, almeno in teoria, entrano in vigore ulteriori disposizioni governative che dovrebbero essere osservate dai cittadini interessati per l’accesso agli istituti scolastici e sui mezzi di trasporto pubblici, con particolari precisazioni e differenziazioni.

La confusione è somma, come pure le proteste, già programmate per oggi che stanno coinvolgendo tutto il Paese.

Il governo sta valutando una nuova stretta sul Green Pass con una estensione dell’obbligo per i dipendenti degli uffici pubblici. Si tratta di una proposta   tornata alla ribalta ed è al vaglio anche del ministro della Salute Roberto Speranza che ha anche ventilato l’ipotesi di una nuova e più significativa stretta sul Green Pass obbligatorio.

Ovviamente le ipotesi e le proposte dovranno essere vagliate dagli esperti, dalla maggioranza di governo e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Si tratterebbe degli ultimi step prima di rompere gli indugi e procedere con la vaccinazione obbligatoria. Molto dipenderà dai dati della campagna di vaccinazione nel mese di settembre.

Riteniamo utile illustrare le misure in vigore da oggi, a tutela dei nostri lettori.

In attesa della Super-app per verificare il Green pass del personale della scuola, il ministero dell'Istruzione dà via libera a procedure semplificate a partire da stamane, quando il certificato verde sarà obbligatorio per entrare nelle aule.

Gli istituti, infatti, potranno 'ricorrere all'opera contestuale di più soggetti verificatori, ciascuno delegato all'utilizzo della app Verifica C19', quella già scaricabile da tutti e in uso a ristoranti, locali, musei dove il pass è già obbligatorio. Gli istituti, spiega ancora la circolare, 'quando è opportuno e possibile potranno individuare ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale'.

In proposito è opportuno sapere che dal 2020 pochissime delle opere edili programmate per la sicurezza degli Istituti scolastici, sono state realizzate.

Il Garante per la Privacy ha dato via libera, intanto, alla Super App della scuola a partire da quando sarà utilizzabile. 

Intanto da oggi sono previsti controlli rafforzati e allerta massima per possibili blitz di chi si oppone a queste misure.

Scatta inoltre, come già accennato l'obbligo di Green pass oltre che per le scuole, su treni, aerei e bus a lunga percorrenza, e il Viminale alza il livello di attenzione e monitora anche gli scali aeroportuali per evitare che le proteste superino livelli di guardia.

 

In materia di trasporti, permane l’obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti: sono alcune delle misure “di sistema” indicate nelle nuove linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi con cui il trasporto si prepara alla ripresa delle attività lavorative e alla riapertura delle scuole.

Per il trasporto pubblico locale, dove tra le novità torna il controllore, le linee guida costituiscono la base di riferimento per i piani di potenziamento dei servizi che Regioni e Province autonome dovranno inviare al Mims  entro il 2 settembre.

Da oggi 1 settembre e fino al 31 dicembre prossimo, termine dello stato di emergenza, scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza. Viene inoltre “fortemente auspicato” l’aumento delle corse dei mezzi, soprattutto durante le ore di punta. Nel documento, pubblicato online, oltre alle regole sono indicate anche le percentuali di capienza da rispettare, settore per settore, che riassumiamo.

AUTOBUS E TPL, CONTROLLI A TERRA: si prevede il “graduale riavvio delle attività di controllo” dei biglietti ma anche “delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra”. La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all′80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio “per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts”.

TRENI: il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile.

La capienza è all′80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.

AEREI: oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura; a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco. Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.

NAVI E TRAGHETTI: anche qui dal primo settembre al 31 dicembre 2021 è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell′80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si applicano le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio per il collegamento da e per le isole minori.

FUNIVIE, CABINOVIE E SEGGIOVIE: indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% “potranno essere elevate all′80% - viene aggiunto - nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19″.

Il popolo del "no" è in fermento da giorni, pronto a manifestare. Il piano d’azione si concentra sul blocco della circolazione ferroviaria. Via social in molti si stanno dando appuntamento in 54 le città in cui sono previste iniziative contro il passaporto vaccinale. Nelle chat, sono stati pubblicati dei volantini siglati "Basta dittatura". "Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno", è il messaggio che corre sulla rete. I manifestanti si sono dati appuntamento oggi alle 14:30 in molte stazioni per una iniziativa, che a loro dire, dovrebbe concludersi in serata in modo "pacifico".

Ferma presa di posizione dei sindacati contro i manifestanti: "Diciamo no alle minacce di bloccare i treni il 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane".

 

Ad affermarlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta" no green pass. "I rischi connessi a una simile protesta sono evidenti e serve un piano di sicurezza per tutelare lavoratori e utenti", aggiungono i sindacati dei trasporti sottolineando quindi di "sostenere la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico". 

 

Il trasporto ferroviario, proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, "è un servizio pubblico essenziale (infatti è soggetto alle regole della legge sui servizi minimi per lo sciopero), che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico. Il vaccino - affermano infine i sindacati - fino a questo momento è l'unica arma conosciuta per sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi, di vivere, di lavorare, di impegnare il tempo libero in varie attività e di viaggiare in sicurezza".

In serata saremo forse in grado di valutare la situazione, comprese le tante incongruenze della presente e precedenti disposizioni, in alcuni casi contradditorie ed illogiche.

Le difficoltà maggiori non le prevediamo nel campo dei trasporti, ma nella scuola, ove l’inizio dell’anno scolastico, a detta di molti esperti, presenta difficoltà dovute anche a causa di disposizioni calate dall’alto e di difficile attuazione.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/09/2021