Moto GP: a proposito di Pecco Bagnaia “Da Chivasso” e del suo flamenco sulla pista di Aragon

Epico duello mozzafiato del campione piemontese con il fuoriclasse Marc Marquez in pieno recupero di forma: emozioni in stock

Le moto GP sono mezzi esagerati, destinati ad essere domati dalle mani magiche e dall’esperienza di pochi, fortunati piloti, nati già con la genetica dei predestinati. È venuto il tempo di una nuova generazione di campioni, formatasi e cresciuta agli albori di questa epopea tecnologica. Stanno prendendo la scena ai consumati eroi analogici che tanto hanno dato a questo sport, Valentino Rossi in testa, alla sua ultima stagione.

Mentre il “Dottore” quasi ci manca già, e Morbidelli è rimasto ancora in riparazione, quest’anno Francesco Bagnaia ex pupillo dello SKY racing team VR 46, l'accademia di mastro  Valentino, si è guadagnato il ruolo di nuovo alfiere italiano nella classe regina, dove il livello di prestazioni, elettronica e pneumatici, concede virtuosismi fino a non troppi anni addietro impensabili quanto desiderati da ogni pilota della propria epoca.

Quindi, da qualche tempo assistiamo ad angoli di piega, percorrenza e velocità di punta sempre crescenti. Show che regalano spettacoli strabilianti anche per il dio dei motociclisti, mai sazio di emozioni pure lui. Le rivalità e i duelli non sono mai mancati in ogni era, ma se qualcuno ha prestato attenzione a quel che è successo sulla pista di Aragón domenica 12 settembre 2021, tra Pecco Bagnaia e un redivivo Marc Marquez, porterà negli occhi l’armonica, impetuosa e avvincente danza a due per molto tempo, con un souvenir ad Andrea Dovizioso, ultimo italico a regalarci imprese simili. 

Dunque, l'italiana Ducati dell’italiano campione a spaccare l’asfalto per prima, la Honda dello spagnolo, sempre a ruota, entrambi soli fin quasi dal primo giro. Le moto: equivalenze prestazionali, due missili terra-terra sparati a 340 km all’ora, poi staccate su una ruota sola e giù, in punta di pedane, gomito per terra, per sbrigare la curva il più in fretta possibile e poi ridare gas, sbriciolando un altro po' di gomma, fin che ce n'è.  

Cose che fanno tutti gli eroi delle due ruote, ma domenica 12 settembre, l’appassionato, ipnotizzato e febbricitante, allucinato davanti allo schermo, e per giunta piemontese, non ha potuto che soffrire, impugnando un’ipotetica manopola del gas, partecipando e pregando il dio dei piloti che tra “quei due” non succedesse niente.

Grande spettacolo. Ultimi 4 giri da cineteca: due moto nello spazio di una, intrecci di traiettorie, precisione, maestria, nessuna scorrettezza, dietro di loro il vuoto. Il campione spagnolo ci ha provato in tutti i modi, il ragazzo piemontese ha risposto con una maturità impressionante nella furibonda corrida consumata nell’arena di Spagna, fino all’ultima curva, fino al trionfo in un crescendo travolgente come il Bolero di Ravel. Bellissimo regalo, momento, commovente.

"Chiedo scusa ai lettori che non sono troppo del mestiere, ma noi appassionati più di moto che di calcio, dallo start all'ultimo giro ritorniamo tutti un po' dei ragazzini"…

Pecco Bagnaia ha vinto la sua prima gara della moto GP. Il pilota ufficiale Ducati si riaffaccia come protagonista di una corsa all’iride ancora aperta. Già campione mondiale della moto 2, Bagnaia è un giovane dall’aria pulita e dai modi garbati che trasuda intelligenza e ispira viscerale simpatia. Sarà lui l’erede del grande Valentino nel cuore dei tifosi italiani? Le credenziali ci sono tutte e la rossa Ducati, saetta italiana, è forse la miglior moto del lotto.

“Auguri per la prossima e grazie per questa, Top Gun Francesco, Misano è alle porte, si gira in senso orario e che su quella pista ci sai fare lo hai già dato a vedere”. Sognare è lecito & una preghiera al Dio dei campioni non guasta. Domenica si è divertito di sicuro, speriamo voglia godersi il bis!

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Articolo pubblicato il 14/09/2021