La Sezione «A. Lamarmora» dalle origini ai giorni nostri 1886 - 1986

Pubblicazione del 1986 in occasione del centenario della fondazione della Sezione Bersaglieri a Torino e prima in Italia

Sovente capita di trovare per caso libri, documenti, pubblicazioni, ecc., all’apparenza marginali e riportabili a pura curiosità, ma che, se letti con maggiore attenzione, possono rivelare aspetti socioculturali importanti, tali da arricchire la conoscenza di particolari momenti storici.

È quanto suggerisce la lettura del volumetto “La Sezione “A. Lamarmora” dalle origini ai giorni nostri 1886 – 1986”, il cui sottotitolo “18 giugno 1886 – 18 giugno 1986 - Cento anni di vita associativa dei bersaglieri torinesi” illustra la finalità della pubblicazione, edita in occasione del centenario della fondazione della sezione e del 150° anniversario della fondazione del Corpo dei Bersaglieri.

Una ricca documentazione di immagini - purtroppo in bianco nero e sfocate - accompagna gli eventi e le manifestazioni più significative, rendendo la pubblicazione un documento importante e raro, utile per consultazioni storiche.

La prefazione, scritta dall’allora Presidente della Sezione, Capitano (c.a.) Giuseppe Scandura, focalizza il significato dell’evento evidenziando che, oltre al valore storico-culturale del contenuto, il suo significato simbolico in quanto rappresentativo delle radici del Corpo dei Bersaglieri, senza nascondere che, in questi cent’anni, eventi e momenti esaltanti si erano alternati e intrecciati con altri meno trascinanti, dove però non era mai mancato l’entusiasmo e l’orgoglio dell’appartenenza ai valori delle “fiamme cremisi”.

Completava questo specifico contesto il Gen.(a) Giuseppe Moisio (Presidente del Comitato Organizzativo Celebrazioni di “Torino ‘86”, che scriveva: «… ricostruire la storia delle origini e della trasformazione attraverso i decenni successivi del primo nucleo associativo dei bersaglieri torinesi per giungere, tra vicende liete e tristi, a quella che è oggi la Sezione “A. Lamarmora” di Torino è  l’oneroso compito che si sono assunti con foga ed entusiasmo bersaglieresco, sia pur in tempi diversi, Gaetano Heffler ed in modo particolare Sergio Quaglino.

Lo hanno fatto con rigore storico sfogliando antiche carte, decifrando documenti, riordinando con acume e pazienza appunti, memorie, verbali di assemblee e giornali, seguendo il filo della memoria e della loro lunga esperienza associativa vissuta con entusiasmo a tutti i livelli, anche quelli più importanti. Ne nasce così un’opera di straordinario valore documentaristico e di palpitante interesse storico ed umano, che segna in modo degno la data di questo primo centenario…».

Tuttavia, se queste affermazioni costituivano la testimonianza del mondo dei Bersaglieri in congedo riuniti in questa associazione, il volume offre altri aspetti importanti che si proiettano nella realtà socioeconomica del tempo.

Innanzitutto, è da sottolineare il contesto storico in cui si era costituita la sezione Bersaglieri “A. Lamarmora” a Torino, punto di riferimento esclusivo nel panorama nazionale, in quanto in quel fatidico 1886 costituiva la prima in Italia.

Nasceva come “Società di Mutuo Soccorso fra ex Bersaglieri di Torino” e svolgeva, come nella tradizione e nella possibilità del tempo, un’iniziale funzione sociale e assistenziale. In seguito, avrebbe cambiato diverse denominazioni imposte dagli eventi storico-politici che avrebbero segnato il destino d’Italia.

Altro aspetto significativo è stata la costante presenza, fin dall’inizio, di problemi finanziari legati alla gestione della sezione che riflettevano lo scenario delle difficoltà che tormentavano la società del tempo. Difficoltà che si sarebbero puntualmente presentate negli anni successivi, fino ai tempi della pubblicazione del volumetto.

In questo difficile contesto finanziario, organizzativo e sovente di inevitabile conflittualità, iniziava l’iter degli spostamenti della sede della sezione in diverse zone di Torino. Evento che iniziava già da fine Ottocento, per proseguire prima e dopo la Grande Guerra, durante il periodo fascista e fino al disastro della Seconda Guerra Mondiale.

Lo stesso problema veniva a riproporsi nella nuova Italia democratica e repubblicana, ma la ferma volontà degli amministratori e dei soci aveva sempre permesso di trovare una soluzione dignitosa.

Si potrebbe dire che le vicende della sezione “A. Lamarmora” di Torino, ossia di un microcosmo di bersaglieri in congedo e simpatizzanti, si rispecchiavano in quelle della società civile coeva torinese e, tutto sommato, di quella nazionale.

Dalla pubblicazione emerge inoltre un fatto degno di nota: lo spirito di abnegazione e di intraprendenza delle figure che avevano guidato, collaborato, sostenuto e operato fattivamente e con generosità, alla “sopravvivenza” della vita associativa della sezione “A. Lamarmora”, sia nei momenti di successo, che in quelli difficili, fin troppo presenti.

Elencare tutte queste benemerite figure di militari e militari in congedo, professionisti civili, artisti e semplici cittadini sarebbe impossibile in questa circostanza e si rimanda alla lettura della pubblicazione.

Da tenere presente che gli impegni istituzionali delle sezioni dell’A.N.B. (partecipazione ai raduni nazionali, regionali, provinciali e a quelli presso le città interessate) sono stati e continuano a essere, complessi e gravosi dal punto di vista organizzativo-finanziario, come pure le attività sociali di tipo storico-culturale e ricreativo che si svolgono nelle sezioni stesse.

Impegni che i soci della sezione “A. Lamarmora” hanno sempre assolto, in ogni tempo con grande disponibilità, partecipazione e con risultati lusinghieri.

Come socio della suddetta sezione, personalmente auspico che la pubblicazione possa essere ristampata, opportunamente divulgata e messa a disposizione dei soci stessi e degli interessati alla storia di questa “istituzione storica”, che fa parte della grande storia del Corpo dei Bersaglieri e della città di Torino la quale, non dimentichiamolo, ha dato i natali ai “fanti piumati” nel lontano 18 giugno 1836.

Il volumetto, pubblicato dalle Edizioni EDA di Torino nel 1986 è stato stampato da N.A.G. s.r.l. di Savigliano per l’Associazione Nazionale Bersaglieri (allora in via Verdi n. 5, a Torino) per quella ricorrenza.

Non è attualmente disponibile in libreria e si può reperire soltanto presso librerie antiquarie oppure nei siti di vendita del web.

È possibile consultarlo presso l’attuale Sede dei Bersaglieri “A. Lamarmora” in corso Regina Margherita n. 16, a Torino: tel. e fax. 011-8127804; e-mail: assbersto@gmail.com  – Orario di apertura: venerdì dalle 21 alle 23.

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Articolo pubblicato il 23/09/2021