Rari spartiti musicali e vecchie riviste alla Mediateca Folk di Piemonte Cultura
Da sin.: Bruno Donna, presidente di Piemonte Cultura, e Giuseppe Novajra, cantautore, Sovrintendente del Fondo Mediateca Folk

L'archivio, già conservato a Candiolo dalla famiglia Maina, accresce il patrimonio culturale dell'Associazione

Nel 2014, dopo la scomparsa di mia moglie, ho deciso di donare i suoi libri e i materiali della sua ricerca sulle tradizioni popolari della Valle di Viù alla Associazione Piemonte Cultura di Torino. Così più di settanta pubblicazioni, opuscoli e supporti audiovisivi e registrazioni d’epoca sono confluite nella Mediateca Folk dell’Associazione che è stata Lei intitolata con apposizione del sigillo del suo ex libris su ogni volume ricevuto in dono.

Ho quindi appreso con grande piacere della nuova recente donazione alla Mediateca Folk di Piemonte Cultura di importanti materiali costituiti da rari spartiti musicali e vecchie riviste, già conservati a Candiolo dalla famiglia Maina. Ce ne parla Sergio Donna in un suo articolo che riprendiamo in parte da Piemonte Top News.

 

TORINO. Nei magazzini di una cascina di Candiolo, a una quindicina di chilometri da Torino, a cura della famiglia Maina, sono stati conservati per decine di anni gli esuberi e i resi dei “Musicalbrandé”, ovvero dei “Supplementi” della Collana Musicale dei Brandé: raffinate riviste in carta patinata dedicate alla musica, alla poesia e alla cultura tradizionale piemontese, a suo tempo curate da Alfredo Nicola, storico direttore della testata, musicista e piemontesista appassionato. Faceva parte della redazione della rivista anche Censin Pich, “brandé” recentemente scomparso, che poi si è fatto carico, dopo la definitiva cessazione dell’uscita dei Musicalbrandé, di proseguirne lo spirito e la missione con un’altra autorevole rivista, La Slòira, cessata a sua volta nel 2018, dopo una serie ininterrotta di 98 numeri successivi.

Dopo questo esordio, Sergio Donna illustra come sia nata questa imponente raccolta.

Non è un caso che sia stata proprio la famiglia Maina a custodire questo archivio per molti anni: Mario Maina, candiolese doc (1931 | 2020), è stato – con la moglie Vanna – il fondatore della Compagnia Teatrale “La Trebisonda”. Così ricorda Carlo Maina, figlio di Mario: “Mio padre portò la tradizione, la cultura e la Lingua Piemontese in tutto il Piemonte e la Liguria, spingendosi – nel 1996 e 1999 – sino in Argentina e Brasile e favorendo il gemellaggio culturale con numerose comunità di Italiani di origine Piemontese sparse in Sud America. Di questa compagnia ne era il responsabile, il regista ed il capo-comico”.

Appassionato della cultura, delle tradizioni e della lingua piemontese, Maina è stato anche un attento collezionista di pubblicazioni, spartiti e riviste. Tra queste, un ruolo di spicco ricopriva sicuramente il prestigioso Musicalbrandé, che usciva con una cadenza trimestrale, e che come si è già detto, costituiva il prezioso “supplemento” di una cinquantina di interessanti volumi di spartiti musicali di canzoni popolari piemontesi: è uscito tra il 1959 e il 1994, per oltre 35 anni, con un totale di 144 numeri. […]

La raccolta Maina comprende anche altre testate giornalistiche riguardanti la nostra Regione:

Unitamente ai volumi di spartiti e ai citati supplementi, nello stesso rustico locale di campagna, sono state conservate anche le eccedenze della rivista “Piemontèis Ancheuj”, nel primordiale formato tabloid, a partire dal 1983, sotto la direzione di Camillo Brero, fino agli anni in cui la pubblicazione ha cambiato immagine, assumendo una copertina a colori, ed un nuovo formato, passando in A3. […]

E veniamo alla donazione della preziosa raccolta a Piemonte Cultura:

Vista la necessità di smantellare urgentemente l’edificio rustico in cui tutto questo archivio era stato conservato per disponibilità della famiglia Maina, per iniziativa del compianto Censin Pich e del linguista piemontese Gianfranco Gribaudo, cofondatore della Ca dë Studi Piemontèis, e del pubblicista in piemontese Fabrizio Arnaud, si è dovuto urgentemente trovare un nuovo locale idoneo per accogliere le riviste e soprattutto un nuovo affidatario, qualificato e responsabile, cui trasferire il cospicuo materiale.

Dopo una serie di contatti e di ricerche, si è identificata nell’autorevole Associazione di Promozione Sociale Piemonte Cultura, e in particolare nella Mediateca Folk (dedicata alla ricercatrice Donatella Cane) – che Piemonte Cultura ha istituito e conserva fin dal 2012 in Via Luserna 8, a Torino – il soggetto più idoneo per recuperare quanto a Candiolo era stato per lunghi anni conservato, ma che di lì doveva prontamente essere smantellato, anche per evitarne il deterioramento e quindi la scomparsa.

La Mediateca Folk di via Luserna 8 (Borgo San Paolo) ha sede nell’edificio, completamente restaurato, che negli Anni Trenta del Novecento era stato adibito a Bagni Municipali. Segretaria di questo presidio culturale è Maria Teresa Pozzi. Responsabile dell’aggiornamento degli Archivi della Mediateca è Sandra Mascarello. Giuseppe Novajra, cantautore e piemontesista, è invece il Sovrintendente del Fondo Mediateca Folk […]

L’articolo di Sergio Donna prosegue con le dichiarazioni di Bruno Donna, presidente di Piemonte Cultura, che ha sottoscritto la scrittura privata di affidamento del Fondo di Candiolo da parte del glottologo Gianfranco Gribaudo, autore di un noto Dizionario Piemontese, e che per un accordo tra le parti è stato intitolato “Fondo ‘La Companìa dij Brandé’”.

Bruno così illustra le criticità della raccolta di riviste: “Moltissimi i doppioni di numero, e altrettanto frequenti sono i numeri irrimediabilmente danneggiati, così come numerosi sono i numeri mancanti, perché trattandosi di esuberi, le giacenze non sono affatto risultate uniformi. Moltissime poi le copie erose, sgualcite, ingiallite e aggredite da muffe e dal tempo”.

Giuseppe Novajra chiarisce le modalità impiegate per il lavoro di selezione, riordino, catalogazione e archiviazione del materiale: “Con l’impiego di almeno 6 volontari a seduta, al ritmo di tre-quattro pomeriggi alla settimana abbiamo lavorato intensamente per quasi un mese per selezionare le riviste, catalogarle e ordinarle per testata e numero di uscita. Ma alla fine la nostra costanza è stata premiata.

È stato un po’ come restaurare e recuperare dal degrado un patrimonio librario dopo un incendio o un’alluvione.

Siamo orgogliosi del nostro lavoro. Ora le copie recuperate saranno rilegate con arte da un artigiano specializzato e potranno presto essere esposte negli scaffali della Mediateca Folk.

Racconti, poesie, filastrocche, giochi enigmistici, calembour, saggi, insegnamenti di grammatica e sintassi firmati dai più autorevoli linguisti, scrittori e poeti del Novecento potranno essere consultati da chiunque sia interessato a questo genere di cultura.

E poi, gli spartiti: chi ama la musica popolare, qui potrà trovare i testi, le note e gli accordi di tutti quei musicisti piemontesi che hanno privilegiato la musica folkloristica del territorio ed il cantautorato popolare: un patrimonio musicale e culturale riunito sotto l’insegna di Piemonte Cultura”.

Sergio Donna conclude il suo articolo con queste considerazioni:

Il “Fondo La Companìa dij Brandé” costituisce un prezioso arricchimento per la Mediateca Folk di Via Luserna 8 ed un ulteriore valore aggiunto ai rari documenti, spartiti, volumi, CD, immagini e suoni della tradizione popolare regionale custoditi in questo Presidio Culturale e Centro di Documentazione d’eccellenza torinese al servizio della collettività.

 

Chi volesse saperne di più sulla Mediateca Folk, sui suoi orari e sulle modalità di frequentazione, può consultare il sito https://www.mediatecafolk.it

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Articolo pubblicato il 04/10/2021