Il Vaticano sospende le Guardie Svizzere non vaccinate

La Segreteria di Stato nelle scorse settimane aveva annunciato "tolleranza zero" verso chi non si fosse vaccinato.

Domenica mattina, poco prima dell’Angelus, moltissime agenzie di stampa internazionali davano notizia del fatto che il Vaticano ha sospeso – a partire dal 1 ottobre scorso – sei Guardie Svizzere Pontificie perché non si sono volute sottoporre alla vaccinazione contro il Sars-Cov2.

La motivazione sarebbe stata questa: la missione delle Guardie Svizzere “è proteggere il Papa”.

Il giornale svizzero “Tribune de Geneve”, nei giorni scorsi, diceva che su tutto il Corpo Militare della Santa Sede solo sei Guardie non si sono volute sottoporre alla vaccinazione contro il Covid. La “mannaia” dei pro-vax non si è fatta attendere ed ha proceduto alla sospensione dei militari elvetici dal servizio di protezione del Romano Pontefice.

Alcuni giornalisti più arguti ed addentro alle questioni vaticane hanno riflettuto sul fatto che nel testo del giuramento delle Guardie Svizzere si recita testualmente: “Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice e i suoi legittimi successori, come pure di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, ove occorra, anche la vita per la loro difesa”. La paura di morire per via del vaccino, per cui, non è giustificata. Se si muore per impedire che il Papa si contagi si aderisce semplicemente al giuramento fatto.

Urs Breitenmoser, portavoce ufficiale della Guardia Svizzera, ha confermato che la sospensione è avvenuta ed ha aggiunto che tre Guardie verranno reintegrate immediatamente dopo aver compiuto il ciclo vaccinale di entrambe le dosi mentre le altre tre Guardie si sono congedate “liberamente” perché non intenzionate a farsi inoculare il siero anti-Covid.

Dal Vaticano tengono a sottolineare che non è una notizia clamorosa visto che la maggior parte degli eserciti del mondo ha adottato questa misura restrittiva per chi non si è voluto sottoporre alla vaccinazione.

Personalmente la vicenda non mi stupisce affatto viste le posizioni pro-vax oltranziste adottate da Jorge Mario Bergoglio negli ultimi mesi. Non si può dimenticare, infatti, che Bergoglio – in volo di rientro dal viaggio apostolico in Slovacchia – durante la conferenza stampa con i giornalisti disse che anche nel Collegio Cardinalizio vi erano “alcuni negazionistidel vaccino anti-Covid e che tra questi vi era anche un Cardinale ricoverato col virus, poveretto”. Il Cardinale a cui Bergoglio si riferiva era il Cardinal Leo Raymond Burke, 73 anni, statunitense e tradizionalista.

La notizia della sospensione delle Guardie Svizzere ha fatto subito il giro del mondo e in Italia ha riaperto il dibattito sull’obbligo vaccinale. Dal 15 ottobre prossimo, infatti, chi non avrà il Green Pass non potrà più entrare sul luogo di lavoro e gli verranno sospesi la corresponsione dello stipendio ed i relativi emolumenti.

L’Italia sta lentamente passando da “stato di diritto” a “stato di polizia” e i cittadini si dicono sempre più preoccupati per questa deriva poco democratica che serpeggia nelle stanze dei bottoni.

La questione è spinosa ma, come sempre, continueremo a seguirla e a raccontarvela.

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Articolo pubblicato il 04/10/2021