
Versi inediti di Maurizio Barracano
di Maurizio Barracano
Non hanno corpo questi giorni
e fiori dove non siamo e luce
incenso all'abside dell’anima
all'infinito Amore senza esistere.
La vita che intesse questo autunno
si abbandona alla tua anima
l’abbraccio di luna posa l’esistere
Vieni a morire questo tramonto.
Veglia del sangue è Amore
linfa d’albero dal Paradiso al Cielo
mille memorie si fanno vortice
Autunno e pervicaci boccioli di rosa.
Ha sapore la Luce di mistero e latte
camminare lungo antichi muri d’edera
le mani ringraziano gli stoloni e il sole
Ti disegna nella mia anima la Luce.
L’entusiasmo si supera in te
nella silente presenza di betulle
leggero fruscio di foglie al cielo
Le nostre mani non cercano futuro.
Espandersi aria dell’anima
respiro di Luce in soffusi passi
senza orientamento profumi e vino
E’ sera non ho bisogno di cercarti.
Attraverso il mio respiro
attraverso il mio sangue
attraverso la luce dei miei occhi
Tu che mi attraversa Amore
Guardare la pelle del Sole sulla tua
fremere in eterno d’estasi ebbre
Cogliersi di canto d’aria e Messia
L’occhio si fissa sul Polo del Cielo.
Le querce si preparano al silenzio
nuove forme delle nuvole
perplesso sole e sapore di luna
piove e e terra ad amare aperta.
Non avrà fine quanto è senza inizio
l’oceano e il cielo e l’amore per te
Danzano ombre sulla montagna eterne
La felicità è una eco di mille onde.
Non vuole lasciare la notte
questa stella ha corpo d’alba
Si poserà dove cielo ti carezza
Il Logos nei tuoi occhi è fiore.
Nella luce la casa del vento
ombra si mostra autunno alla terra
foglie e passi tornano a contarsi
Bruno nei tuoi occhi igneo cielo
E’ lume il vino dell’oceano abisso
ignea pietra della montagna paritura
Userò la preghiera per trovarti in cielo
dove sorgi tu di luna e sole ebbrezza.
Porta il suono di campane questa strada
le squame dell'anima tornano al mare
inginocchiarsi dell'onda si dice al Cielo
il tuo seno e poesia nell'ovunque dono.
Nella Parola d’Oceano dimensione
sciabordio della mia anima fasciame
Arcobaleno gioca sulle onde spuma
Caleidoscopio tu dove l’occhio prega.
Fotografie di Giancarlo Guerreri
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Articolo pubblicato il 13/10/2021