
Alle ore 23 di ieri ha votato il 32,61% dei votanti, contro il 36.50% del primo turno. I seggi elettorali rimarranno ancora aperti oggi dalle 7 alle 15
Ieri il clima era mite. Il rinato Salone del Libro, dopo la pausa Covid dell’anno scorso ha ricevuto un’affluenza massiccia di visitatori. In più a Torino e provincia erano in programma iniziative turistiche e cultuali idonee a catturare l’attenzione delle famiglie e, di conseguenza, il voto rischia di passare di mente.
Oggi sino alle 15, i seggi elettorali rimangono aperti. L’elettore potrà votare il prossimo sindaco di Torino, scegliendo esclusivamente tra i due candidati che hanno ottenuto più voti al 3 e 4 ottobre.
Cioè Stefano Lo Russo del PD e candidato per le liste che si riconoscono nel centro sinistra, contro Paolo Damilano, candidato Civico che si presenta a capo di una coalizione riconducibile al Centro destra.
Il dato dell’affluenza a Torino è già partito storto. L’8,58% degli elettori ha votato alle 12 di ieri, al di sotto del dato medio nazionale. Alle 19 si raggiunge il 25%, sempre al di sotto del flusso del 3 e 4 ottobre.
Alle 23, alla chiusura dei seggi i votanti rappresentano il 32,61% degli elettori. C’è ancora la possibilità di votare oggi dalle 7 e alle 15. Per l’accesso ai seggi non sono valide le disposizioni Green pass, eccetto l’obbligo della mascherina e del distanziamento.
Oltre a Torino, il secondo turno in Piemonte riguarda anche San Mauro, Beinasco e Pinerolo. Oltre 752 mila gli elettori aventi diritto: secondo i dati del Ministero quasi 690 mila a Torino, 14.678 a Beinasco, 15.781 a San Mauro e 31.088 a Pinerolo.
Per le informazioni di dettaglio si può consultare il sito web del Comune (www.comune.torino.it) o telefonare ai numeri 011.01125245 e 011.01125580. Per votare è necessario andare nel proprio seggio elettorale, indicato sulla tessera con il nome di «sezione elettorale» e in ogni caso individuabile alla pagina www.comune.torino.it/elezioni/toseggio.shtml.
Nel corso della campagna elettorale si sono ascoltati, in ogni ambiente, mugugni motivati contro la civica amministrazione che in taluni casi risalgono agli anni precedenti la sindacatura Appendino. Ieri mattina una signora novantenne, in grado di salire le scale dell’edificio scolastico di corso Racconigi, protestava giustamente conto il lerciume della scuola, riferendo che ai suoi tempi, l’edificio scolastico era ben tenuto.
Il lerciume a Torino è ovunque e non solo sulle scale della Casati, hanno prontamente risposto altri elettori!
I due candidati sindaco, seppur con i limiti che le disposizioni anti Covid hanno imposto alla campagna elettorale, hanno avuto la possibilità di far emergere i rispettivi programmi e le criticità riscontrate, in gran parte ampiamente divergenti.
Da notare che le liste elettorali che non si sono riconosciute in Lo Russo e in Damilano, hanno conteggiato una manciata di voti e non hanno ottenuto nessun consigliere comunale. Per cui, a maggior ragione il cittadino dovrebbe compiere una scelta, fondamentale per il futuro della città, a seconda dei rispettivi punti di vista.
Oggi i seggi chiuderanno alle 15 ed in serata sapremo il nome del sindaco eletto e come si presenterà il consiglio comunale per i prossimi cinque anni.
La media dei votanti in Italia oggi è stata inferiore del 10% rispetto al primo turno. A Torino, come evidenziato l’afflusso è stato molto più risicato, nonostante i ripetuti appelli agli elettori, da parte dei due candidati.
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Articolo pubblicato il 18/10/2021