Green Pass obbligatorio e lavoratori sospesi senza paga

Breve riflessione su ciò che sta accadendo in Italia con l'introduzione del Green Pass obbligatorio.

Il 15 ottobre scorso è stato il giorno nel quale i lavoratori italiani sono stati costretti ad esibire il Green Pass per entrare sul luogo di lavoro. Sono passati già un po’ di giorni da quella data e la cronaca ci insegna che sono moltissimi i lavoratori che non sono in possesso di Green Pass.

La Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato, meglio conosciuta come C.G.I.A. di Mestre, sostiene che al momento ci sono circa 1milione e 300mila lavoratori sprovvisti di carta verde e, pertanto, sospesi dall’erogazione dello stipendio.

Fra questi molti lavoratori che non hanno il Green Pass sono inclusi i lavoratori non vaccinati per scelta, quelli contrari a qualsiasi tipo di vaccino (No-Vax) e quelli che sono esonerati dalla vaccinazione per ragioni di natura sanitaria.

Al momento l’Italia è molto divisa sull’uso e sull’efficacia del Green Pass per arrestare la diffusione della pandemia da Covid-19.

Il luogo geografico con meno lavoratori vaccinati è la Provincia Autonoma di Bolzano che – sempre secondo la C.G.I.A. di Mestre – conterebbe oltre 40mila cittadini che non hanno ricevuto neppure la prima dose di vaccino. A seguire vi sono la Sicilia, le Marche e la Valle d’Aosta. In percentuale possiamo dire che il 12% dei lavoratori italiani non è vaccinato contro il Covid-19 per paura degli effetti collaterali del vaccino o per la poca chiarezza con cui la comunità scientifica ha postulato l’efficacia del siero anti-Covid.

Le aziende italiane hanno effettuato tutti i controlli necessari affinché sui luoghi di lavoro non entrassero lavoratori sprovvisti di Green Pass? La C.G.I.A. dice di no ed in una nota sostiene: “la sensazione è che molti dipendenti senza Green Pass abbiano “aggirato” le disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio. I controlli, così come previsti dalla norma, non sarebbero particolarmente stringenti

I lavoratori che non hanno voluto esporsi a sanzioni da parte dello Stato, invece, si sono rivolti al loro Medico di Medicina Generale per farsi fare un certificato di malattia da inviare al datore di lavoro e non doversi spendere parte cospicua dello stipendio per fare i tamponi ed ottenere la carta verde. Solo nella giornata di lunedì 18 ottobre i certificati di malattia inviati all’I.N.P.S. sono risultati il 14,6% in più del lunedì precedente. L’effetto Green Pass ha fatto ammalare di più la popolazione lavoratrice?

In Piemonte 16.678 lavoratori lunedì non si sono presentati sul luogo di lavoro giustificando l’assenza con un certificato di malattia.

Ciononostante il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario all’emergenza Covid, in conferenza stampa ha detto che la vaccinazione sta andando avanti e che le prime dosi di vaccino sono cresciute in modo significativo.

Personalmente sono stato contattato da diversi lavoratori sospesi dal lavoro per via della vaccinazione non effettuata e so che in molte aziende vi è un problema produttivo in quanto le persone sospese non possono produrre.

Quanto potremo andare avanti con una situazione così macchinosa e divisiva?

Sicuramente continueremo a seguire la vicenda e a tenervi informati.

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Articolo pubblicato il 26/10/2021