Italiani in piazza contro Draghi

In occasione del G20 il Comitato "No Draghi" si troverà in Piazza San Giovanni a Roma.

Come vi abbiamo già detto, il 30 e 31 ottobre prossimi a Roma si terrà il G20 sul Clima e l’Ambiente.

Una grande platea di associazioni dell’area sinistra del Paese ha deciso di ritrovarsi nella Capitale per contestare Mario Draghi ed il suo Governo chiaramente lontano dai lavoratori e vicinissimo alle banche.

Tra i tanti soggetti promotori – che riuniti danno vita al Comitato “No Draghi” – ci sono Associazione e rivista “Cumpanis”, Centro Culturale Proletario, Federazione Gioventù Comunista, Gramsci Oggi, Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’Unità dei Comunisti, Partito Comunista, Patria Socialista, Spread.it, Riconquistare l’Italia e diversi esponenti dei Gruppi Facebook “Contro la Fornero”.

Ciò che fa riflettere è che nel Governo di Mario Draghi vi è una forte componente di Sinistra composta da “Partito Democratico”, “Articolo 1”, “Italia Viva”, “+ Europa” e “Centro Democratico”. Come mai allora la sinistra extraparlamentare scende in piazza a contestare un Esecutivo che – per lo meno sulla carta – dovrebbe condividere con lei idee ed ideali?

Le motivazioni della manifestazione le spiega Marco Rizzo, Segretario Nazionale del “Partito Comunista”, che scrive: “Le violenze dei fascisti a Roma non fanno altro che rafforzare oggettivamente il grado di consenso del governo da parte di settori maggioritari del popolo impauriti dalla pandemia ed in cerca di rassicurazioni. Siamo dentro una nuova strategia della tensione dai contorni ancora da definire?

Serve una analisi realistica, sangue freddo ed una grande determinazione nel portare avanti il progetto di opposizione a questi governi, espressione diretta del grande capitale. Non siamo nati ieri, la “strategia della tensione” la conosciamo bene”.

Il Comitato “No Draghi” ha scelto di manifestare a Roma, sabato 30 ottobre dalle 14:30 in Piazza San Giovanni, per mostrare a tutti i Capi di Stato che in Italia c’è un Governo che sta schiacciando il Popolo, imponendo misure assurde come il Green Pass per poter lavorare. Soprattutto “c’è un sistema in crisi ma ancora molto potente. E’ in atto un piano preordinato. Banche, finanza e Confindustria stanno portando un attacco senza precedenti verso il popolo e i lavoratori. Un dominio incontrollato verso qualunque parte del Paese manifesti dissenso si sta consolidando rapidamente”.

Insomma, com’è ben chiaro, Rizzo e gli organizzatori del Comitato “No Draghi” vogliono portare all’attenzione della stampa internazionale e dei politici dei diversi paesi del mondo produttivo la strana situazione che l’Italia vive da quando Draghi governa il nostro Paese.

I talk-show e le tribune politiche televisive non danno molto spazio a chi non è in accordo con Draghi. Il mainstream dell’informazione nostrana non è molto disponibile a dar voce a chi ha delle perplessità sulla gestione di questo governo.

E’ facile assistere a scene in cui il giornalista pone una domanda e, se la risposta non rispecchia l’idea della redazione, si chiude il collegamento o si interrompe l’intervistato passando la parola ad un altro interlocutore. Questo non è un buon servizio d’informazione e, a dirla tutta, non è manco un esempio di democrazia.

Nonostante l’aggressione subita dai manifestanti a Trieste, il Popolo prova a scendere nuovamente in piazza per manifestare la sua indignazione e la sua contrarietà alle politiche draconiche di Mario Draghi. Riusciranno a far sentire la loro voce in modo pacifico senza esser malmenati dalle forze dell’ordine?

Sicuramente seguiremo la vicenda e vi terremo aggiornati.

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Articolo pubblicato il 27/10/2021