La funicolare Como - Brunate

Icona di un antico e sempre vivo progresso (di Alessandro Mella)

Passeggiando sul lungolago di Como il forestiero potrà notare una curiosa linea che sembra salire dalla città verso le colline. E aguzzando un poco la vista non gli sfuggirà un piccolo vagone in salita e in discesa.

Si tratta della funicolare che collega Como al borgo di Brunate.

Caro a letterati ed anche scienziati come il celeberrimo Alessandro Volta e da cui è possibile cogliere meravigliosi panorami sul grande Lago.

Anticamente Brunate si poteva raggiungere con una mulattiera che risaliva al 1817 e poi tramite poche carrozzabili il cui percorso risultava tutt’altro che piacevole ed agevole. Tuttavia, ciò non bastò a sostenere il flusso di chi voleva salirvi anche in concomitanza con la crescente villeggiatura.

Il connubio tra gli stessi villeggianti e la popolazione locale permise la creazione di un comitato dedicato alla costruzione di un’opera che potesse permettere rapidi ed efficienti collegamenti.

Si prese a parlarne già nel 1890 e nel corso dell’estate del 1891 si iniziò a predisporne la fondazione poi ufficializzata nel mese di novembre:

Una sottoscrizione che è andata a gonfie vele e che in otto giorni ha raggiunta la cifra di 350,000 lire fu quella per la funicolare Como-Brunate.

Brunate è un paesello posto sulla sommità di una montagna che sovrasta, quasi a picco, su Como e dalla quale si domina tutta la Lombardia fino agli Appennini liguri, l'Emilia ed il Piemonte fino a Superga, che si scorge coll'aiuto d'un buon cannocchiale; si vedono inoltro le Alpi bernesi, il monte Rosa ed un tratto della Svizzera.

A Brunate venne costruito ed inaugurato giorni sono un elegante restaurant; ad un secondo banchetto d'inaugurazione fu aperta da alcuni volenterosi la sottoscrizione per una funicolare che colleghi Como a Brunate.

Lì per lì si sottoscrissero 50,000 lire; poi la sottoscrizione fece boule de neige ed in breve sali a 850,000 lire; l'altra sera vi fu la riunione degli azionisti; fu nominato un Comitato, e fra otto giorni la Società sarà costituita legalmente.

Di progetti ve ne sono già parecchi, poiché un tentativo di società venne già fatto alcuni mesi or sono: la funicolare costerà un 300,000 lire e salirà a 700 metri sul livello del mare con una pendenza massima dei 62 0,0.

I comaschi sono entusiasti per questa loro funicolare, che condurrà ad uno dei più incantevoli punti di vista delle nostre prealpi. (1)

La “Società Anonima per la Funicolare Como Brunate”, forte di 1400 azioni, approvò i progetti il 3 settembre del 1892 e il 4 gennaio il cantiere divenne realtà.

I lavori corsero davvero, tanto che l’11 novembre 1894 fu possibile inaugurare il prodigioso e moderno impianto.

Il suo funzionamento ed il servizio reso concorsero sensibilmente a far crescere ancora il turismo collinare nella zona e solo la Grande Guerra produsse una dannosa flessione della villeggiatura in loco.

Paradossalmente il conflitto successivo, tra il 1940 ed il 1945, ne rese invece maggiore l’impiego per trasportare gli sfollati che dalla città venivano spostati precauzionalmente in collina.

Numerose sono state, nel tempo, le modifiche, le migliorie, gli aggiornamenti e le opere tese a rendere sempre moderna ed efficiente la funicolare stessa.

Una delle opere di rinnovamento più interessanti, ad esempio, si tenne nel 1935:

La più moderna funicolare inaugurata a Como.

Como, 15 notte. In forma solenne e con l'intervento del Duca di Bergamo, è stato oggi inaugurato il nuovo impianto della funicolare Como-Brunate che è diventata, per concorde dichiarazione di tecnici, la più moderna funicolare del mondo.

Alla cerimonia hanno assistito tutte le autorità locali.

Il Duca di Bergamo, giunto davanti al piazzale della stazione della funicolare, è stato salutato dalla «Marcia Reale» e da «Giovinezza» e dalle entusiastiche acclamazioni di una folla numerosa.

Il Principe si è recato nell'interno della stazione di arrivo, dove, ricevuto l'omaggio floreale di una Piccola Italiana, ha tagliato il nastro tricolore che sbarrava il passaggio alle vetture.

Quindi il Vescovo di Como ha impartito la benedizione, pronunciando poi un nobile discorso nel quale ha messo in rilievo, come la cerimonia odierna fosse ben più significativa di quella con cui, 42 anni fa, veniva inaugurata la funicolare, e ciò perché, mentre allora si era dovuto ricorrere ad una ditta straniera, oggi tutti e tutto, dai tecnici alle maestranze, dalle vetture agli impianti, è di marca prettamente italiana.

Il Duca e le autorità sono saliti poi sulla prima vettura che, seguita da altre, in meno di sei minuti, li ha portati a Brunate.

La ridente stazione di questo paese era trasformata in un giardino, tutto addobbato di tricolori.

Le autorità locali ed una numerosa schiera di bimbi hanno salutato festosamente il Duca di Bergamo al quale sono stati offerti altri fiori.

È seguita la visita alla stazione di Brunate e alla sala delle macchine, dove il progettista e direttore dei lavori, ing. Aureggi, ha illustrato a Sua Altezza il funzionamento del complesso e delicato macchinario.

Successivamente è stato inaugurato il gagliardetto del Dopolavoro della funicolare, il vice-presidente della Società, avv. Cantoni, ha pronunciato un applauditissimo discorso nel corso del quale ha rilevato che le nuove vetture capaci ciascuna di 80 posti possono compiere il percorso in soli sei minuti invece del dodici che impiegavano prima, e che si possono portare giornalmente a Brunate oltre 10 mila persone.

Il Duca, dopo avere partecipato ad un rinfresco in suo onore, è ripartito in funicolare per Como, di dove ha proseguito per Milano.

Nel pomeriggio la nuova funicolare ha iniziato le sue corse regolari. (2)

Oggi la linea dispone di un binario e di uno scambio a metà salita per permettere il passaggio delle vetture senza intralci e sale lungo un dislivello di quasi cinquecento metri. Il viaggio dura circa sette minuti e la funicolare corre per tutta la giornata con orari e cadenza modulati secondo il periodo e il traffico del momento. Le tariffe non sono eccessive e lodevoli sono le riduzioni per gli invalidi e disabili.

Da segnalare, sempre a metà percorso, il cannone del mezzogiorno che, come a Roma, con un colpo a salve rinnova il tradizionale segnale orario.

Quest’opera rappresenta un interessante connubio tra il passato e la modernità, tra memoria e progresso, poiché pensata per durare a lungo. Ed infatti oltre che un prezioso servizio essa si offre anche come un vero cimelio storico alla cui visita ed impiego il turista non potrà sottrarsi!

Alessandro Mella

NOTE

1) Gazzetta Piemontese, 211, Anno XXV, 31 luglio 1891, p. 2.

2) La Stampa, 144, Anno LXIX, 16 giugno 1935, p. 2.

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Articolo pubblicato il 17/11/2021