Il pittore vercellese intervistato da Michele Franco
Propongo ai Lettori di Civico20News questa interessante intervista del pittore Massimo Paracchini, condotta da Michele Franco (m.j.).
Una giornata uggiosa e un viaggio in Vercelli mi riservano una sorprendente e gradevole visita nell’atelier del pittore Massimo Paracchini. Una volta entrato nello studio, ho compreso un po’ di più il significato di “Vortex” emotivo. Un’energia cromatica e vorticosa emana dalle tele che ci circondano, e le parole pacate di Paracchini mi accompagnano in un viaggio infinito, mentre osservo le sue opere.
Lui, come per esempio Michelangelo Pistoletto, ha saputo dare una reale e concreta forma visiva ad una profondissima ricerca interiore, che lo ha portato a sviluppare una forma-pensiero articolata e profonda.
Ci sarebbe da sviscerare il pensiero di Paracchini in ben altre dimensioni di testo, così ho cercato di riassumere almeno i punti focali, le concezioni nodali che stanno alla base del Paracchini artista, pensatore, Essere umano di grande consapevolezza spirituale e filosofica.
Massimo, da quando la spinta dell'arte prende forma in te? C'è stato qualcosa, persona o evento, determinante per il tuo fare arte?
A undici anni osservai e copiai un disegno di Michelangelo. I miei genitori, sbalorditi del risultato, mi portarono dal maestro vercellese Francesco Giuseppe Rinone, (allievo all’Accademia di Brera di Alciati, Rapetti, Carpi). Da lui iniziai con disegno e copia dal vero, carboncino e infine pittura, quando il maestro mi disse che potevo cominciare a dipingere coi colori a olio. Una natura morta fu il mio primo olio...
A proposito, perfino nature morte e paesaggi di risaie nei tuoi dipinti divengono vortici di colore spaziotemporali, spirali, geometrie ardite, forze centripete e centrifughe, arcobaleni alchemici.... il tuo percorso artistico viene segnato, e cambiato, da una nuova visione, frutto di una nuova coscienza interiore....
Nella mia ricerca artistica sono giunto al momento in cui non mi bastava più solo rappresentare la realtà arcadico-euclidea così come tutti la percepiamo, ma volevo trasfigurarla, e andare alla ricerca dell’essenza delle cose scoprendo in ogni oggetto la forza del colore.
Le immagini non necessariamente devono avere rapporto diretto con la natura, è invece fondamentale far emergere dal profondo i moti dell’anima e dell’immaginazione, esprimendoli con esplosioni di colore, con l’energia del tratto e della linea come segno di liberazione.
Le interferenze del nostro io, della nostra mente, di pensiero ed anima, sono le strutture interiori che modificano la percezione della realtà introiettata, facendone un unicum irripetibile. Volevo valicare i limiti del dato e del noto perché dentro me nascevano nuovi vortici di colori e prospettive di pensiero che stravolgevano il piano prospettico rinascimentale, originando una nuova geometria che chiamai iperellettica e iperdimensionale, nascente dall’intersezione di quella iperbolica e di quella ellittica.
Il tutto poi veniva smaterializzato dalla mia tecnica, nata dall’osservazione del fremito d’ali di un cigno che spruzzava intorno a lui le minute goccioline d’acqua, che battezzai “Free Sprinkling Overflowing e Sparkling”: per me significava creare una libera aspersione di colore che agiva liberamente sull’opera con gestualità e azione che hanno il sopravvento sulla semplice rappresentazione.
Free Sprinkling Overflowing e Sparkling è espressione pura dell’istinto primordiale dell’artista che trasforma immagini, sensazioni, emozioni in pura visione artistica. In questa magia tutto è poesia, libertà, bellezza. Tutto era realizzato con flussi di energia cromatica intensa di impronta espressionista. La smaterializzazione mi portava a concepire il Kaos primordiale da cui tutto deriva e a cui tutto ritorna.
Sono nate così nuove opere astratte e informali; alcune appartengono all’astrattismo cosmico e geometrico, hanno un continuo interagire della dimensione cosmica con quella interiore, altre arrivano alla geometria globale, quella sferica della decima dimensione espressa in opere intitolate Cromosfere cosmiche.
La geometria iperellittica e iperdimensionale originano ciò che ho definito Transfuturismo eidetico e visionario, dove il dinamismo è prodotto più dalla mente e dall’anima che dal reale.
Infine ho sentito necessità di realizzare opere tridimensionali e, curvando la tela, ho affrontato la terza dimensione con pittosculture definite Plastic Painting o Tridimensional Painting o Volumetrix Painting: sono forme astratte e informali di pura energia in movimento evolutivo, con torsioni dinamiche della tela che diventa protagonista e mezzo di comunicazione tramite vortici dinamici in kromoexplosion e rilievo; alla fine si torna all’origine di tutto, al Vortex che ha dato vita col suo eterno movimento rotatorio a tutto l’Universo, al punto primordiale da cui si generano Kromoexplosion che si diffondono all’infinito, per nuove visioni trascendentali.
Un altro ciclo pittorico sono le opere monocromatiche bianche: nella luce intensa del bianco sono racchiusi tutti i colori dello spettro solare, nell’intento di evocare l’alba iperdimensionale di un nuovo universo. Sono opere frutto della ricerca di equilibrio tra kaos primigenio e cosmo ordinato, tra creazione e distruzione.
Sei pittore filosofico i cui esiti artistici riescono a dialogare e comunicare con ogni fruitore. Eppure, il tuo pensiero artistico ha radici complesse. Ci vuoi descrivere quale pensiero profondo e quali visioni di vita esprimi attraverso le tue tele?
L’artista deve farsi visionario, creare uno spazio senza tempo fuori dall’ordinarietà e, con l’evoluzione iperdimensionale, raggiungere la quarta e la quinta dimensione nel momento in cui si libera dai limiti spazio-tempo; la realtà così diventa più fluida, l’intuizione si acuisce, l’isolamento porta alla riflessione e alla scoperta di una spiritualità, di una sacralità dell’arte.
Il pensiero dell’artista precede qualsiasi forma e colore, l’energia psichica creatrice in kromotrance è in grado di generare nuovi Universi, ma ogni idea ne genera un’altra, c’è una concatenazione, ci sono intuizioni che nascono prima di realizzare l’opera.
Nelle mie opere perseguo la pura visione superando la semplice rappresentazione della realtà.
Smaterializzo la forma, piego la linea in curve sinuose, trasfiguro la prospettiva tradizionale rinascimentale, applicando “la geometria iperellittica” o “astrale” non euclidea, passando dal Transfuturismo eidetico e visionario alla fenomenologia di Husserl per arrivare al Transatomismo cromatico primordiale, dove tutto ha avuto origine da un’onda adimensionale di luce fluente e vibrante di pura energia come nel Kaos primordiale, raggiungendo una dimensione atemporale tramite un processo alchemico di krometamorfosi dinamica, realizzata con Free Sprinkling Overflowing e Sparkling.
Per l’artista ogni mondo possibile diventa reale e tutti i mondi alternativi esistono in parallelo.
L’artista in psykotrance immagina una nuova Kromogenesi che origina uno dei tanti mondi possibili, partendo da un punto, un atomo, generatore del vortice energetico in kromoexplosion da cui nasceranno nuove forme, colori e movimenti di infiniti Universi in Kromoexpansion. Nel discorso dei movimenti ondulatori curvilinei vi è anche riferimento all’atomismo, unito alla teoria ondulatoria della materia e della luce, la “wavelike lightning” in stretta connessione con la teoria della geometria iperellittica e iperdimensionale.
Dal cuore si origina tutto: dal suo immenso vortice d’amore in kromoexplosion nascono nuove forme e colori; in uno stato di psykotrance l’artista può immaginare e realizzare, attraverso un Free Sprinkling istintivo, un nuovo Universo che genererà nuovi vortici d’amore.
Dal cuore dell’artista in psykotrance, dalla sua energia psichica profonda nascono il grande Big Bang artistico, il Kaos originario di forme, colori, volumi, creando così uno degli Universi possibili, trasfigurato da movimenti vorticosi iperellittici e iperdimensionali della transgeometria e reso trascendentale dalla mente dell’artista che cristallizza tempo e spazio ordinari.
La tua poetica artistica trasmette energia positiva. Le tue opere, attraverso movimenti dinamici di piani costruttivi, di forme e colori, “rilasciano” vibrazioni percepibili. Qual’è il messaggio che vuoi portare attraverso la tua arte?
L’arte deve arricchire l’uomo, aiutarlo a superare i confini della realtà per raggiungere uno stato metafisico di conoscenza.
È un cammino verso un percorso di ricerca psicologica e spirituale. L’artista deve cercare di mettere in stand-by la coscienza razionale e le facoltà cognitive rivolte all’osservazione del mondo esterno attraverso una Psykoipnosi, per accedere a proprie emozioni e sentimenti, risvegliare energie e risorse interiori.
Deve acquisire una nuova visione oltre la realtà e la classica figurazione geometrica per cogliere la dimensione cosmica, immaginare nuovi Universi, trasfigurati da geometrie iperellitiche e iperdimensionali.
Attraverso la krometamorfosi alchemica e dinamica del colore deve arrivare a cogliere la luce nella sua pienezza e forza.
Attraverso l’arte si può raggiungere un momento di estasi, di astrazione dalla realtà circostante. Psykotrance è indissolubile intreccio tra mente e corpo.
La Ri-genesi di forma e colore dell’artista in kromotrance, dal suo cuore in Psykotrance, dalla sua energia psichica profonda nasce il Big Bang artistico.
L’arte deve trasmettere emozioni, gioia vitale, speranza... è libertà di sognare e realizzare i sogni, è ricerca della verità.
Ogni vera esperienza artistica ci porta al di fuori di tempo e spazio, per scoprire nuovi universi mentre si amplifica la nostra sfera senso-percettiva. Con la trance psykedelica la coscienza dalla quiete estatica si espanderà permettendoci di superare la realtà circostante. Con la kromoevolution del pensiero si può raggiungere la nuova visione all’origine di forma, colore, volume.
Banale dire che le sue opere hanno ricevuto riconoscimenti e premi internazionali.
Parlando con Massimo Paracchini sono stato “sbalzato” nella dinamica dei suoi universi senza tempo. Attraverso le sue parole ho avuto la vertigine dell’astronauta sperduto nello spazio.
Infinitamente piccolo, mi sono visto galleggiare nel vuoto degli universi roteanti. Ma non ho incontrato l’”horror vacui”. Piuttosto ho trovato la serena consapevolezza - e accettazione - della mia/nostra limitata dimensione fisica.
Una piccolezza in verità grandiosa. Paracchini, attraverso la sua arte, ci dice che siamo intrecciati di energia vitale, quella che “muove ogni cosa” fin dall’inizio dei tempi, siamo partecipi di questa meraviglia, siamo alla ricerca dei nostri approdi.
Il nostro viaggio è un’immensa, meravigliosa, solo apparentemente caotica grande tela. Le sue opere trasmettono potenti energie creative, possiedono la misteriosa forza positiva che tiene insieme gli universi e i nostri piccoli cuori, unendoli in un meraviglioso disegno di vita e di luce.
Dentro e fuori di noi, se ci fermiamo a osservarci in profondità, troveremo l’immensa Kromoexplosion rigeneratrice.
Grazie Massimo Paracchini per tutte le emozioni e le energie che le tue opere comunicano così intensamente. Il grigio cupo di questa giornata è stato squarciato dai tuoi Free Sprinkling.
Michele Franco, novembre 2021
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Articolo pubblicato il 18/11/2021