Le Istituzioni scaricano violenza gratuita sui cittadini tramite l’Informatica.

Si eliminano diritti fondamentali obbligando i cittadini a sottostare alle leggi del web.

Il ritardo della Pubblica amministrazione negli adempimenti di diritti fondamentali nei confronti dei cittadini italiani, ha radici lontane. Cerchiamo di mettere per ordine le cause principali.

 

Regolamenti astrusi che allungano ogni processo operativo; carenze di organici dovute anche ad una sere di benefici a favore dei pubblici dipendenti, dai distaccamenti e  permessi sindacali, alle molteplici causali di permessi di ogni genere erogati dallo Stato, che assottigliano, di fatto organici e ore di lavoro.

 

Non ultima la bassissima produttività del pubblico dipendente, mirabilmente descritta nel libro “Il dottore  è fuori stanza”.

 

A discolpa i governi, sempre permissivi con il burocrate, adducevano il bassissimo uso di messi informatici. Negli anni scorsi, man mano che procedeva l’informatizzazione della PA, al cittadino in possesso di pc e con dimestichezza con il web, venivano prospettate opzioni favorevoli di accesso alla PA, tramite il web, rispetto alla coda allo sportello o al ricorso alla pelosità dei patronati. In pratica veniva offerta un’alternativa  e (quasi) tutti gli utenti risultavano felici e contenti.

 

Tra le cause negative della gestione pandemica, in Italia, si è velocizzata, nel pubblico e nel privato la corsa alla informatizzazione, pur possedendo una rete informatica inadeguata e lenta, scaricandone gli effetti sul cittadino utente. I burocrati pur pagati hanno disertato gli uffici. A differenza del colleghi del settore privato, non sono stati dotati di strumenti informatici per lavorare a domicilio ed il costo salato l’ha pagato e lo continua a pagare il cittadino, per lo più il meno abbiente.

 

Così l’informatizzazione a tutti i costi, che la pubblica Amministrazione impone ai cittadini è pura follia. Gli sportelli di accesso/informazione sono chiusi e l’eventuale linea telefonica è automatizzata, si procede schiacciando tasti e manca l’interlocutore umano. I politici che hanno approvato le proposte dei tecnocrati, sono i primi responsabili di una situazione assurda, che i cittadini subiscono supinamente.

 

Per ritirare una raccomandata presso gli uffici postali, bisogna essere capaci di far leggere il codice del plico dalla macchina che emette il tagliando con il numero di prenotazione. E chi non riesce a completare questa operazione? Deve chiedere di essere aiutato da qualche anima buona.

 

È diventato possibile fare le operazioni con l’Inps per telefono; gli incolpevoli, addetti ai telefoni, ci lasciano parlare senza approdare a nulla; ad un certo punto della conversazione ci chiedono lo Spid. Se non lo possediamo, è praticamente impossibile ottenere delle informazioni, mentre sino ad inizio ottobre era sufficiente richiedere un codice all’INPS.

 

A parte l’onere per procurarsi lo Spid, il problema è che anche una persona giovane, mediamente istruita, non riesce ad adoperarlo. C’è chi si è procurato lo spid e per usarlo si è rivolto al proprio commercialista, che a sua volta si è dichiarato incompetente e ha indirizzato il malcapitato presso un professionista, specializzato nel disbrigo di pratiche informatiche.

 

Il problema è alla radice; bisogna risalire a monte. La verità è che la stragrande maggioranza della popolazione  è ignorante da un punto di vista informatico e lo Stato non se ne rende conto. Obbligare il cittadino a sottostare alla “forche caudine” di pseudo professionisti, è una violenza nei confronti del cittadino stesso.

 

Ma non solo l’Inps per telefono dà solo informazioni ininfluenti, anche i comuni e i ministeri.

 

Un’altra trovata della burocrazia è la “scia” un altro mezzo per caricare le persone di altri oneri. È proprio il caso di dire che si stava meglio quando si stava peggio, quando tutto era più semplice e si riusciva ad interloquire con impiegati e pubblici funzionari.

 

Adesso siamo all’assurdo, di trovarsi di fronte a un muro di gomma. L’amara realtà di questi tempi è la scusa dei covid; i burocrati si sono chiusi in una torre dorata, alle spalle del cittadino, sempre più tribolato quando c’è di mezzo lo Stato, i Comuni e le Regioni.  

 

Il problema tocca quasi tutti i cittadini, ma diventa drammatico quando si tratta di persone molto anziane che di fronte a questo tipo di problemi, non sanno a che santo votarsi ed in più casi, il truffatore è in agguato.

 

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Articolo pubblicato il 16/11/2021