Macron cambia il colore alla bandiera francese

Il Premier francese ha reso più scuro il blu del tricolore, quali motivi si celano dietro questa scelta?

Il tricolore si sa, è il simbolo della Rivoluzione francese. Al bianco del clero e dell’Antico Regime, i giacobini vi affiancarono il rosso e il blu, emblema della municipalità parigina.

Da allora intere corti d’Europa lo disprezzarono; vedendo in esso il segno decadente del disordine e della ribellione globale contro chi governava “in gratia Dei”, cioè per diritto divino.

Il disgusto verso il tricolore francese durò fino all’avvento di Napoleone. Ovvero fino a quando il Bonaparte edificò un nuovo Impero illuminista fatto di tante repubbliche sorelle; prima fra tutte, l’Italia, col suo tricolore affine ai cugini d’oltralpe.

Tutto questo durò fino agli anni ‘70. Anni in cui la Francia, in accordo con la Germania Ovest, si preparava a mutare il proprio tricolore, inserendovi un blu più tenue, più simile all’azzurro mariano della bandiera comunitaria europea.

Tuttavia, questo non poteva durare. Se fino a un anno fa il blu era cobalto, ora è tornato ad essere più scuro. La notizia era già stata data dalla radio generalista francese ‘Europe 1’.

La decisione di cambiare la tonalità del blu della bandiera francese sarebbe stata presa da Macron il 13 luglio dell’anno scorso.

Da questo settembre è apparso solo più il blu scuro.

Il nuovo blu è il ‘blu navy’, lo stesso usato dalla Marina. Sulle ragioni della modifica sono state fatte diverse ipotesi; tra cui quella di natura estetica, la quale sostiene che la nuova tonalità risulterebbe più elegante. Un altro motivo, dato direttamente dall’Eliseo, risiederebbe nel fatto che la bandiera francese in origine era più scura. Il Premier francese infatti intenderebbe riportare l’antico tricolore precedente al 1976.

 

 

Tuttavia la decisione sarebbe stata presa in gran segreto. Senza passare per le vie istituzionali. Il Palazzo dell'Eliseo infatti non ha mai annunciato pubblicamente il suo cambio di bandiera, e non sono stati impartiti ordini ad altre istituzioni di fare lo stesso.

Secondo quanto riferito, c'è stato qualche disaccordo sul cambiamento di Macron nella scelta del ‘blu navy’; con alcuni che sostenevano che la nuova tonalità fosse brutta e si sarebbe scontrata con la bandiera dell'UE, da sempre affiancata alle bandiere degli Stati comunitari.

Secondo altre indiscrezioni, però, ci sarebbe una ragione più importante dietro la selezione del colore.

La Francia di Macron, da sempre intende richiamare l’antico spirito bonapartista e gollista, mai sopito nel cuore dei francesi. Questa scelta cromatica ha infatti il sapore amaro di una rottura simbolica con l’UE; tendente ad una rinnovata indipendenza d’azione che l’Eliseo ‘macroniano’ vuole tornare ad affermare, sia nell’Euro zona che nella Nato. Duro colpo per chi continua ingenuamente a pensare agli improbabili quanto ipotetici “Stati uniti d’Europa”.

Tutto questo, seppur nell’ambito della mera etichetta delle Relazioni Internazionali, genera non poco imbarazzo. Sopratutto se vicini all’anno nuovo. Dove, Emmanuel Macron, oltre alle elezioni semipresidenziali di primavera (ad Aprile), dovrà assumere l’importante incarico di Presidente del Consiglio dell’Unione Europea (a Gennaio).

Questa svolta cromatica cela i veri interessi della Francia per i prossimi anni. Ovvero un’Europa e un mediterraneo a guida francese; dove Parigi non accetterà più di adattare i suoi simboli e la sua identità ad altre istituzioni sovranazionali, semmai punterà a far adattare gli altri a sé stessa.

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Articolo pubblicato il 19/11/2021