Merlo: Consiglio metropolitano e pinerolese. O c’è un solo candidato o è il caos. Si parte dal Sindaco di Pinerolo.
Giorgio Merlo

L’appello al buon senso del Sindaco di Pragelato

Com’è noto in seguito all’ultima elezione dei sindaci e consigli comunali, a dicembre si rinnoverà gran parte del Consiglio Metropolitano, con non pochi problemi, quale conseguenza di una legge sbagliata che ha cancellato il consiglio Provinciale democraticamente eletto dai cittadini e mutilato l’autonomia del territorio di riferimento.

Pubblichiamo di buon grado l'appello al buon senso, inviatoci dall’On. Giorgio Merlo che, oltre che sindaco di Pragelato è stato un parlamentare di lungo corso che ben conosce gli astrusi meccanismi della politica.

 

“All’ultima assemblea dei Sindaci pinerolesi avevo fatto un lungo e articolato intervento sulla necessità di unire il territorio attorno ad una sola candidatura in vista del rinnovo del Consiglio metropolitano. Un ente che, dopo la sciagurata legge Del Rio che ha abolito le Province, ha creato in questi ultimi 10 anni enormi problemi politici, amministrativi e logistici per molti territori, in particolare per quelli della seconda cintura torinese, tra cui spicca il pinerolese.

Ora, come tutti sanno, proprio il pinerolese soffre da alcuni anni di una eccessiva divisione politica ed amministrativa frutto di un campanilismo sempre più accentuato e marcato.

Ed è proprio in virtù di questa banale ed oggettiva considerazione che avevo avanzato in quella occasione la proposta di concentrare i voti degli amministratori locali della zona attorno al Sindaco della ‘Città capofila’, Pinerolo appunto. A prescindere da qualsiasi logica politico o partitica essendo il sottoscritto, come noto, lontano ed alternativo al progetto politico grillino.

Ma la proposta era il frutto di una riflessione che abbiamo svolto in questi ultimi cinque anni sul piano della rappresentanza territoriale. Ovvero, l’assenza di un punto di riferimento amministrativo/territoriale di tutto il pinerolese ha fortemente penalizzato questa zona.

E il punto di riferimento politico, amministrativo e territoriale non può che essere il Sindaco della cosiddetta ‘Città capofila’, cioè Pinerolo. Ora, dopo quel dibattito dei Sindaci, apprendiamo che c’è una pluralità di candidati, frutto e conseguenza della logica delle richieste delle varie correnti di partito e altre candidature.

Sia chiaro, tutto legittimo e politicamente del tutto comprensibile. Ma c’è un solo limite rispetto a questo approccio spartitorio: ovvero, il pinerolese - che è un territorio compatto ma di piccole dimensioni rispetto all’intera Città metropolitana di Torino - può giocare un ruolo politico ed amministrativo significativo ed importante solo se è in grado di esprimere un solo candidato e di garantire, nei fatti, una vera ed autentica unità.

Se, invece, le candidature si moltiplicano dobbiamo prendere amaramente atto che l’intero pinerolese continuerà a giocare un ruolo del tutto marginale, periferico ed insignificante. Ecco perchè mi permetto, a nome anche di molti altri amministratori locali di questo territorio, di rivolgere un appello: si faccia tutti un passo indietro e si prenda atto che il pinerolese può avere un ruolo negli organismi sovracomunali - nello specifico della Città metropolitana - se attorno e con il Sindaco di Pinerolo si costruisce una candidatura unitaria, forte e credibile. L’alternativa è persin troppo nota da descrivere: un territorio diviso, lastricato al suo interno e del tutto incapace di poter competere con altri territori. Oltre a continuare ad essere politicamente debole e frammentato”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/11/2021