Covid. Il Governo ghettizza i non vaccinati

Nasce il Super Green pass dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022 (prorogabile)

Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che istituisce il Super Green Pass. Notizia già nota da almeno due giorni dopo il pressing dei presidenti delle Regioni che hanno spinto il governo ad adottare misure di esclusione sociale per coloro che a diverso titolo non si sono ancora vaccinati o non hanno completato il ciclo vaccinale. La ghettizzazione è estesa a tutto il Paese, anche dove i dati del contagio, dei ricoveri e dei decessi non sono allarmanti.

A cose fatte il Presidente del Comitato Stato regioni Massimiliano Fedriga ha dichiarato:” Esprimiamo però perplessità per le restrizioni in zona bianca, ancorché limitate al 15 gennaio e dunque legate a una temporaneità che risulta rassicurante".

Il provvedimento, è stato approvato all’unanimità in Cdm.  "Quelle che sembravano delle diversità di posizione prima del Cdm poi durante il Cdm sono sparite". Questo è stato il commento del premier Mario Draghi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Anche i ministri delle Lega  hanno dato il loro assenso.

Cosa prevede il testo approvato?

Le nuove norme sul “green pass rafforzato” saranno in vigore dal prossimo 6 dicembre al 15 gennaio 2022. Nel dettaglio, il “green pass base”, cioè quello già in vigore che si basa sui tamponi, sarà esteso ed obbligatorio anche per alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale.

Al contrario, l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”. Inoltre, ulteriori limitazioni della zona arancione saranno valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”.

Il super green pass entra in vigore il 6 dicembre e funzionerà così:

- si ottiene solo con vaccinazione o guarigione;

- la validità del green pass “rafforzato” scende da 12 a 9 mesi e questa limitazione dimostra come gli effetti protettivi  del vaccino, rispetto alle previsioni strombazzate nei mesi scorsi dal ministro Speranza, abbiano validità limitata. Quindi coloro che sono stai inoculati in periodo antecedente i 9 mesi risultano a rischio.

- dal 6/12/2021 al 15/1/2022 valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;

- il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6/12 anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;

- l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”;

- ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”;

- vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15/12;

- richiamo obbligatorio per professioni sanitarie dal 15/12;

- rafforzamento sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del dl, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente.

Le organizzazioni sindacali dei Trasporti hanno già preso posizione sulla difficoltà di attuare i controlli che potrebbero causare intralci al servizio di trasporto pubblico e difficoltà agli stessi lavoratori del comparto.

Norme che non sono cambiate:

- la mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti;

- restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi (48 e 72 ore)

Il provvedimento è bene ribadirlo non ha validità scientifica. Mira a rendere impossibile la vita sociale ai non vaccinati, ma potrà ottenere, in alcuni casi un effetto trascinamento per chi, in periodo natalizio intende concedersi incontri conviviali e festaioli, con amici, vacanze ecc.

Tra le decisioni assunte c’è l’obbligo di vaccinazione, esteso a categorie da sempre  refrattarie al vaccino: Dalle Forze dell’Ordine agli insegnanti.

In un momento delicato per l’ordine pubblico ove lo scontento e non solo per gli obblighi vaccinali, è palpabile nel Paese, potrebbe risultare a rischio la tenuta dell’ordine pubblico, per la probabile sospensione dal servizio degli agenti di polizia refrattari.

Nessuna misura di contenimento e di profilassi è stata assunta nei confronti degli sbarchi dei clandestini che continueranno ad infettare il Paese ed a viaggiare indisturbati.

Avremo modo di tornare compiutamente in argomento, anche per analizzare la difficoltà applicative e l’illogicità di alcune misure.

A poche ore dalla fine del Consiglio dei ministri stanno arrivando le prime prese di posizione.

Una decisione che, oltre a creare qualche malumore interno alla Lega, ha visto la totale contrarietà di Giorgia Meloni. Su Twitter la leader di Fratelli d'Italia si è scagliata contro Mario Draghi e la nuova misura. "A luglio Draghi affermava 'con il Green Pass gli italiani potranno esercitare le proprie attività con la garanzia di trovarsi con persone non contagiose'. A ridosso del Natale il lasciapassare non ha dato quelle garanzie, ma il governo lo potenzia continuando a sbagliare mira". Non solo, perché la Meloni accusa il premier di essere come il suo precedente, Giuseppe Conte. "Come lui - cinguetta al vetriolo - non ascolta le opposizioni". Da qui la conclusione: "Le eventuali chiusure e le ulteriori discriminazioni verso una fetta di popolazione, sono solo un modo per scaricare le responsabilità sui cittadini italiani e un'intera Nazione che ha la necessità e l'urgenza di ripartire". 

Un attacco non nuovo quello del numero uno all'opposizione, che già aveva criticato il ministro della Salute. "Dopo 2 anni nulla è cambiato. Roberto Speranza con la proroga dello Stato di emergenza ammette di aver fallito nuovamente. Il governo pretende altri sacrifici dagli italiani, ma continua a non assumersi nessuna responsabilità. Speranza: stesso ministro, stessi fallimenti".

Di tutt’altro parere Enrico Letta. "Oggi il governo ha preso decisioni importanti e il Pd condivide in toto le decisioni che vanno nella direzione giusta, che mantengono tutto ciò che di positivo è stato fatto e ci permettono di non essere in posizione tragica e di difficoltà come molti altri Paesi. Dobbiamo confermare quelle scelte rigorose e applicarle nella nuova realtà per continuare a essere liberi e a vivere". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo all'assemblea nazionale dei sindaci riformisti e progressisti, a Roma.

 

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Articolo pubblicato il 25/11/2021