Conversando con la pittrice Samantha Lo Presti

In mostra a Torino presso Lo Scarabocchio Saletta d’Arte di Ciro Spinapolice, in via Domodossola n. 44, in Borgata Parella

A Torino è in corso presso Lo Scarabocchio Saletta d’Arte di Ciro Spinapolice, in via Domodossola n. 44, in Borgata Parella, la Mostra dal titolo “Il cielo oltre i muri” dei pittori torinesi Claudio Guasti e Samantha Lo Presti, che resterà aperta fino al 4 dicembre 2021.

Propongo ai Lettori di Civico 20 News l’intervista a Samantha Lo Presti, la seconda delle due realizzate con i pittori partecipanti alla mostra (m.j.).

Samantha Lo Presti, quale è stato il suo percorso formativo?

Ho iniziato a dipingere verso i 13-14 anni, in crisi adolescenziale, per esprimere il mio mondo interiore, ascoltando la musica, chiusa nella mia cameretta. Ho usato tempera, acrilico, anche il collage, tutto senza scuola. Sono stata assecondata dalla mia famiglia, ma non ho preso lezioni: la pittura era una cosa mia, strettamente personale, da praticare da sola chiusa nella mia cameretta.

A 12 -13 anni ho conosciuto Amelia Moretti, una pittrice figurativa. Ero affascinata dal suo studio, dall’odore dell'olio, ma più che una allieva ero una sua amica, pur con grande differenza di età.

Quando frequentavo la scuola media ho partecipato a un concorso indetto dall’AVIS, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue, per una immagine promozionale della loro attività. Sono risultata seconda classificata, con la rappresentazione di una goccia di sangue. Ho esposto in varie mostre, a San Grato ad Aosta nel 2018, e in vari locali di Torino e Pinerolo.

Come nascono i suoi quadri?

Nascono da un movimento interiore nel tentativo di far uscire una mia emozione, dal desiderio di “buttarla” sulla tela e lasciare così segni, con colori accesi, per dare movimento e impronta.

Desidero raffigurare i movimenti nello spazio, indefiniti e definiti, che avvengono nell’universo. Per questo nelle mie opere sono sempre presenti dei dischi solari. Sono convinta che noi viventi siamo energia e che nei rapporti interpersonali risultiamo collegati da questa, più che dal semplice contatto fisico. Sta a noi usare l’energia nel migliore dei modi. Entra in gioco la sensibilità individuale, la mia mente, sospesa, viene guidata nelle sue creazioni, porta ad una personalizzazione in base alle caratteristiche dell'eventuale ricevente del mio quadro.

I miei pittori di riferimento sono Tano Festa, Mario Schifano, Gustav Klimt.

Quali soggetti propone in questa Mostra “Il cielo oltre i muri”?

Sono quadri realizzati nell’anno che sta per concludersi, il 2021.  Alcuni sono espressione particolare delle idee che ho prima espresso.

In primo luogo L'energia partoriente dove c'è il lato sinistro, il cuore, tanti soli nascenti che promettono futuri rassicuranti e palpiti in divenire dell'anima che testardamente non rinuncia mai a volare.

Troviamo poi 4,5 miliardi di anni fa: una nube densa di materia fluttuante nello spazio iniziò a collassare sotto l'azione della propria gravità, il protosole iniziò a contrarsi, la temperatura centrale ad aumentare, progressivamente assunse la forma sferica del sole. Inizialmente si formò un disco protoplanetario. I granelli di ghiaccio e polveri dello stesso iniziarono ad urtare fondendosi in oggetti sempre più grandi (planetismi). presero vita i protopianeti; grazie all'accresciuta dimensione acquisirono una forza di gravità tale da attirare i gas. Nacquero giganti gassosi: Giove e Saturno e successive collisioni diedero vita agli attuali pianeti del sistema solare. Circa 4,5 miliardi di anni fa.

Vorrei ancora sottolineare Infiniti Mondi, dove mondi, infiniti spazi di cieli in divenire e stelle in perpetuo movimento, sono immaginati da un'altra prospettiva. Cronache immaginarie da un altro pianeta. Il mio personale omaggio al pensiero del filosofo Giordano Bruno.

Fortunale rappresenta un viaggio tra mare, cielo e pianeti. La meraviglia di quando dipingo è creare qualcosa di inatteso, conosco il punto di partenza, l'idea originaria mai quello di arrivo; è una trasvolata liberatoria che percorre la mia mente libera e liberata, una catarsi lenta, un rimbalzar tra i colori dell'anima.

In Abissi, tra cielo e mare, evidenzio la linea sottile che separa il noto dall'ignoto, lo sciabordio delle onde che rivela la nostra appartenenza all'infinito. Lo stupore di una stupida felice.

Araba Fenice ricorda il mitico uccello, diventato simbolo della rinascita, che viveva nell'Arabia Felix (Yemen). Secondo la leggenda esisteva un solo esemplare della fenice in tutto il mondo, ogni 500 anni si bruciava da sé per poi risorgere dalle proprie ceneri. Il suo motto era "post fata resurgam", dopo la morte risorgerò.

La farfalla dell’anima è un’opera ispirata alla poesia di R. Vivien “La farfalla dell’anima”: la farfalla, svegliatasi sul fondo della sua crisalide, sentiva il battere delle sue ali.

Si riconosce nelle parole di qualche critico d’arte?

Ho apprezzato molto quanto ha scritto Ferruccio Capra Quarelli, il critico che ha presentato questa Mostra: «A nostro avviso, Samantha usa la tela come una tavolozza di colori in-imbrigliabili, creando- almeno ne siamo convinti - una pittura veloce, nervosa, istintivamente primordiale. La tendenza è verso il blu del cielo, la libertà assoluta che si divincola da ogni limite.

Primordialità insegna però che anche il Fuoco si identifichi come forza ingestibile e archetipica... quindi il rosso, in alcuni dipinti contende al blu e ai suoi stupefacenti bianchi il protagonismo di una Forza conscia del suo titanismo.

Spesso un disco solare appare, pur senza ambizioni di protagonismo, osservando immoto i giochi di luce prodotti dai suoi pennelli.

I colori di ogni dipinto vanno dallo sfondo monocromatico o quasi, offeso da macchie indistinte di colori opposti che colano, si inseguono, si incastrano sulla tela o scendono verso il basso, tornando per forza di gravità alla matrice originale della vita.

Samantha Lo Presti è un primigenio tamburo che batte colpi verso la luna e l'infinito, o anche, per converso, verso le primordiali divinità ctonie che affascinarono e intimidirono le prime comunità umane.

Osiamo quindi l'inosabile, intravedendo in lei - al di là dei suoi gentilissimi tratti di Bella ed educata Persona - una figura di guerriera del Bello, armata dei suoi soli pennelli e di tanta maestria, in scontro frontale verso ogni controllo dell'umano esistere, onnipresente nella nostra società.

L'arte a volte questo fa.. disvelare le essenze nascoste della vita, magari opposte a cosa ogni giorno crediamo di essere».

Le opere di Samantha Lo Presti possono essere visionate nella Mostra “Il cielo oltre i muri”, curata da Ciro Spinapolice, responsabile dell’associazione ART-TO che gestisce Lo Scarabocchio Saletta d’arte. L’orario della Mostra, che resterà aperta fino al giorno 4 dicembre 2021, sarà da martedì a sabato, dalle ore 15:00 alle 19: 30.

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Articolo pubblicato il 30/11/2021