
Respinti 138 emendamenti alle linee programmatiche, presentate dalle opposizioni, senza un minimo d’attenzione
Le avvisaglie risalgono alla settimana scorsa, quando la giunta ha palesemente approvato il completamento della pista ciclabile in via Nizza, senza badare alla Petizione di iniziativa popolare:” Revisione progetto pista ciclabile via Nizza nel tratto Carducci-Biglieri “ed alle richieste di modifiche da parte del centrodestra.
Le dichiarazioni dell’assessore Foglietta, in proposito sono risultate senza appello.
Si continua così la scelta omicida della giunta Appendino nell’impedire il transito agevolato anche alle ambulanze che percorrono una via già trafficata di Torino per raggiungere le Molinette, il maggior ospedale della città.
Lo Russo ha depositato da circa un mese le dichiarazioni programmatiche. Nel frattempo sono state convocate quattro riunioni del consiglio comunale, ma la presentazione non era all’ordine del giorno, forse per tacitare qualche malpancista della maggioranza. Cittadini e consiglieri comunali hanno avuto ampie possibilità di consultare il documento con il quale il neo sindaco presenta il suo programma.
E’ zeppo di sociologismi e, pur analizzando le gravi carenze delle precedenti amministrazioni che hanno prostrato Torino, non affronta in modo chiaro le grandi problematiche che interessano i cittadini che nulla hanno a che vedere con il primato torinese, ampiamente enunciato, di iscrivere all’anagrafe i bambini, figli di persone dello stesso sesso, quando il vulnus sta nella cronica mancanza di sicurezza, nel degrado delle periferie, nello scarso appeal della città nell’attrarre nuove attività che potrebbero incrementare l’occupazione.
Ieri all’odg del consiglio comunale era prevista la presentazione del programma del sindaco. Le minoranze, come in precedenti occasioni hanno presentato emendamenti per segnare il loro ruolo e manifestare l’impegno che, avrebbe potuto consentire la focalizzazione delle reali priorità degli interventi presentati dl sindaco.
Invece il sindaco ha calpestato quest’opportunità e dinanzi al diniego, le opposizioni dal M5S al Centro destra sino a Torino Bellissima, hanno abbandonato l’aula. Sono seguite le motivazioni del gesto:
La Giunta non ha voluto discutere nemmeno una delle nostre proposte di merito, non erano ostruzionistiche. Erano proposte nell'interesse della città e delle sensibilità dei cittadini che ci hanno sostenuto" è il commento di Andrea Russi, capogruppo M5s, che ha ricordato come già nel 2011 e nel 2016 le minoranze avessero presentato proposte migliorative. "Siamo delusi, questo avviene in un momento storico particolare in cui il Rapporto Rota ci consegna l'immagine di una Torino piegata. Chiedevamo di poter discutere le proposte migliorative per la città". Cos’ commenta Elena Maccanti, capogruppo Lega.
Interviene poi il leader di Torino Bellissima, Paolo Damilano : "E' sorprendente questa chiusura. Non ci viene data la possibilità di parlare ed esprimere la nostra opinione: è un atteggiamento di non apertura nei nostri confronti, speriamo che la maggioranza possa ravvedersi".
Per Paola Ambrogio (FdI)"I tempi c'erano, potevamo convocare il Consiglio di mattina. Potevamo tranquillamente discutere".
Nel merito dei problemi interviene Fabrizio Ricca; “Noi proponiamo modifiche per migliorare la vita dei cittadini, correggere il tiro sulle piste ciclabili, aumentare il peso democratico delle circoscrizioni e il PD cosa fa? Non le legge nemmeno e ci silenzia mettendo un bavaglio alle opposizioni. Io lo dico chiaro e tondo: oggi lasciamo l’aula in protesta contro questi metodi. Si porti rispetto per i cittadini torinesi che ci hanno votato ed esigono un confronto democratico sui temi"
In replica Lo Russo esordisce con uno slogan : "Non hanno accettato l'esito delle urne" Pur ribadendo la sua decisione il sindaco così conclude.” anche se alcune delle proposte contenute negli emendamenti sono utili spunti che potranno non far altro che migliorare la nostra azione".
Forse il 13 dicembre quando si entrerà nel merito della discussione, potremo capire quale impostazione darà Lo Russo alla sua sindacatura, ad iniziare a porre sul tappeto problemi, priorità e soluzioni, non frasi fatte.
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Articolo pubblicato il 07/12/2021