Montecarotto (Ancona) - Il punto e la virgola, in una mostra promossa dalla Fondazione Cassa Risparmio di Jesi

L’arte visuale di Magdalo Mussio al Museo Mail Art

L’iniziativa di far conoscere la personalità poliedrica artistica di Magdalo Mussio è nata dalla Fondazione Cassa Risparmio di Jesi, in collaborazione con il Comune di Montecarotto, Trecastelli sempre in provincia di Ancona. Il progetto espositivo è stato curato  da Paola Bellesi, Stefano Schiavoni e Stefano Verri.

La prima mostra venne allestita nelle sale di Palazzo Bisaccioni (sede della Fondazione), mentre questo progetto si tiene al Museo Mail Art di Montecarotto fino al 13 febbraio 2022; e nella primavera del 2022  approderà al Museo Nori De’ Nobili nel Comune Trecastelli. Tutte le tre  iniziative  sono ad ingresso libero.

“Il Punto e La Virgola”- tema della mostra - presenta lavori legati alla scenografia e al cortometraggio di animazione, accompagnati da incisioni, bozzetti preparatori  e disegni legati a questo mondo, con anche apparati scenografici originali. Paolo Morosetti – Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, afferma:”Un progetto di estremo interesse che in un’occasione culturalmente così rilevante riesce a unire un territorio di cui storicamente la Fondazione si è preso cura”.

Magdalo  Mussio, uno dei principali esponenti dell’arte verbo-visuale e personalità artistica tra le più interessanti dell’avanguardia italiana del dopoguerra, in oltre mezzo secolo di attività ha dato un contributo fondamentale a diversi campi della produzione artistica, abbracciando disegno, grafica, poesia, pittura scenografia, arte tipografica e tecnica cinematografica e affiancando al suo impegno artistico quello di insegnante, grafico e redattore vicino al Gruppo 63, la sua esperienza grafica e editoriale si consolida grazie al doppio ruolo di grafico e di editore per Marcatrè e Marcalibri – attività che da un lato lo mette in contatto con la migliore classe intellettuale del periodo, e dall’altra gli da la possibilità di confrontarsi con le opportunità creative della stampa tipografica – e poi, nel decennio successivo, con la collaborazione con le edizioni  della Nuova Foglio Editrice  di Pollenza.

“Forte di questi presupposti – scrive la curatrice Paola Bellesi  nel saggio del libro – teorici Magdalo Mussio si mette sulle tracce del senso perduto delle parole, dei segni e del loro senso inedito per risalire alle origini del linguaggio. Il suo fine diventa l’incontro ravvicinato con il segno che agguanta il reale nel suo insorgere fenomenologico, dopo averlo inseguito con estenuante pervicacia, interrogato e colto nella flagranza del suo inevitabile e irriducibile rimando”.

“Ci sono artisti che hanno saputo leggere e interpretare coerentemente – scrive Stefano Schiavoni- Direttore del Museo Comunale Nori De’ Nobili Tre castelli e del MAN Museo Comunale delle Mail Art Montecarotto-  il proprio periodo storico, le vicende e le innovazioni del contemporaneo, contribuendo operativamente alla crescita qualitativa del dibattito culturale nel sistema dell’arte”.

Magdalo Mussio poi negli anni difficili della contestazione iniziava  l’attività di insegnamento presso l’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Alcuni dei suoi cortometraggi animati, realizzati proprio di questi anni, tra cui “Umanameno del 1973” vincitore del Nastro d’argento. “La crisi dell’informale che si consuma a partire della fine degli anni Cinquanta – scrive Stefano Verri uno dei curatori del progetto espositivo- causa, all’alba del decenni successivo, l’intensificarsi e l’affermarsi di correnti alterative e  spesso contrapposte”.

Nel frattempo, non abbandona mai la sua produzione artistica vera e propria, per la maggior parte su tela e su carta con tecnica mista, dove le scritture topografiche, i segni, e i numeri si alternano a grandi campiture di colore bianco. L’esperienza delle tre mostre è stata raccolta in un catalogo pensato nella forma del libro di piccole dimensioni per rendere omaggio all’ampia ricerca grafica e tipografica dell’artista.

La fonte descrittiva è stata tratta dal catalogo della mostra

Descrizione immagine

Foto copertina libro

Foto 1 “Senza titolo, 1978-1979, incisione retouchè, 100x70 da lastra 76x64,5cm

Foto 2 “Senza titolo” Man Ray, 1972, tecnica mista su carta 100x70cm

Foto 3 “Senza titolo” 1971, collage su carta100x70cm

Foto 4 “senza titolo” 1971, china e tempera su acetato,  21x29,7cm

Foto 5 “senza titolo” 1971, china e tempera su acetato 21x29,7cm

Orari di apertura della mostra  tutti i giorni dalle 9,30 alle 13.00 e 15,30-19,30 Ingresso libero, per informazioni 0731/207523

 

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Articolo pubblicato il 22/12/2021