Non c'è cura senza Covid

Il Piemonte sospende nuovamente le visite ambulatoriali e i pazienti devono ricorrere alla sanità privata.

Il 2021 ci ha appena lasciati e il 2022 è appena iniziato.

Negli ultimi giorni di dicembre era un “corri corri” a dire: “speriamo l’anno prossimo sia migliore di questo”.

Dal punto di vista sanitario sappiamo già che non sarà così visto che la Regione Piemonte ha permesso alla Asl Cn1 e all’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di sospendere le prenotazioni di nuove visite ambulatoriali e di tutte quelle prestazioni diagnostiche che i medici di medicina generale hanno prescritto in classe differibile (classe D) e in classe programmata (classe P).

I pazienti che queste visite le avevano già prenotate mesi fa dovranno sperare che lo specialista da cui devono andare non sia impegnato nell’attività vaccinale perché se così fosse riceveranno un SMS dalla Asl o dall’Ospedale dove gli verrà comunicata la sospensione della visita.

Gli unici pazienti che verranno visitati e sottoposti ad esami radiodiagnostici saranno – e mi pare il minimo! – gli oncologici, gli ematologici, i nefrologici e dializzati e quelli che per ovvie ragioni non possono prorogare, per esempio, le donne gravide che non possono certo restare gestanti in eterno.

La Asl continuerà a garantire anche le prestazioni in regime di screening preventivo come pap test, mammografia, raccolta feci per le malattie del colon retto, …

Insomma, per la sanità piemontese se non hai  un tumore, non sei sospettato di averlo, non hai patologie molto gravi, … non sei degno di essere sottoposto a visite specialistiche.

Al momento il Sistema Sanitario Regionale bada solo più al Covid-19. Peccato, però, che i vari poliambulatori privati continuino a fornire esami, visite specialistiche ed accertamenti radiodiagnostici esattamente come è accaduto sino ad ora.

E’ il caso di citare la locuzione latina “pecunia non olet” che si può tradurre in “il denaro è sempre denaro”. In pratica quando si paga tutto è possibile e, anche se si è in piena “pandemia”, le visite e gli esami non vengono negati a chi apre il portafogli.

La cosa davvero vergognosa è che molti medici che prestano la loro attività professionale in questi centri ambulatoriali privati lavorano regolarmente in ospedale e all’Asl. Questo significa che in regime convenzionato (ticket) le visite vengono sospese per via dell’emergenza Covid-19 ma, in regime privato (a costo ovviamente maggiorato), le visite si possono fare senza problemi.

Questa è la sanità per tutti che i padri costituenti avevano pensato per il Popolo Italiano? Questa è l’illuminata gestione della “pandemia” messa in atto dal ministro (in)competente Roberto Speranza? Questo è ciò che partorisce la “brillante” struttura commissariale comandata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo?

Mi sa che tocca dar ragione al Professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia, che stanco di questo pressapochismo, sulla gestione Draghi-Speranza-Figliuolo ha dichiarato a “Il fatto quotidiano”: “non c’è niente di scientifico. Veramente siamo passati agli apprendisti stregoni”.

Continueremo senz’altro a seguire la vicenda e vi terremo informati nella speranza che il nuovo anno ci porti soprattutto un nuovo governo di persone più competenti, sincere e capaci.

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Articolo pubblicato il 01/01/2022