Lui, lei e l'altra
Diabolik, il suo sguardo, la sua E-type

Il rapporto tra Diabolik ed Eva Kant, con la terza (per nulla incomoda) Jaguar E-type (Di Michele Franco)

Potrebbe essere il titolo scandalistico per descrivere il rapporto esistente tra Diabolik ed Eva Kant, con la terza (per nulla incomoda) Jaguar E-type.

Un intreccio intimo, con i due umani e l’automobile strettamente connessi: quante volte la superaccessoriata Jaguar ha salvato Diabolik da folli inseguimenti e trappole raffinate, e quante avventure notturne lui ed Eva hanno vissuto sulla splendida Jaguar E-type, nobile esempio d’auto mozzafiato creata dall’industria inglese, simbolo di un’epoca favolosa e irripetibile.

DIABOLIK - Le sorelle Angela e Luciana Giussani a inizi ‘60 davano avvio alla saga di un fumetto che ha venduto 150 milioni di copie a tutto il 2019. Angela fondò la ASTORINA nel 1962, nella sede della ASTORIA, casa editrice del marito Gino Sansoni, che proponeva fumetti e riviste di genere horror, erotico, fantascientifico.

DIABOLIK è una rivoluzione: il fumetto è percorso da una sottile linea erotica, il misterioso uomo dalla doppia vita e dal costume nero uccide e si vendica spietatamente, ha una compagna-complice bellissima e magneticamente sensuale, vive negli agi tecnologici e pilota auto da sogno.  

Diviene l’idolo di generazioni. Il messaggio è dirompente per l’epoca: il crimine paga.

Questo dice Diabolik nell’Italia del “boom” economico, nell’Italia della fatica e degli undici morti al giorno sul lavoro! Perché vivere onestamente, quando ci sono gioielli, ori, denari da rubare?

Certo, lui di solito ruba ai cattivi e uccide cattivi più cattivi e perversi di lui. Ma, altro messaggio notevole, la polizia perde sempre, e l’ispettore Ginko deve avere un bel bruciore di stomaco per la frustrazione che gli causa lottare contro l’inafferrabile “Re del terrore”.

Un piccolo esempio della filosofia di vita di Diabolik?

Eccolo: nel bel film di Mario Bava, datato 1968, Diabolik dopo un superfurto si rifugia con la Jaguar E nera nel suo covo ipertecnologico (meglio di quello di Bruce Wayne-Batman), dove lo attende Eva su una Jaguar E bianca. Nelle scene successive un enorme letto rotondo e girevole, coperto da un manto di fruscianti biglietti verdi, vede i due, nudi e felici, amoreggiare tra i dollari. Poesia criminale pura, sottolineata dalle musiche di Ennio Morricone.

COLPO GROSSO AL MUSEO è titolo dell’omaggio che il MAuTo di Torino dedica a lei, la Jaguar E-type e a lui, Diabolik fino al 6 marzo 2022 - 60 anni di Diabolik, Eva e Jaguar E-type.

Doppia occasione da ricordare e festeggiare con una deliziosa mostra. Il MAuTo ci ha abituati alle sue “chicche”, auto splendide e rare, esposte tra allestimenti curati e raffinati per un immediato e coinvolgente impatto visivo ed emozionale. Il centro attrattivo e cuore dell’evento è lei, affascinante in ogni versione e in ogni serie, una miss tutta curve e potenza con un nome che ancora oggi regala brividi.

JAGUAR E-TYPE (o XK-E o XKE) - “L’auto più bella mai costruita” avrebbe detto, vedendola, il grande Enzo FERRARI. La notizia non è certa, ma ancora oggi non stentiamo a credere a questa affermazione: la Jaguar era un “mostro” di potenza con l’eleganza di uno scattante e pericoloso felino.

Nel 1961, quando si rivelò al mondo, la Jaguar E-type serie 1 disegnata da Malcolm SAYER era qualcosa di assolutamente innovativo nel design e nell’estetica, ma anche dal lato progettativo e come stile di guida era precorritrice dei tempi.

Soprattutto, quel gran genio di Sayer aveva realizzato l’oggetto del desiderio: la sua creatura era un anello di congiunzione tra la meccanica più raffinata e l’arte, e tanto il pubblico maschile che quello femminile percepivano di non trovarsi davanti solo a un sofisticato prodotto della tecnica. Quella che ammiravano era “anche” arte: la E-type è tra le 6 auto del mondo esposte nel prestigioso New York City Museum of Modern Art. Restò in produzione dal 1961 al 1968, e nelle successive versioni fino al 1975 totalizzando 72.000 esemplari costruiti.

Ronfante sotto un lungo, sinuoso, perfetto cofano, il motore era un 6 cilindri di 3.781 cc che erogava 265 cavalli a 5.500 giri. Km da fermo in 28”, 0-100 in 7,3”, velocità 240 Km/ora. Siamo nel 1961 e le prestazioni di questa nuova prestigiosa Jaguar erano semplicemente formidabili, e lo sono tutt’ora!

Era la più veloce sportiva di serie mai costruita. Costava la metà di una Ferrari dell’epoca, ma andava ancor di più. Nelle successive versioni sarà mossa da altri tipi di motori con cilindrate fino a 4.200 cc e potenze differenti. Un perfetto “must” su ruote, quest’auto è stata il sogno - spesso irraggiungibile - di milioni di persone nel mondo, per decenni.

Nulla è “scaduto”, dopo 60 anni, allo sguardo, anche quello smaliziato di noi umani del terzo millennio.

La miss inglese è sempre in défilé, e dove passa lei, di qualunque colore d’abito sia rivestita, gli sguardi restano stupefatti e ammirati.

Inossidabile, la Jaguar E-type è passata sorniona tra i sospiri di chi avrebbe voluto possederla, attraversando i decenni senza scomporsi.

Diabolik, criminale italiano super tecnologico, non poteva che avere questa auto. Nessun’altra se non questa. Ed Eva, complice-amante-compagna di una vita, bionda e atletica, non poteva che possedere una Jaguar E-type bianca. Una gazzella bionda su un proiettile bianco.

LA MOSTRA “COLPO GROSSO AL MUSEO” - Non voglio spoilerare troppo, perché dovete avere il piacere di scoprire cosa c’è di “contorno” alle due splendide regine di Coventry: la Jaguar E-type coupé nera prima serie del 1962 (quella di Diabolik!) e una E-type spyder rossa del 1969, come quella che possedeva Angela Giussani!

Poi c’è un’altra icona che, quando si rivelò al mondo, pareva arrivare dallo spazio, ed era il 1955: una bianca, splendida Citroen DS 19, l’auto dell’ispettore Ginko.

E c’è la FIAT 500 Diabolika, realizzata dallo StudioTorino in collaborazione con la casa editrice Astorina in edizione limitata, che debuttò nel 2008.

Attorno alle auto si snoda un percorso ampio di immagini e testi, interessantissimo per chi vuole capire di più del mito Diabolik e della storia di un fenomeno editoriale italiano che parla internazionale, con edizioni tradotte per Europa, America, Africa.

Diabolik è anche testimonial di spot pubblicitari commerciali o sociali, di parodie (Cattivik di Bonvi, Paperinik ispirato da Elisa Penna), di film e commedie. Un ampio spazio è dedicato alle sorelle Giussani e al loro modo di realizzare fumetti, e divertentissimi sono i modelli, in grande scala e ambientati in diorami, con 11 trasformazioni della Jaguar E di Diabolik, e lì capiamo come, pur con DS 19 e “pantere” della polizia, la legge è sempre un passo indietro rispetto al nostro eroe.

Il percorso è ricco di colori e luci che emergono dal buio, l’elemento principe del “Re del terrore” e il plauso spassionato va al MAuTo, dal personale (garbato e competente), ai curatori, agli illuminotecnici (bravi!), alla Direzione del Museo: una somma di professionalità che ci deliziano con mostre di alto profilo contenutistico, estetico ed emozionale e con auto inserite in ambiti culturali, storici e di costume in cui nulla è lasciato al caso.

Oltre COLPO GROSSO AL MUSEO fino al 06 marzo 2022, eccovi le altre mostre: CATY TORTA fino al 23 gennaio 2022, MICHELOTTI WORLD e QUEI TEMERARI DELLE STRADE BIANCHE, entrambe fino al 20 febbraio 2022.

Al MAuTo con unico ingresso visitate 4 mostre e 3 piani colmi delle più belle auto di ogni epoca, perfettamente ambientate, ammirabili e godibili in un “viaggio nel tempo” che resta una deliziosa esperienza da vivere.

Buon duemila ventidue alle lettrici e ai lettori di Civico20 News.

Michele Franco

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Articolo pubblicato il 07/01/2022