Cuneo, la Sala del Commiato e le promesse mai mantenute

Il Sindaco di Cuneo disattende una promessa fatta ai Cittadini mancando di rispetto ai defunti non credenti.

Il 2022 è iniziato da poco ma, a quanto pare, per Cuneo non c’è stato nessun passo di discontinuità.

Il primo cittadino Federico Borgna, infatti, non ha mantenuto la parola data ai Radicali e non ha realizzato la Sala del Commiato.

Nel gennaio del 2020, Filippo Blengino, Segretario dei “Radicali” della Granda, e Alexandra Casu, Responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Radicali “Gianfranco Donadei” di Cuneo, avevano incontrato il Sindaco Borgna per consegnargli le firme apposte alla “Petizione per istituire una sala del Commiato a Cuneo per i funerali laici”.

La petizione, breve ma incisiva, così recitava: “I sottoscritti, cittadini cuneesi, chiedono al Comune di Cuneo che venga istituita una sala del Commiato, adeguatamente attrezzata, atta a svolgere cerimonie laiche. Tale richiesta si ispira al Regolamento Regionale numero 7/2012, oltre che ad iniziative di diverse città italiane”.

Federico Borgna e la sua Amministrazione, mediante risposta scritta, avevano garantito a Blengino e Casu che si sarebbero attivati per aderire al Regolamento Regionale entro la fine del mandato politico che – a Dio piacendo – sarà nel maggio prossimo.

L’11 agosto 2021, ossia sette mesi dopo l’istituzionale incontro, i “Radicali” di Cuneo diffusero una nota nella quale dicevano: “Durante l’incontro di gennaio con il sindaco Federico Borgna sembravano esserci presupposti più che positivi, ad ora, però nulla si è mosso. Di certo la Sala del Commiato non è una battaglia che porta consensi, ma siamo convinti che si tratti di una lotta di civiltà, oltre che di rispetto della legge che la prevede. Negare un luogo dove potersi stringere nel dolore ai parenti dei defunti non credenti, è una mancanza di rispetto. Abbiamo chiesto un nuovo incontro al Sindaco, e ci auguriamo che le promesse non si rivelino aria fritta”.

Il 5 gennaio 2022, alla vigilia dell’Epifania, Blengino e Casu sono tornati alla carica redigendo una nota stampa che poco spazio lascia all’immaginazione: “Carbone al Sindaco di Cuneo Federico Borgna che, a distanza di circa un anno, non ha mosso concretamente un dito per la creazione di una sala per i funerali laici a Cuneo, nonostante lo imponga la normativa.

Durante la consegna delle firme, il Sindaco aveva esordito dicendo che sfondavamo una porta aperta e nella risposta scritta aveva garantito l’impegno dell’Amministrazione.

Da anni in città tutti si dichiarano favorevoli ad una Sala del Commiato, ma nessuno si adopera poi concretamente per realizzarla. Basta a false promesse vuote e ipocrisia; si rispetti la normativa e ci si adoperi concretamente. Si tratta di un atto dovuto, che dà dignità ai defunti non credenti ed alle famiglie, specie se non agiate”.

Che Federico Borgna non abbia dimestichezza con le Norme Regionali è cosa nota vista la mia personale battaglia sulla mancata esposizione del Drapò sugli edifici pubblici.

L’Amministrazione Borgna è interessata soprattutto ad eventi ludici e “mangerecci”.

Le cose serie, i lavori pubblici, il verde cittadino, i diritti della cultura, la difesa delle tradizioni e la tutela delle minoranze non sono interesse di Borgna e dei suoi sodali.

Federico Borgna e i suoi “lanzichenecchi” sono troppo occupati ad organizzare le “Illuminate”, gli “Oktoberfest” e tutte le altre iniziative dozzinali a cui ci hanno abituati da dieci anni a questa parte.

La richiesta di Blengino, Casu e di tutti quei Cittadini che hanno firmato la petizione per la Sala del Commiato evidentemente non trova spazio nell’agenda fitta del sindaco di Cuneo ma viene relegata nelle madie dei “fastidi” in cui vi sono anche la via per le Vittime delle Foibe, la questione migranti del Movicentro, ecc…

Per fortuna Federico Borgna ha già espletato i due mandati da primo cittadino e, pertanto, maggio sarà il mese della liberazione per quella porzione di città che non lo ha mai votato e da lui non si è mai sentita rappresentata.

Speriamo la maggioranza dei Cuneesi, alle prossime Elezioni Amministrative, dia un segno di discontinuità non portando più in maggioranza “Centro per Cuneo”, “Partito Democratico”, “Cuneo Solidale Democratica” e “Crescere Insieme” che hanno trasformato la nostra bella cittadina in un luogo di sagre dozzinali, eventi qualunquisti e ciarpame vario.

Sicuramente seguiremo la vicenda nella speranza che il Sindaco realizzi la Sala del Commiato prima di abbandonare Palazzo di Città e lasciare il posto al suo mai così tanto atteso successore.

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Articolo pubblicato il 09/01/2022