Il Professor Bassetti contro il Green Pass

Matteo Bassetti spiega perché il Green Pass è diventato uno "strumento di odio sociale".

Dopo due anni di minacce, menzogne e “caccia all’untore” adesso anche i medici pro-vax più convinti iniziano a cedere e a dire le cose come stanno.

Nei giorni scorsi nel corso della trasmissione “Il mio medico”, in onda su TV2000, il Professor Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive e Tropicali dell’Ospedale “San Martino” di Genova, ha detto: “se in primavera raggiungeremo il 95% di protezione tra vaccinati e immuni è il momento di rivedere la strategia e l’impianto del Green Pass. Con il 95% di protezione nella popolazione che senso ha continuare a chiedere il Green Pass? E’ servito per far vaccinare le persone ma così diventa purtroppo uno strumento di odio sociale”.

Voglio sottolineare un passaggio che è cruciale per comprendere il discorso. Il Green Pass “è servito per far vaccinare le persone ma così diventa purtroppo uno strumento di odio sociale”.

Com’è servito per far vaccinare le persone? Con il ricatto.

La maggior parte dei cittadini che si sono vaccinati lo hanno fatto sotto minaccia di vedersi sospendere dal luogo di lavoro, di vedersi sospesi il versamento dello stipendio e gli emolumenti I.N.P.S. e I.Na.I.L., …

La maggior parte delle persone non si sono vaccinate per scelta libera o per fiducia nella scienza ma per un comportamento minatorio e coercitivo del Governo che ha leso la loro libertà e la loro dignità di lavoratori e cittadini per bene.

Il Green Pass, come dice il Professor Bassetti, “è servito per far vaccinare le persone” e, perciò, non ha alcuna valenza di natura sanitaria e neppure nessuna valenza preventiva.

Ma il Professor Bassetti non si ferma qui. Dialogando con la conduttrice della trasmissione dice ancora che “le misure devono essere sostenute fino a quando hanno un senso sanitario, quando hanno un senso di divisione sociale vale la pena ripensarle”.

Dalle parole del pluripresente infettivologo possiamo dedurre dunque che le misure che il Governo Draghi sta sostenendo non hanno più alcun senso sanitario. Anche se – e lo dico con convinzione – a mio avviso un senso sanitario non l’hanno mai avuto.

Evidentemente al Ministro della Salute Roberto Speranza, però, le parole del Primario di Malattie Infettive di Genova non interessano tanto che al Ministero si parla già di quarta dose.

Corrado Formigli, conduttore di “Piazza Pulita” su La7, intervistando il Professor Andrea Crisanti, Docente universitario di Microbiologia, ha chiesto: “Lei è contrario alla quarta dose generalizzata?”.

Il Professore, con la sua solita pacatezza, ha risposto: “Penso che fare una vaccinazione basata su Omicron sia, tutto sommato, inutile perché la maggior parte delle persone si saranno belle che infettate per ottobre/novembre con Omicron quindi non credo che sia questa la vera minaccia. Il problema non è la quarta [dose] perché dopo viene la quinta, la sesta? Io penso che se emergeranno altre varianti per prevenirle bisogna investire in vaccini che siano diversi [da quelli che stiamo usando], più duraturi”.

Le parole del Professor Crisanti sono lapidarie.

Fare una vaccinazione basata su Omicron” è “tutto sommato inutile”. Perché allora il Governo continua – affidandosi al Generale “pennuto” Francesco Paolo Figliuolo – a comprare quantità industriali di dosi da Pfizer e Moderna?

Il problema non è la quartadose ma il fatto che dopo verranno la quinta, la sesta, e chissà quante altre. Il problema – spiega Crisanti – è che questo vaccino non serve, non dona abbastanza copertura e, soprattutto, non è sufficientemente duraturo.

Perché allora non si smette di usare questo tipo di vaccino a tecnologia mRNA?

Non è che hanno ragione quelli che sostengono che la campagna vaccinale sia, in realtà, un bel modo per far fare soldi – tanti soldi – alle industrie farmaceutiche?

Noi di “Civico 20 News” non abbiamo pregiudizi, preconcetti o la verità in tasca ma ci facciamo delle domande e cerchiamo di andare a scavare nell’alveo del ragionevole dubbio per capire che cosa stia accadendo e dove il Governo voglia andare a parare.

Sicuramente continueremo a seguire la questione e vi terremo informati.

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Articolo pubblicato il 27/01/2022