Milano – Monet l’Essenziale nel libro Edizioni Ippocampo

Un fecondo percorso attraverso cinquanta memorabili opere per illustrare le tappe della pittura di Monet nella sua lunga carriera artistica

Quanti libri siano stati prodotti su Monet, non si sa  sono stati  veramente tanti, tutti importanti ognuno con una propria  particolarità. L’ultimo apparso in libreria in questi tempi è veramente di una raffinatezza unica stiamo parlando del libro cofanetto da sogno: “Monet L’Essenziale “ edito da Ippocampo (foto copertina libro), la casa editrice indipendente che si è specializzata  su titoli importanti , producendo  libri illustrati di arte design, fotografia cucina e lifestyle, proponendo un prodotto di alta qualità.  

Il lettore viene subito immerso nella bellezza con il celebre quadro “, Ninfee”. Il  cofanetto   raccoglie l’essenziale dell’opera di Claude Monet, considerato al tempo stesso uno dei fondatori dell’impressionismo, si apre con il capolavoro del 1866 “Colazione sull’erba”. Monet è sempre rimasto fedele, al movimento nonostante le  numerose difficoltà iniziali  incontrate  a imporre le sue opere, una volta apprezzate raggiunse il successo, la ricchezza e la fama.

Monet  è poi stato anche un precursore dell’astrattismo. Cinquanta capolavori della sua lunga brillante carriera si susseguono nell’elegante volume leporello, accompagnati da un volumetto esplicativo, curato da Anne Sefrioui, molto sintetico ma esauriente nel descrivere le opere riprodotte. Il primo vero padre spirituale di Claude Monet fu il pittore Eugène Boudin che lo introdurrà alla pittura di paesaggio “en plein  air”, a partire dal 1856, Monet dirà “se sono diventato pittore lo devo proprio a lui”: Eugène Bouidin.

La natura  è sempre stata al centro delle ricerche di Monet rivelata dall’attenzione incessante dell’artista, volta a riprodurre la luce e i colori dell’en plein air per cogliere ogni sensazione dalla fedele riproduzione del paesaggio che contraddistinse  gli esordi di Monet fino alla scrittura gestuale delle ultime ninfee.  

Per tutta la vita Monet usciva a dipingere immerso nella natura, portando molto spesso con sé, oltre ai soliti strumenti  anche molte tele, come se, ogni qual volta, portasse fuori casa il proprio atelier, avendo scelto il luogo giusto , si creava il proprio atelier , che era formato dalle luci, dalle bellezze, dal vento, dalle acque immobili , dai fiumi, dalle nebbie, dalle nevi, dagli alberi, prati, colline, fiori, e non solo anche dai fenomeni naturali, come il freddo intenso, il vento marino, la brina, la galaverna, la luce dei raggi  del sole che esso  gettava, per illuminare il determinato ambiente, Monet per dipingere la natura non bastava vederla con gli occhi, ma doveva sentirsi anche  immerso dai suoi fenomeni che produceva.  

“Claud Monet, non va dimenticato,  fu il più grande e consacrato tra tutti i pittori impressionisti . Nel corso della sua lunga vita  fu fedele soltanto ai principi di questo movimento impressionista, che traeva ispirazioni da immagini di vita contemporanea , dipingendo solamente  “ all’aria aperta”.

Questo suo principio, scaturì da un avvenimento,  quando l’artista nel 1862, ventiduenne  si recò in Normandia a dipingere e istaurò un’amicizia con il pittore olandese Johan Barthold Jongkind , Monet lo considerò sempre un maestro « Devo a lui la mia definitiva educazione all’occhio», dichiarerà il padre dell’impressionismo. Monet inventò, durante la sua carriera artistica,  nuove originali tecniche per catturare i fugaci effetti della luce e dell’atmosfera. Il suo stile subì negli anni notevoli evoluzioni. Mentre nei primi lavori dipinse paesaggi che comprendevano anche figure e oggetti , nei successivi Claude Monet fu colto dall’ossessione  di mostrare solo ed esclusivamente la natura.

A partire degli anni novanta di fine Ottocento Monet comincia a dipingere le Ninfee, nel parco della sua villa a  Giverny, si farà  costruire appositamente uno stagno per coltivare questa particolare specie di piante acquatiche. Negli ultimi anni, addirittura, si dedicò a un solo soggetto – le ninfee- che lui stesso aveva coltivato nel suo giardino. Seguendo queste ispirazioni, Monet creò i numerosi semi-astratti paesaggi d’acqua e riflessi che sono tra le sue opere più belle. per il colore il processo.   

Un ottimo libro per un giovane lettore che si vuole avvicinare alla storia dell’arte,  un’occasione per scoprire la meravigliosa  pittura di  Monet,   immergersi nella bellezza  e nella  contemplazione, sognare per un momento  una realtà migliore di quella che stiamo vivendo.

Descrizione immagini

Foto cofanetto-libro

Foto 1  Claude Monet “Colazione sull’erba”

Foto 2 Claude Monet “Studio con figura en plein air”, donna con parasole rivolta verso destra” 1886, Olio su tela, 130,5x89,3cm parigi Museo d’Orsay

Foto 3 Claude Monet “Lo stagno delle ninfee, armonia verde”, 1899, Olio su tela cm80,5x100, Parigi Musée d’Orsay

Foto 4 Libro - cofanetto e volume

 “Monet. L’essenziale”, a cura di Anne  Sefrioui , Dimensioni 17x24cm.,   cofanetto e rilegatura - leporello, pp. 192 interamente illustrato a colori , Ippocampo editore, Milano 2021,€29.90”

 

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Articolo pubblicato il 27/01/2022