Cronaca dai quartieri di Torino - Circoscrizione 4 ostaggio della maggioranza

Priorità di intervento che vengono tenute in inspiegabile attesa

Si è svolta presso la sede della Circoscrizione 4 la preannunciata Assemblea dei Consiglieri di minoranza (nostra n.d.r. del 26 u.s.) alla quale erano presenti Emanuele Morando (Lega Salvini), Raffaele Marascio e Luca Maggia (Fratelli d'Italia), Walter Caputo e Felice Scavone (Forza Italia), Marco Tandurella e Walter Antonietti (Torino Bellissima), Stefano Leone e Federico Varacalli (Movimento 5 Stelle) e Christian Citro (Futura per i Beni Comuni).

Un'atmosfera tuttaltro che serena ha accompagnato gli interventi e le considerazioni che si sono concentrate attorno alla gestione politica della presidenza e del gruppo di governo locale:

"Non sembrano essere terminati gli squallidi strumenti messi in campo dalla sinistra per silenziare l'opposizione, l'Aula istituzionale e la popolazione tutta".

Questo l'esordio che si è fatto ancor più critico ricordando un episodio che tale non può essere definito vista la per lo meno strana evoluzione:

"Ieri sera - ha detto Morando - abbiamo ricevuto comunicazione di revoca della convocazione del Consiglio circoscrizionale previsto per questa sera, mercoledì 26 gennaio. Da oltre un mese il Consiglio non riesce a trattare i tanti temi di grande importanza per i nostri cittadini, e questo succede perché gli interessi da cortile della maggioranza di sinistra non trovano accordi né sulla revoca delle deleghe al Coordinatore Ciravegna né sulla condanna alla gestione dell'Aula nel Consiglio del 19 gennaio".

Una situazione che ci pare alquanto strana viste le numerose istanze che i cittadini hanno affidato ai succitati loro rappresentanti i quali più volte hanno trovato imbarazzo nello spiegare i ritardi nella presa in esame di precarietà che richiedono priorità di intervento e vengono tenute in inspiegabile attesa.

"I nostri documenti - ha proseguito -  hanno creato una spaccatura nella maggioranza, la quale, completamente sorda e disinteressata alle istanze dei cittadini, abortisce e sconvoca Consigli dopo Consigli".

Una situazione per lo meno imbarazzante da cui trapela la mancanza di quel confronto costruttivo che è alla base di qualsiasi democratico metodo di amministrazione del bene pubblico in cui la maggioranza dialoga con la minoranza per trovare la quadra che consente di risolvere le problematiche definendo una scala delle priorità come pure la permanenza o meno in Giunta dei prescelti.

"Noi consiglieri di minoranza della Circoscrizione 4 - ha affermato - non siamo disposti a fare da scenografia per gli squallidi teatrini della maggioranza; vogliamo tornare in Aula a discutere la moltitudine di documenti arretrati che si stanno accumulando sulle scrivanie degli uffici".

Per poi chiudere ricordando con determinazione:

"Diciamo NO al circo della sinistra, il Presidente Re si assuma le proprie responsabilità".

Un atteggiamento, sentiti i consiglieri, che ci ricorda Brenno, Capo dei Galli, che trattando con i Romani sconfitti pronunciò la famosa frase "Vae Victis" (guai ai vinti).

Una trasposizione storica che non vorremmo divenisse il motivo conduttore di un sistema unilaterale che non contempla alcuna possibilità di replica, e non soltanto da parte dei membri della minoranza.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/01/2022