Cosa significano i 125 voti a Mattarella?
Anche ieri il cittadino, ormai estraneo e schifato dai rituali di palazzo e dell’incapacità dei suoi attori, ha ricevuto un sonoro calcio in faccia da politicanti senza arte, né parte.
I nostri grandi elettori non si capacitano che la maggior parte degli italiani stia patendo i disagi conseguenti alle tensioni internazionali che si manifestano con l’aumento delle tariffe e l’inflazione galoppante. Le misure conseguenti all’introduzione del super green pass hanno di fatto congelato le attività alberghiere, del tempo libro e del terziario, con le conseguenti ripercussioni. Ma “loro” vivono nel mondo ovattato dei pizzini e delle comparse tv, forse per l’ultima volta in vita loro.
Ieri a Montecitorio, si è sprecata un’altra giornata. Il risultato ancora più polverizzato, emerso dallo spoglio delle schede, corredato da coloriture goliardiche di pessimo gusto, fornisce qualche indizio per il dopo.
Le schede bianche sono state 412 e 125 i voti per Sergio Mattarella seguito da Guido Crosetto, che ha preso 114 preferenze, quasi il doppio rispetto ai Grandi elettori Fdi (63 in tutto). Il nome del co-fondatore di Fratelli d'Italia era stato proposto, a scrutinio iniziato, dalla leader Giorgia Meloni per marcare la sua presenza e “smuovere”, mentre Lega e Forza Italia hanno annunciato scheda bianca anche alla terza votazione.
E la stessa indicazione è arrivata dal centrosinistra (Pd, M5S e Leu).
Ma in molti hanno barato, perché oltre a premiare Mattarella, il terzo più votato, con 61 voti, è stato Paolo Maddalena, quarto Pierferdinando Casini (52 voti), poi Giancarlo Giorgetti (20 voti) e Marta Cartabia (8 voti). I leader, mai come in questa tornata quirinalizia, non controllano più i gruppi parlamentari.
Quale indicazione trarre? La sinistra totalitaria e settaria ha le sue colpe, ma anche i negoziatori non dimostrano accortezza, esperienza e statura politica. Oggi, l'Aula è stata convocata alle 11 per la quarta votazione, che per molti non sarà ancora quella conclusiva. Intanto lo spread aleggia su 146,9.
C’è chi cerca di cogliere indicazioni sulla scelta Mattarella che ha ottenuto 125 voti, o di altri candidati, che segnano l’insofferenza dei grandi elettori verso la vacuità dei leader. Torna il chiodo fisso dell’immobilismo che proviene dal PD e da quanti temono il ritorno a casa per la chiusura anticipata delle legislatura. Così cresce l’opzione Mattarella, con Draghi congelato a Palazzo Chigi, con il portone del Quirinale sempre più sbarrato.
L’indicazione che segna ancor di più lo sfacelo della politica, meriterebbe una convergenza di voti ancor più consistente per orientare i prossimi scrutini.
Nel pomeriggio di ieri, mentre lo scrutinio era ancora in corso, Enrico Letta nel corso di una dichiarazione ha diffidato il centrodestra di tentare il blitz Casellati al quarto scrutinio, con il quorum accessibile, raccogliendo voti tra i grandi elettori del gruppo misto, pena la caduta del governo. Minaccia ridicola a meno di un anno dalla scadenza elettorale.
Cos’è successo al termine delle votazione di ieri?
Enrico Letta dopo aver bocciato i cinque candidati del centro destra, inclusi Berlusconi e Casellati, all’assemblea dei grandi elettori del PD sortisce con una dichiarazione inconcludente e partigiana: “È una trattativa difficile perché dal Centrodestra sono arrivati tutti no. Ma lo schema di lavoro è stato diverso: i nostri no erano pubblici, i loro una lunga sfilza di no privati. Spero che almeno uno dei loro no si trasformi in sì. Per ora il centrodestra nella sua interezza ha detto di no a tutte le nostre ipotesi di personalità terze: Mattarella, Draghi, Amato, Casini, Cartabia, Riccardi".
Si apprende che è rinviato a stamane alle 8.30 il vertice del centrodestra previsto per la tarda serata di ieri. Sembra ci sia stato nuovamente un rallentamento delle trattative, con Enrico Letta che nella riunione dei grandi elettori del Pd annuncia che "se non ci saranno novità entro domattina confermerò la scheda bianca". Aggiungendo: "È tutto completamente per aria e non per colpa nostra"
Però Salvini, in anticipo aveva già allertato i giornalisti di tenere i telefoni accessi tutta la notte. Infatti altra fonte conferma che in nottata sono previsti incontri e abboccamenti tra le parti, con Salvini plenipotenziario del centrodestra, dopo aver parlato a lungo con Silvio Berlusconi nel corso del tardo pomeriggio.
Forse la notte produrrà più saggezza delle chiacchiere inconcludenti?
Cosa si profila per oggi? La ripetizione dello sconcio delle votazioni precedenti con la scheda bianca di pragmatica?
In alternativa, se i rumors notturni produrranno frutti, i nominativi che potrebbero unire i voti del centrosinistra con aliquote significative del centrodestra e altri grandi elettori, ruotano su Pier Ferdinando Casini o la riconferma di Mattarella. Draghi dovrebbe uscire decisamente dai papabili presidenti, a meno che….
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Articolo pubblicato il 27/01/2022