La dittatura sanitaria sta per finire! In questi mesi gli ultimi ‘colpi di coda’.

Il Convoglio per la libertà e la fine della dittatura pandemica orwelliana

Mentre in tutto il mondo occidentale le restrizioni sociali vengono meno, in Italia continuano a perdurare. Ma questi potrebbero essere gli ultimi ‘colpi di coda’ di un governo morente.

L’esecutivo “dei migliori” dopo aver umiliato e discriminato milioni di italiani potrebbe ricevere brutte sorprese nei prossimi mesi. “Chi semina vento raccoglie tempesta”. Il vecchio Conte II e l’attuale Governo Draghi sembrano essersi dimenticati questa massima di Gesù. L’inasprimento sociale unito alla crisi economica che verrà porterà seri problemi al Paese e alla stabilità dell’esecutivo nel suo insieme.

Lo spettacolo indecoroso dei giorni scorsi circa l’elezione del “nuovo” Presidente della Repubblica ne è la prova. Le istituzioni sono state fortemente provate, debilitate e offese dall’incapacità dei parlamentari italiani; i quali hanno (ab)usato, come bimbi che giocano con delle figurine, i nomi dei principali vertici dello Stato (Casellati e Belloni) per lenire le proprie mancanze di competenza ed autorevolezza.

Il Pentagono e la Nato si sono detti molto preoccupati circa l’instabilità di un alleato chiave come l’Italia. Se a questo poi ci aggiungiamo l’ultimo dossier della Cia, inerente alle infiltrazioni cinesi e ai numerosi ministri e sottosegretari italiani al soldo di Pechino, la questione si fa preoccupante.

Lo status quo mondialista inizia a vacillare. Lo stesso Biden in America è preoccupato delle forti tensioni sociali che attraversano il Paese. I Lib-dem sono terrorizzati da un possibile ritorno di Trump, così come da una vittoria alle presidenziali francesi di nuovi leader sovranisti. La situazione potrebbe sfuggirgli di mano, e questo avrebbe ripercussioni anche sull’Italia.

L’Europa, così come la nostra Repubblica, potrebbe non essere più la stessa.

L’inizio di questo declino psico-pandemico ha avuto origine nelle periferie dell’ex Impero britannico. In particolar modo nel Canada e in Australia. Dove il Premier britannico, dopo la Brexit, desidera ricompattare tutte le Nazioni rette dalla monarchia inglese verso un’unica direzione, quella cioè di avere esecutivi forti e uniti in una solida alleanza con l’America di Trump, ovvero con quella parte degli States che non se ne sono mai andati dagli apparati del potere; nemmeno dopo la presunta vittoria del presidente Biden (fortemente discussa e non priva di irregolarità).

 

 

Nel frattempo, il sindaco di Ottawa, Jim Watson, ha denunciato su una radio locale che la situazione è "fuori controllo" nella capitale canadese, il cui centro è occupato da più di una settimana dai manifestanti che protestano contro le restrizioni anti Covid. "La situazione ora è completamente fuori controllo perché sono i manifestanti a fare la legge", ha ammesso. "Stiamo perdendo la battaglia, dobbiamo riprenderci la nostra città", ha aggiunto, giudicando "inaccettabile" il comportamento della folla che blocca le strade e suona il clacson.

I manifestanti hanno promesso di voler proseguire l'occupazione fino alla revoca delle misure liberticide anti Covid. In una riunione di emergenza il capo della polizia di Ottawa, Peter Sloly, ha denunciato di non avere mezzi sufficienti per mettere fine a quello che ha definito uno "stato d'assedio" e ha chiesto "risorse supplementari". In arrivo circa 250 agenti della gendarmeria reale, un corpo di polizia federale. 

Intanto, la protesta innescata dai camionisti, contro l'obbligo di vaccino per chi varca la frontiera con gli Usa, ha coinvolto anche altre città canadesi, come Toronto e Québec city.

Freedom Convoy. Questo il nome dell’iniziativa dei camionisti che, dal Canada all’Australia, sta approdando dalla Finlandia fino al cuore dell’Europa.

La stampa di regime nostrana già si è mobilitata per denigrare e delegittimare una protesta che ormai non può che essere condivisa da ogni essere che sia dotato d’intelletto. L’illogicità, la follia, le contraddizioni e la spregiudicatezza con cui si è deciso di affrontare questa pandemia stanno avendo ripercussioni drammatiche, non solo sul piano economico, ma anche sulla stabilità democratica e sociale dei Paesi occidentali.

Da amanti dello stato di diritto, ci auguriamo presto che la libertà possa arrivare anche da noi sotto forma di convoglio.

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Articolo pubblicato il 10/02/2022