L'Impero delle Termiti

Il più grande termitaio del mondo, grande come tutto il Regno Unito

La Natura non smette mai di stupirci, parleremo di una straordinaria scoperte avvenuta recentemente in Brasile che riguarda un piccolo insetto: la Termite.

Le Termiti sono insetti Isotteri, cioè con le ali uguali.

Formano una società molto complessa con individui ampiamente specializzati in vari ruoli e con caratteristiche molto diverse.

Possiedono delle mandibole robustissime che frantumano la massa legnosa di cui si nutrono. Si calcola che le termiti riciclino il 60% di tutti i detriti vegetali presenti sulla Terra, permettendo un rinnovamento dei terreni e riducono l'accumulo di detriti che soffocherebbero il sottobosco.

L’Impero delle Termiti.

Così è stato definito da Stephen Martin il più grande termitaio del mondo Si tratta di una struttura che si estende su ben 230.000 km quadrati, all’incirca la superficie della Gran Bretagna, costruita da una specie di termite: la Syntermes dirus.

La struttura si trova nella foresta brasiliana ed è visibile dal satellite.

Stephen Martin è professore di entomologia sociale alla School of environment and life sciences, dell’università di Salford – Manchester e ha realizzato la scoperta coadiuvato dal suo team: il brasliano Roy Funch (Universida de Estadual de Feira de Santana) e gli statunitensi Paul Hanson (università del Nebraska-Lincoln) ed Eun-Hye Yoo (University at Buffalo, The State University of New York).

Come spiega Martin sulla superficie della foresta brasiliana si osservano dei cumuli di terriccio che possono superare i 4 metri d’altezza, larghi circa 9 hanno un volume di 50 metri cubi ciascuno.

Il numero di questi tumuli di terra mista a saliva supera i 200 milioni.

Lo scienziato brasiliano Roy Funch, ha dichiarato che «Questo è apparentemente il lavoro di bioingegneria più esteso al mondo fatto da  una singola specie di insetti». Il team ha raccolto campioni di terreno in 11 località e ha stimato che alcuni tunnel e tumuli risalgano fino a  3.820 anni fa.

La quantità totale di terreno scavato è di oltre 10 km cubi, equivalenti a 4.000 grandi piramidi di Giza. Il fatto straordinario è che ancora oggi si possa trovare una struttura biologica di questa immensa grandezza e così antica con gli occupanti ancora presenti, tutti collegati in una enorme colonia ancora attiva.

Il team di scienziati ha sezionato alcune decine di tumuli, raccogliendo campioni di terra dal centro di 11 termitai per analizzarli e datarli utilizzando una tecnica che prende il nome di Osl (optically stimulated luminescence).

I granelli di terra possono permettere una agevole datazione poiché, possono contenere tracce di isotopi radioattivi, come potassio, uranio o rubidio, che permettono agli scienziati di stimare una data piuttosto precisa, relativa all’epoca della struttura.

Dai risultati ottenuti, il team ha potuto calcolare che i termitai siano stati eretti tra 690 e i 3800 anni fa, un’età incredibilmente elevata per una struttura vivente. Il che dimostra quanto possa essere avanzato il tipo di ingegneria che l’ha elaborata.

Dopo aver sezionato alcuni dei termitai, il team ha osservato che in ciascuno di questi è presente un singolo tunnel centrale. Tale condotto scende verticalmente fino al sottosuolo, dove intercetta una rete di tunnel sotterranei, che possono avere un diametro superiore ai 10 cm. Durante la notte alcuni gruppi di 20-50 termiti si portano in superficie per raccogliere foglie morte, da utilizzare come cibo. Queste termiti creano dei tunnel temporanei che hanno la sola funzione di permettere delle rapide sortite, quindi vengono richiusi dopo il rientro degli insetti.

I termitai giganti del Brasile sono stati scoperti grazie alla deforestazione, un “effetto collaterale” della distruzione di un ambiente costituito prevalentemente da vegetazione secca, molto fitta, detto “caatinga”. Le termiti si cibano di foglie e vegetali per lo più secchi che trasportano nel sottosuolo.

La biologia delle Termiti è veramente eccezionale, nel loro intestino convivono alcuni simbionti, Protozoi Ipermastigini, che digeriscono il legno e le foglie marce.  Addirittura coltivano i funghi che si sviluppano sopra le masse spugnose di materiale ligneo ingerito e impastato.

Nel caso dei Protozoi avviene una vera trasformazione di materiali lignei, che le termiti da sole non potrebbero digerire. Il risultato della digestione dei Protozoi sono i monomeri semplici e altri nutrienti che possono essere riutilizzati dagli insetti. I Protozoi sono, a loro volta, in simbiosi con vari batteri che forniscono azoto sia ai Protozoi che alle termiti.

Non possiamo che rimanere sbalorditi di fronte ad un fenomeno naturale di tali proporzioni, considerando che questo immenso sistema vivente non inquina e non crea problemi di alcun genere ma, al contrario, contribuisce al riciclo biologico di una quantità immensa di vegetali marci che renderebbero improduttivo il terreno.

Analizzeremo in seguito altri esempi di habitat naturali, indagando sulle abitudini di molte specie viventi, dall'apparenza quasi insignificante.

 

Di Photo by Scott Bauer. - This image was released by the Agricultural Research Service, the research agency of the United States Department of Agriculture, with the ID k8204-7 (next)., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=398939

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/02/2022