Le Spugne: organismi diversamente banali

Spesso confuse con i vegetali, riservano straordinarie sorprese

 

Iniziamo in modo inconsueto questo articolo di Biologia, ispirandoci al titolo: “Forse non tutti sanno che...”, la notissima pagina della storica “La Settimana Enigmistica”, la più conosciuta rivista di quiz, rebus e parole crociate.

Forse non tutti sanno che... le Spugne sono animali, sono esseri di differente livello di complessità che si trovano ai primi gradini della scala evolutiva.

Un tempo venivano pescate da abili subacquei che le raccoglievano per uso commerciale, dal momento che, come tutti sanno, sono in grado di raccogliere e poi rilasciare qualunque liquido. Oggi, fortunatamente per loro, sono state sostituite dalle spugne sintetiche… meno affascinanti da un punto di vista biologico ma più economiche e, forse, più pratiche.

Le Spugne appartengono al Gruppo dei Poriferi, il cui nome significa portatore di pori. Da vive, nel loro ambiente naturale, si presentano come dei sacchi ancorati al fondale con un’apertura posta generalmente in alto. Le pareti del sacco possono essere sottili o più spesse, all’interno troveremo milioni di cellule munite di flagelli che imprimono all’acqua una corrente che dall’esterno penetra nella parete della spugna e confluisce all’interno del sacco, per poi fuoriuscire dal foro posto in alto e detto Osculo. In questo modo altre cellule, con altri tipi di specializzazioni, operano una vera filtrazione dell’acqua, permettendo alla spugna di trattenere le sostanze nutritive.

Questo in termini semplicistici è il meccanismo che farà vivere, crescere e riprodurre la spugna.

Le spugne si riproducono sia sessualmente che asessualmente: nel primo caso le spugne emettono dall’Osculo gli spermatozoi che nuoteranno nel mare aperto finché penetreranno in un altro individuo adulto, dove cellule specializzate li condurranno all’interno ove avverrà la fecondazione delle uova.

Nel caso della riproduzione asessuata assistiamo ad un meccanismo più complesso: potranno formarsi delle piccolissime Gemme che verranno espulse dalla spugna madre, tali strutture sono delle vere e proprie spugne in miniatura che formeranno nuovi individui. Oppure assisteremo alla formazione di Gemmule, all’interno del Porifero, che produrranno strutture dette Archeociti, i quali daranno origine a individui adulti.

Come possiamo facilmente immaginare le Spugne operano attivamente per mantenere pulita l’acqua e contribuire al benessere di tutto l’ecosistema. Ogni anno, i ricercatori isolano non meno di duecento nuove sostanze complesse prodotte dalle Spugne.

 

Curiosità:

La biologa marina olandese, Lina Bayona Maldanado dell’Università di Leida, ha studiato per anni le Spugne Barile Giganti, scoprendo che una di esse ha almeno 2.000 anni!

Queste spugne possono assumere dimensioni enormi e diventare più grandi di tre metri. L’osculo può permettere ai subacquei di nuotarci addirittura dentro…

L’Evoluzione ha reso questi animali, noti a partire dal Precambriano (570 milioni di anni fa), piuttosto complessi e in grado di produrre una enorme varietà di composti chimici che respingono parassiti e malattie.

Un altro aspetto molto curioso ci viene offerto da una gruppo particolare spugne silicee dal nome quasi impronunciabile: le Cladorhizidae.

La stranezza, che rende unico questo gruppo, è dovuta alle loro abitudini alimentari. Si tratta, infatti, di spugne carnivore che si cibano di piccoli crostacei o altri animaletti marini che riescono a catturare grazie a filamenti dotati di spicole a forma di uncino, dei veri ami da pesca…

Un altro aspetto insolito di alcune spugne è che nei dei loro pori e canali possono trovare ospitalità altri piccoli animali. I Crostacei del genere Spongicola vivono come commensali all’interno di Ialospongie ma, una volta cresciuti, rimangono intrappolati nella cavità della spugna che, in genere, ne ospita una coppia, costretta così a rimanere “fedele” per tutta la vita.

Le spugne possono trovarsi a sotto il pelo dell’acqua da pochi metri fino a 10.000 metri di profondità, sono presenti in oltre 9.000 specie e sono prevalentemente marine.

Come abbiamo visto le Spugne non sono esseri banali. Probabilmente molte persone non hanno mai toccato una spugna vera, cioè un vero essere vivente, limitandosi a considerare solamente quelle sintetiche dei supermercati.

La Natura offre a coloro che amano stupirsi infinite occasioni… a volte una passeggiata lungo la battigia, dopo una forte mareggiata, potrebbe rivelarsi molto più utile e interessante di tanti stupidi videogiochi.

 

Per chi volesse approfondire...:

https://ambiente.tiscali.it/lemeraviglie/articoli/spugne-mare-giganti-possono-vivere-2000-anni/#:~:text=Lina%20Bayona%20Maldonado%20dell'Universiteit,tasso%20di%20divisione%20cellulare%20pi%C3%B9

https://it.wikipedia.org/wiki/Porifera

https://it.wikipedia.org/wiki/Cladorhizidae

http://www.biologiamarina.eu/Poriferi.html

 

 

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Articolo pubblicato il 17/02/2022