Venti di guerre vicine

Mattarella convoca il Consiglio supremo di difesa

Dominano sui media le drammatiche notizie degli scontri militari al confine sud-orientale dell'Ucraina con la Federazione Russa.

Nella notte appena passata il Presidente Putin ha autorizzato "un'operazione speciale" in Ucraina per "smilitarizzare il Paese" e "proteggere il Donbass".

È successo che nel bacino del Doneck le regioni di Donetsk e di Luhans’k, da sempre filorusse, si sono appena dichiarate Repubbliche indipendenti dall’Ucraina, che mostra simpatie palesi verso l’Unione Europea.

Putin ha immediatamente riconosciuto le dichiarazioni di indipendenza di queste regioni del Donbass e da questa mattina, come riferiscono alcune fonti, a sostegno della autonomia delle Repubbliche di Donetsk e di Luhans’k, pare che la Russia stia usando armi di alta precisione per distruggere infrastrutture militari ucraine.

Il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per questo pomeriggio il Consiglio supremo di difesa: in Ucraina ci sono circa duemila nostri connazionali e quei venti di guerre, che spirano lontani, portano fino a noi e anche oltre, polveri incandescenti che gli sforzi ella diplomazia non hanno saputo contenere.

Il Consiglio supremo di difesa è un organo preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale. Supremo e difesa sono termini che gelano le vene, evocando situazioni drammatiche, le quali ci proiettano nelle angosce diverse da quelle della perdurante pandemia ma che, come queste, di cui ci stiamo liberando, si annunciano gravide di preoccupanti incertezze.

Il Consiglio ha modalità organizzative e funzionali definite da specifiche norme di legge. È presieduto dal Capo dello Stato e, col Capo di stato maggiore della difesa, vi partecipano il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri per gli affari esteri, dell’interno, dell’economia e delle finanze, della difesa e dello sviluppo economico; ne fanno arte anche il Sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica ed il Segretario del Consiglio supremo di difesa. Possono essere chiamati a prendere parte alle sue riunioni anche altri ministri, altri rappresentanti di alte cariche istituzionali, esperti in problemi militari e personalità con particolari competenze in campo scientifico, industriale ed economico.

Il Consiglio supremo di difesa viene convocato dal Presidente della Repubblica almeno due volte l’anno, per discutere in generale in modo multidisciplinare delle problematiche relative alla sicurezza e alla difesa. La sua convocazione immediata subito dopo l’inizio della invasione della Ucraina da parte della Federazione Russa dice che è scaduto il tempo del dialogo e del confronto preventivo tra i responsabili dell’indirizzo politico in materia di difesa nazionale è scaduto de quindi si è reso indispensabile fissare in maniera pronta e sinergica le linee condivise delle azioni da intraprendere in rapporto alle diverse specifiche aree di competenza dei vari responsabili preposti.

Intanto, nel comunicato stampa diffuso al termine della riunione odierna, il nostro Consiglio supremo di difesa esprime “la più ferma condanna per l'ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali…

La Repubblica Italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze…

L'Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i Paesi membri dell'UE e gli alleati della NATO è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione…

Perché l'Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”.

Si vales, vàleo.

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Articolo pubblicato il 24/02/2022