L'invasione dell'Ucraina e il massacro delle minoranze in India

Il mainstream dell'informazione e la diplomazia internazionale si occupano dell'Ucraina ma ignorano completamente le minoranze indiane vittime di massacri.

Negli ultimi giorni si è parlato in modo spasmodico di Ucraina, di guerra nel Donbass e di cattiveria di Vladimir Putin nei confronti del Popolo Ucraino e della Comunità Europea.

Sui social network si è subito potuto notare che gli italiani sono diventati immediatamente esperti di geopolitica e di tattiche militari di guerra. A ben guardare si tratta degli stessi italiani che fino a qualche giorno prima erano virologi, genetisti ed esperti di farmacologia.

Ovviamente – manco a dirlo – non si parla più né del Covid-19 né della “pandemia” da esso derivata. Quando il mainstream dell’informazione trova un argomento più succulento del primo lo abbandona per gettarsi a capofitto sul secondo.

Oggi tutti parlano dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e, come spesso accade, nei servizi giornalistici mostrano bambini in lacrime, bambini nati nei bunker e nelle metropolitane e scene legate agli infanti.

Il mainstream dell’informazione gioca sul fattore emozionale per enfatizzare la pietà degli spettatori e per indirizzare l’opinione pubblica contro Vladimir Putin e la sua azione di governo.

Nostro compito non è stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Nostro compito è narrare i fatti attenendoci a ciò che è accaduto.

Un fatto è che il Presidente Russo ha formalmente riconosciuto l’indipendenza delle Repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Luhansk nella Regione del Donbass nell’Ucraina dell’Est.

Josep Borrell, Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, poche ore prima di questo atto storico aveva detto: “Chiediamo al presidente Putin di rispettare il diritto internazionale e gli accordi di Minsk e ci aspettiamo che non riconosca l’indipendenza di Donetsk e Luhansk e siamo pronti a reagire con un forte fronte unito se prende questa decisione”.

Vladimir Putin ha dimostrato di non temere in alcun modo l’azione dell’Unione Europea e fra l’altro ha anche fatto notare che l’Ucraina non è in Europa. Come può dunque Bruxelles parlare di attacco all’Europa?

L’Ucraina non è nell’Unione Europea e non è neppure candidata ad entrarvi. Dobbiamo fra l’altro dire che l’Ucraina sta cercando – ormai da molti anni – di fare inciuci ed accordi neanche poi tanto segreti con gli Stati Uniti d’America guidati da Joe Biden.

Biden e i vertici della N.A.T.O. mirano a portare basi militari in territorio ucraino per far vivere una costante velata minaccia alla Federazione Russa. Putin ovviamente cerca di difendere la nazione di cui è presidente e non si sottomette ai “bravi” americani che, tutto dove vanno, portano guerra, soprusi e mattanze senza eguali.

Ciò che però mi lascia più l’amaro in bocca è la posizione che ha assunto l’Italia dinanzi a questa vicenda. In questi giorni tutti i politici intervistati hanno detto che è una vergogna che la Russia stia uccidendo il Popolo Ucraino per invaderne il territorio.

Insomma, i politici nostrani sono addolorati per i morti ucraini ma non hanno mai detto nulla sul fatto che in queste prime settimane del 2022 in India sono stati uccisi molti musulmani e cristiani per mano della maggioranza Indù della nazione.

Padre Bernardo Cervellera, Sacerdote del Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.), proprio in questo mese di febbraio 2022 ha scritto che “l’ideologia dell’Hindutva esiste da oltre un secolo, ma in questi ultimi decenni è divenuta sempre più arrogante: i gruppi paramilitari indù che appoggiano il partito al potere, il BJP, con a capo il premier Narendra Modi, si sentono sicuri e intoccabili. Per questo possono minacciare uccisioni dei musulmani e non essere perseguiti; accusare – senza prove – i cristiani di conversioni forzate e bloccare la loro missione. Secondo alcuni analisti indiani, il radicalismo indù è ancora più feroce in prossimità delle elezioni, dove si gioca la carta del conflitto religioso per recuperare voti. Ed è proprio tra febbraio e marzo che si tengono le votazioni per il rinnovo del parlamento in oltre sette Stati indiani”. (Fonte: “Il Messaggero di Sant’Antonio”, Febbraio 2022, Pagina 11)

Come mai i politici italiani, il mainstream dell’informazione, l’Unione Europea e l’O.N.U. non intervengono su questa questione? L’India è legittimata dalla Comunità Internazionale a vessare ed ammazzare le minoranze del paese?

A quel che sembra l’Unione Europea e i politici italiani hanno più a cuore le vite ucraine di quelle indiane. Tutti sono pronti a condannare Vladimir Putin ma nessuno ha speso una sola sillaba per condannare il genocidio che sta avvenendo per mano di Narendra Modi nei confronti delle minoranze musulmane e cristiane.

Come mai? C’è forse una classificazione segreta e recondita delle vite umane? La vita di un ucraino vale forse più di quella di un indiano? La mano di Putin è forse più sanguinaria di quella di Modi?

Jorge Mario Bergoglio in questi giorni si è recato all’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede per chiedere al presidente Putin di cessare il fuoco e risparmiare i civili ucraini. Ha fatto lo stesso anche con l’Ambasciata dell’India presso la Santa Sede?

Il da poco scomparto monaco buddhista tibetano Thich Nhat Hanh, interpellato sul pacifismo, disse che “nel protestare contro una guerra, possiamo credere di essere persone pacifiche, veri rappresentanti della pace, ma questa nostra presunzione non sempre corrisponde alla realtà. Osservando in profondità ci accorgiamo che le radici della guerra sono presenti nel nostro stile di vita privo di consapevolezza”.

I morti sono morti e le vite sono vite. Se la Comunità Internazionale condanna l’atteggiamento e la politica di Vladimir Putin deve fare lo stesso con tutti gli altri potenti che usano la forza per soggiogare, uccidere ed inibire gli essere umani a loro invisi.

Sicuramente torneremo a trattare questa tematica nella speranza che le tensioni si allentino e si possa tornare ad una situazione di non belligeranza.

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Articolo pubblicato il 28/02/2022