
La democrazia italiana dimostra di essere poco tollerante e poco rispettosa della cultura russa.
L’Italia dei diritti e dell’antifascismo da qualche giorno ha messo in piedi un sistema di discriminazione senza eguali.
Il più illustre dei discriminatori risulta essere il Sindaco di Milano Beppe Sala che, come riportato da “TGCOM24”, in quanto Presidente della Fondazione “Teatro alla Scala”, ha chiesto al maestro Valerij Gergiev di prendere le distanze dall’attacco russo in terra Ucraina.
Il Maestro Gergiev non ha ritenuto di dover rilasciare alcuna dichiarazione e per questa motivazione il Sindaco Sala si è sentito in dovere di esautorare il grande musicista dicendo: “a questo punto possiamo escludere la sua presenza sul podio “alla Scala” per la “Dama di picche”. Non ho chiesto nessuna abiura, ho chiesto una presa di distanza dalla guerra. E’ una cosa un po’ diversa”.
Alla discriminatoria presa di posizione di Beppe Sala ha fatto eco anche Marcus Felsner, agente di Valerik Gergiev, che ha dichiarato: “alla luce della guerra criminale perpetrata dal regime russo contro la nazione Ucraina democratica ed indipendente, e contro l’aperta società europea nel suo complesso, è diventato impossibile per noi, e chiaramente sgradito, difendere gli interessi del maestro Gergiev”.
L’Italia dei diritti discrimina chiunque non sia allineato alla NATO e agli USA guerrafondai di Joe Biden.
Tutti i Parlamentari, gli attivisti delle associazioni e delle ONG che si stracciano le vesti per le sorti dell’Ucraina dov’erano quando gli Stati Uniti bombardavano la Siria, la Libia, l’Iraq, lo Yemen, la Bosnia…? I “pacifisti della domenica” cosa fanno quando i Palestinesi e gli Israeliani tirano razzi e bombe sulla testa dei bambini che vanno a scuola?
In tutti i telegiornali e le trasmissioni del mainstream dell’informazione “di regime” si fanno servizi strappalacrime con minori in primo piano per cercare di impietosire gli spettatori.
Come mai gli stessi organi d’informazione non hanno condannato il mercimonio di bambini messo in atto dalla nota pop-star Tiziano Ferro?
Come scrive il “Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti” sulla sua Pagina Facebook: “Tiziano Ferro, cantante e nota icona gay, è diventato genitore adottivo di due figli, insieme a suo marito, l’americano Victor Allen. Benché in Italia sia vietata l’adozione per le coppie omosessuali, tantissimi fruiscono di tale pratica all’estero, allo scopo di accontentare un capriccio che, evidentemente, la natura non consente. Ogni commento a riguardo è superfluo. Quello su cui invitiamo le coppie omosessuali a riflettere è: siete sicuri che il vostro diritto ad avere figli prevalga su quello dei bambini ad avere un padre e una madre? Noi siamo certi del contrario e lo è anche il nostro ordinamento giuridico. Continueremo strenuamente a difendere il sacrosanto diritto di tutti a nascere e crescere con una mamma ed un papà”.
L’Italia, paese nel quale l’utero in affitto e la gestazione per altri sono illegali, consentirà a Tiziano Ferro di tornare ad esibirsi in teatri, programmi tv e festival canori nonostante questa vicenda? Oppure, come sarebbe logico, adotterà lo stesso atteggiamento adottato con il Maestro Valerij Gergiev?
In un momento nel quale si parla di pace, accoglienza, rispetto delle diversità, valorizzazione della cultura… c’è da chiedersi se discriminare un direttore d’orchestra fra i più bravi al mondo sia il giusto atteggiamento per un Paese che si vuole imporre come “maestro di democrazia” per la Federazione Russa.
Mario Draghi, il Ministro della Cultura Dario Franceschini cosa stanno facendo? Perché non intervengono sull’aberrazione messa in atto da Beppe Sala nel celebre “Teatro alla Scala” di Milano?
La cosiddetta “cultura della cancellazione” che porta ad eliminare e cancellare tutto ciò che di russo vi è nel nostro Paese è un’aberrazione che nel 2022 non è certamente tollerabile.
Sicuramente continueremo a seguire la vicenda e a tenervi aggiornati perché – credo di dirlo con ragione di causa – sicuramente la nostra amata Italia discriminerà altri intellettuali, musicisti e professionisti russi per la sola colpa di non essere filo-NATO, filo-Ucraina e filo-USA.
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Articolo pubblicato il 03/03/2022