L'Analisi di Marco Rabellino
Andata della semifinale tra due grandi rivali. Fiorentina molto aggressiva sin da subito con tanto pressing e Juve costretta a restare indietro lanciando avanti palla verso Vlahovic. Le grandi occasioni capitano tutte per la Viola con Bonaventura e ikonè, ma la Juve si difende bene e Perin mantiene la porta inviolata.
Il secondo tempo la Juve inserisce Cuadrado per dar più spinta in avanti ma la Fiorentina non arretra e attacca a viso aperto. La Juve prova le ripartenze in contropiede ma Milenkovic e Igor sono invalicabili. Nel finale la Viola abbassa i giri e inizia a subire le incursioni bianconere e deve spendere falli e gialli.
Nel recupero Rabiot scatta in mezzo agli avversari e serve Cuadrado a supporto, il colombiano arriva sul fondo e crossa in area dove trova la doppia deviazione in area piccola: quella di Venuti è decisiva, palla nella sua porta e successo alla Juventus.
Perin non ha grossi pericoli da sventare, si limita al controllo e a qualche palla bloccata.
Ottimo Pellegrini, combatte sulla fascia ed esegue delle chiusure perfette. Partita di grande spessore la sua.
De Sciglio fa il centrale e lo fa anche bene. ottimo controllo difensivo e pochi palloni buttati in uscita.
De Ligt è la saracinesca bianconera. Chiude tutti gli attacchi centrali e si spinge anche a centrocampo per no far partire la Viola.
Danilo imposta il gioco da dietro supportando Arthur. Dialoga bene coi compagni.
Ottimo Arthur. Giocatore completamente diverso di quello di inizio stagione. Passo rapido e ottimi spunti. Se continua così è un ottimo acquisto.
Locatelli svaria per tutto il campo contrastando le avanzate avversarie. In avanti si spinge sulle fasce aprendo spazi per gli attaccanti.
Rabiot mette quantità in mezzo al campo poi nel finale sembra aver risparmiato energie e si spinge bene in attacco. Da lui parte il gol bianconero.
Akè gioca la prima partita vera della sua storia bianconera contro avversari rudi e veloci. Non incide molto in avanti e viene sostituito a inizio secondo tempo da Cuadrado. Il colombiano mette velocità sulla fascia e qualità. Recupera qualche pallone e da quel lato la Juve arriva spesso sul fondo. Sulla sua avanzata e dal suo cross al 91’ la Fiorentina si autopunisce.
Vlahovic si batta cercando più il tiro che il dialogo. Nel finale con più spazi dialoga coi compagni bene e il risultato si vede.
Kean si batte per la squadra, in avanti si vede poco e Allegri lo cambia con Morata che da più rapidità al gioco anche se commette ancora qualche errore di troppo volendo strafare.
Nel complesso Allegri schiera una buona squadra che si difende lasciando sfogare l’avversario e ordinatamente cerca di creare opportunità. Col passare dei minuti la Fiorentina si stanca e la Juve incomincia a creare occasioni. Fortunato il gol vittoria.
(immagini Juventus FC)
Marco Rabellino
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Articolo pubblicato il 03/03/2022