
Muri di gomma contro i quali rimbalzano,
ferite le mie emozioni.
Fatali prigioni di carta, prive di anima,
che tolgono il respiro al desiderio di vita,
alla vita della mente, che insorge,
gridando il dolore di obliate libertà.
Non siete che sventurati ipocriti,
figli di quel nulla che rappresentate:
insulsi burattini, mossi da mani callose,
che vi straziano con sorriso beffardo.
Dal nulla nascerà il nulla.
Dalla vostra arroganza di stato
nascerà solo l’oscuro liquame,
che intaserà le vostre vene d’argilla.
Dal nulla nascerà il nulla.
Non nascerà nemmeno la paura
che vorreste donarci fino alla morte.
Dal nulla nascerà il nulla.
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Articolo pubblicato il 04/03/2022