I movimenti artistici dal Simbolismo, Divisionismo, Futurismo alla Metafisica raccontati attraverso una ottantina di opere di artisti nati tutti sul territorio alessandrino. La mostra prorogata fino al 01 maggio 2022
Gli ambienti di Palazzo Monferrato, ritorna ad ospitare grandi mostre come quella in atto questo momento:” Alessandria . Il Novecento .Una storia di artisti da Pelizza a Carrà”, curata da Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella , insieme ad un alto comitato scientifico composto da Fulvio Cervini, Chiara Lanzi, Liliana Rey Varela, Roberto Livraghi e Andrea Rocco.
La mostra , doveva chiudersi il 13 marzo ma per il forte flusso di visitatori è stata prorogata fino al 1 maggio 2022. Le circa ottanta opere, raccolte negli ambienti di Palazzo Monferrato,via San Lorenzo 21, raccontano il territorio artistico alessandrino soprattutto quello nella prima metà del ‘900 che è stato prolifero di grandi personaggi di pittori scultori come Leonardo Bistolfi, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Carlo Carrà, che furono anche protagonisti delle maggiori correnti artistiche del XX secolo - Simbolismo, Divisionismo, Futurismo, Metafisica, Novecento, e da questi fautori , sono germinati vaste progenie di artisti dal profilo, non così internazionale, ma di indiscussa rilevanza che hanno operato attivamente nel corso del secolo,lasciando opere molto importanti.
La mostra promossa dalla Camera di Commercio di Alessandria – Asti , Fondazione Cassa Risparmio di Alessandria, con il sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con ASPERIA (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Alessandria) per la promozione economica.
Questa iniziativa molto importante, speriamo possano seguirne altre in futuro, serve anche a mantenere viva la memoria della produzione artistica che hanno lasciato questi artisti e che il loro operato non cada nell’ oblio, ma venga sempre attribuito la giusta attenzione di studio e di ricerca.
Alcuni di questi grandi artisti citati nel progetto si sono poi trasferiti in centri come Milano, Torino o Roma, altri compiendo viaggi in Europa all’epoca tutt’altro che agevoli, molti sono rimasti nella dimensione prevalente della città di origine in cui hanno continuato a operare, tutti hanno a diverso titolo contribuito a interpretare le nuove espressioni d’arte che andavano affermandosi intrecciando sul territorio alessandrino una rete di rapporti che ha dato vita ad un’epoca di creatività e di ricerca.
Scrive nel saluto istituzionale Luciano Mariano – Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria –“La sinergia tra le istituzioni e la partecipazione dei collezionisti privati permette, ancora una volta, di offrire un ampio spaccato della storia dell’arte attraverso le opere di pittrici e pittori, di scultrici e scultori legati alla nostra terra.
La mostra – continua Luciano Mariano - sarà per molti un’occasione di rivedere artisti noti e apprezzati , ma soprattutto un’inedita opportunità di conoscere da vicino autori che solo gli addetti ai lavori hanno nel tempo potuto avvicinare, personaggi che non hanno raggiunto il grande pubblico , in molti casi per precise scelte di vita, pur possedendo indubbi meriti dal punto di vista della creatività e del talento”.
Alessandria e la sua provincia possono quindi essere identificate come “epicentro” di vicende che vale la pena raccontare attraverso le opere – dipinti sculture – ma in caso specifico, quello di Angioletta Firpo, anche attraverso la documentazione delle sue performance, in un confronto a posteriori che solo può rendere giustizia di “debiti” e “crediti”, danno conto di risonanze e riecheggiamenti, di apprendimenti e di ribellioni.
Ne fanno fede le presenze alle Biennali di Venezia, significative fin dalla prima edizione avvenuta nel 1895, la partecipazione e poi proseguita assiduamente fino agli anni Sessanta, anche alle Quadriennali di Roma, alle Triennali di Milano e alle Promotrici di Torino.
La mostra alessandrina racconta poi, anche l’architettura che nel XX secolo ha avuto un ruolo importante è a visto operare sul territorio di Alessandria importanti personaggi come Marcello Piacentini, Piero Porcinai, Franco Petrucci, Ignazio Gardella, Paolo Portoghesi. L’allestimento di questa sezione viene curata da Giorgio Annone di Line.Lab, la descrizione e documentazione di tutto ciò si avvale di molti contributi multimediali e fotografici e collegamenti immersivi ai movimenti artistici e ai suoi fondatori.
La mostra annovera poi altri personaggi di elevata caratura artistica come Angelo Barabino, Pietro Morando, Anselmo Carrea e tanti altri – che hanno punteggiato il secolo scorso, costituendo esempi tutt’altro che trascurabili di “outsider” di inesplorata creatività ma di fama molto circoscritta proprio per la loro personalità introversa e schiva. RinoTacchella, ”Il Novecento rappresenta per Alessandria un lasso di tempo in cui la provincia può fregiarsi di possedere complessivamente, soprattutto nella prima metà del secolo, un elevato numero di artisti noti a livello nazionale e internazionale attestato dalle loro partecipazione alla Biennale internazionale d’Arte di Venezia”.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Line Lab, accanto ai saggi introduttivi dei curatori e di altri studiosi volti a inquadrare il contrasto storico economico e culturale del’900 nel territorio Alessandrino e i suoi rapporti con la realtà nazionale. Il volume contiene la riproduzioni di tutte le opere in mostra e le biografie critiche di tutti gli artisti presenti nel percorso espositivo di Palazzo Monferrato di Alessandria.
Sottolinea Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio di Alessandria – Asti,” Nel corso degli anni l’azienda speciale Asperia e la sede di Palazzo Monferrato si sono ben definiti come i due strumenti attraverso i quali la Camera di Commercio può incidere operativamente per la definizione di un’offerta turistica- continua Gian Paolo Coscia - capace di coinvolgere la città capoluogo come tutto il territorio circostante e per la messa a punto di appuntamenti culturali in grado da fare da richiamo verso un pubblico di visitatori che non sia solamente locale”.
L’evento alessandrino è una forma di collaborazione tra enti istituzioni che vedono la cultura come elemento di crescita sociale del territorio e come motore, molto importante , dello sviluppo turistico. Sono queste iniziative che contribuiscono a ripartire e dare speranza. Molte di queste opere messe a disposizione per questo evento, provengono dalla Fondazione Cassa Risparmio di Alessandria e dalla Camera di Commercio Alessandria – Asti, nonché da collezionisti privati.
Descrizioni immagini:
Foto copertina catalogo della mostra
Foto 1 Eleuterio Pagliano “L’ultimo commiato di Michelangelo a Vittoria Colonna 1866, olio su tela cm 65x115 Collezione Canoria Lanzavecchia
Foto 2 Angelo Morbelli “Nella stalla s.d. olio su tela cm 35x45, Collezione privata
Foto 3 Cesare Viazzi “Allegoria” s.d. olio su tela cm 106x150 Collezione Antonietta Bernardin
Foto 4 Leonardo Bistolfi “La bellezza liberata dalla materia” 1899-1906, bronzo cm 49x47,5x3, Collezione Fondazione CRAL ,Alessandria
Foto 5 Giuseppe Pelizza da Volpedo “Dintorni di Volpedo” 1905-1906, olio su tela cm 55,5x85,5 Collezione Fondazione CRAL,Alessandria
Foto 6 Carlo Carrà“Paesaggio lombardo”, 1953, olio su tela, cm 40x50, Collezione privata
Foto 7 Pietro Morando “Il mercato del bestiame” s.d. olio su tela, cm 90x95, Collezione Fondazione CRAL, Alessandria
Foto 8 Ernesto Ferrari “Lo scoiattolo” s.d. ferro battuto e legno, cm 27x33x20, Collezione Camera Commercio di Alessandria - Asti
Foto 9 Ugo Martinotti “Lucerne”, 1959 olio su cartone , cm 50x60 Collezione Camera Commercio di Alessandria – Asti
Foto 10 Eraldo Biscaldi “Uomo che ara”, 1948, olio su tavola, cm 27x37 Collezione Camera di Commercio di Alessandria - Asti
Foto 11 Dina Bellotti “Venezia vista dalia torre di san Giorgio”s.d. , inchiostro e tempera su carta cm53x80,Collezione Camera di Commercio di Alessandria - Asti
Foto 12 Pietro Villa”Colline verso Vignale”s.d. , tempera su cartone, cm 50x60, Collezione privata
Foto 13 Loredana Cerveglieri, “Elités la città del Sole” 2009. Tempera, foglia oro e collage su ø103 Collezione Fondazione CRAL, Alessandria
Le immagini sono state tratte dal catalogo della mostra:
“Alessandria il Novecento, da Pelizza a Carrà una storia di artisti”, Palazzo Monferrato, via san Lorenzo 11, curata da Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella, fino al 01 maggio 2022, ingresso gratuito, consentito esibendo il Green Pass e usando la mascherina, Orario Sabato e Domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00 per informazioni
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Articolo pubblicato il 07/03/2022