Il Salone del Libro di Torino si presenta al pubblico
L’attrice ucraina Linda Liberman

Conferenza stampa d’avvio per la XXXIV edizione

Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha iniziato a presentare la sua XXXIV edizione.

L’8 marzo 2022, giornata dedicata ai diritti delle donne, vede il teatro Astra gremito, alle 12.30 in via Rosolino Pilo 6.

Il Salone aprirà i battenti al pubblico dal 19 al 23 maggio prossimi.

La conferenza stampa è preceduta dalla lettura di alcuni testi poetici, per la voce dell’attrice ucraina Linda Liberman.

Il presidente dell’associazione “Torino, la Città del Libro”, Silvio Viale, ricorda il successo della precedente edizione, svoltasi a ottobre 2021, in pieno clima pandemico, sulla quale era azzardato fare qualunque pronostico; ed è stato un successo! All’interno del progetto industriale dell’associazione si individuerà una figura manageriale per affiancare e sostituire l’attuale direttore Nicola Lagioia.

Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei Lettori, definisce il Salone la festa mobile di Torino. Ringrazia tutte le istituzioni pubbliche e private che sono vicine. Mentre le fiere dedicate ai libri aumentano, il nostro Salone è come la Settimana enigmistica, il settimanale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione. Noi siamo fieri delle imitazioni, non le temiamo! Nel centenario dalla nascita di Pasolini e a 30 anni dalle uccisioni di Falcone e Borsellino, il Salone sarà anche un luogo della memoria.

Il sindaco Stefano Lo Russo assegna alla cultura anche il valore dell’integrazione. La questione del centro fiere torinese dovrà essere affrontata e risolta dal Comune, dalla Regione e dagli altri attori economici, perché il Salone è nostro e deve restare torinese. Auspica, inoltre, che il Circolo dei lettori possa diventare patrimonio condiviso di Regione e Comune. Il sindaco chiede fin d’ora pazienza ai torinesi (“che ne hanno, ma non troppa”) perché nel mese di maggio la città sarà protagonista di molti eventi internazionali, accompagnati da tantissime iniziative sul territorio.

Vittoria Poggio, assessore al turismo e commercio della Regione, valorizza il grande sforzo organizzativo di donne e uomini che lavorano in ombra e dietro le quinte, per la riuscita degli eventi. La città e il Salone si ripropongono all’esterno in una veste più ricca e rinnovata, una sfida da vincere in tempi difficili e dall’orizzonte indefinito. La Regione ospite sarà il Friuli-Venezia Giulia, simile al Piemonte per caratteristiche geografiche, posizione di confine e laboriosità dei suoi abitanti, creatrice di lavoro e di ricchezza. Il centenario della nascita di Beppe Fenoglio ci richiama alla fatica della pratica quotidiana, oltre ogni forma di retorica. Il riconoscimento a Ivrea di città capitale del libro per il 2022 è un ulteriore vanto per la nostra terra.

Nicola Lagioia, direttore editoriale, rileva come quest’anno vi sia una concordia di intenti come non mai. Dopo i cinque gloriosi giorni di ottobre, il Salone cresce e si allarga. La conferenza con il programma si terrà, come di consueto, ad aprile, verrà fatta qualche anticipazione per la stampa presente. “Cuori selvaggi” è il titolo scelto per quest’anno: chi ha il coraggio di cambiare le cose è capace di costruire ponti per l’umanità. Il manifesto è stato disegnato da Emiliano Ponzi.

Marco Pautasso. Il Salone Off compie diciotto anni e diventa maggiorenne, dal lontano esordio in Borgo San Paolo. Quest’anno si torna negli ospedali e case di cura; ci sarà un ballatoio di lettura in un condominio.

Francesca Mancini racconta che il Salone all’aperto si apre al mercato internazionale, con un “right centre” dal 18 al 20 maggio. Nasce Books ti sound, spazio dedicato alla musica.

Mariagiulia Brizio e il Salone per le scuole. L’attività “Adotta uno scrittore” compie venti anni. Nasce il progetto Lavorare con i libri, con un Book Club e il suo Bookstock, con aree suddivise fra 0 – 13 anni e over 14.

Le note tecniche organizzative anticipano che il completamento dei lavori per la rotonda e il sottopasso di corso Giambone permettono di restituire spazi al Salone, che potrà contare su circa 110.000 metri quadrati di area, un record assoluto.

C’è poco da aggiungere: attendiamo con interesse la conferenza stampa con il programma e guardiamo fiduciosi alla prossima edizione.

Personalmente credo che, prima ancora che attendersi ulteriori numeri da record, sia importante salvaguardare questo valore aggiunto di cultura che Torino, da un lontano e timido inizio, nonostante attacchi e tentativi di sottrazione, continua a portare avanti anno dopo anno, all’interno di una città in profondo cambiamento.

Quante volte un esperimento nato in casa nostra è stato sottratto alla città e portato altrove?

Il Salone del Libro è NOSTRO, perché ci rappresenta da ben 34 anni e vogliamo che continui a pulsare nel magma creativo di Torino.

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Articolo pubblicato il 10/03/2022