Carcere di Saluzzo. I Radicali presentano un esposto alla Procura della Repubblica

Si ipotizza il reato di Omissione d'Atti d'Ufficio a carico di ignoti.

Il 17 gennaio scorso vi parlai di una diffida che i militanti dell’Associazione “Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei” avevano sporto nei confronti del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria (D.A.P.), del Ministero della Giustizia e della Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo.

Da allora nulla è cambiato. Gli organi istituzionali responsabili di aver parzialmente violato il “Regolamento sull’Ordinamento Penitenziario” non hanno fatto nulla per far fronte alle criticità segnalate nella diffida succitata.

Il 14 marzo, quasi due mesi dopo il primo atto formale, Filippo Blengino, Alessia Lubèe e Sabatino Tarquini, rispettivamente Segretario, Presidente e membro di Direzione dei Radicali di Cuneo, si sono recati presso la Stazione Carabinieri di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) per formulare un esposto alla Procura della Repubblica di Cuneo in cui si ipotizza il reato di Omissione d’Atti d’Ufficio a carico di ignoti.

Questo esposto è stato fatto dal momento che dal Ministero della Giustizia, dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dalla Direzione della Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo nessuno si è degnato di dar risposta.

In una nota stampa molto chiara e concisa Filippo Blengino ha dichiarato: “Comprendiamo, e lo ribadiamo, le difficoltà progettuali ma la legge parla molto chiaro. I detenuti hanno il diritto di usufruire di docce che devono essere collocate all’interno dei bagni di ogni singola cella. Nei due padiglioni più datati del carcere di Saluzzo, che ospita circa 400 detenuti di media e alta sicurezza in totale, non sono presenti le docce nelle celle. Bene fa il Senatore Bergesio della Lega a presentare un’interrogazione parlamentare per denunciare la mancanza di un Comandante all’interno del carcere, ma i problemi sono molti, come segnalato anche nel VI dossier dal Garante regionale Mellano”.

Proprio un paio di settimane fa, infatti, il senatore Giorgio Maria Bergesio aveva diramato una nota stampa nella quale scriveva: “il carcere di “alta sicurezza” di Saluzzo ha oltre 400 detenuti, presenta carenze strutturali e logistiche degli spazi, e da anni è privo di un Comandante di reparto. Tutto ciò è paradossale, se si pensa, oltretutto, al costante dispendio di fondi pubblici per far fronte a una cattiva gestione di risorse umane impiegate in maniera disorganizzata. Il ministro Cartabia intervenga con urgenza al fine di porre rimedio ad una inefficiente amministrazione delle risorse pubbliche, provvedendo innanzitutto a fornire alla struttura un Comandante di reparto”.

Da fini osservatori quali siamo ci vien da chiederci come mai il senatore Bergesio non abbia preso contatto con i Radicali di Cuneo per portare avanti un’azione congiunta atta ad ottenere sia le condizioni igienico-sanitarie per i detenuti che il Comandante di reparto per gli agenti della Polizia Penitenziaria.

In un momento storico come il nostro sarebbe il caso di mettere da parte la demagogia e la “guerra fra partiti” per far spazio alla politica al servizio dei cittadini ed al buon senso istituzionale.

Come sempre facciamo, continueremo a monitorare la vicenda e a tenervi informati perché chi è in stato di detenzione deve scontare la pena ma deve poterlo fare con la dignità propria degli esseri umani.

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Articolo pubblicato il 16/03/2022