Manipolazione, governo “invisibile” e propaganda: da Edward Bernays ai giorni nostri. Di Perucchietti Enrica.

Ai metodi repressivi oggi si preferisce affiancare la “manipolazione dolce” volta a far credere ai cittadini che costoro siano liberi di scegliere quando invece le loro decisioni vengono orientate dall’alto.

La manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica, coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il paese.

Noi siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto ma che sono in grado di plasmare le nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare.

Scriveva così nel lontano 1928 il nipote di Freud, Edward Bernays, considerato il fondatore delle Pubbliche Relazioni e l’ideologo degli attuali “spin doctor”.

Possiamo ritenere Bernays il “padre” dei cosiddetti “stregoni della notizia” come li ha battezzati il giornalista e scrittore Marcello Foa nel suo omonimo saggio ossia il padre di quegli esperti di comunicazione che manipolano l’opinione pubblica per ottenere il consenso.

La lezione di Bernays, in estrema sintesi è che:

Ai metodi repressivi oggi si preferisce affiancare la “manipolazione dolce” volta a far credere ai cittadini che costoro siano liberi di scegliere quando invece le loro decisioni vengono orientate dall’alto.

Nessun regime, ma neppure nessuna democrazia, può sostenersi senza la propaganda di cui i media mainstream e lo spettacolo in generale si fanno docile cassa di risonanza.

Il potere oggi, per risultare maggiormente efficace, preferisce infatti rimanere “nell’ombra”, mostrandosi il meno possibile. Un potere nascosto, ha il pregio di rimanere praticamente inattaccabile. Può anche favorire ora l’uno ora l’altro dei “poteri visibili” e persino, se lo ritiene necessario, favorire contemporaneamente due schieramenti apparentemente opposti che potranno così, più o meno incoscientemente, perseguire in maniera diversa l’unico fine a cui mira tale Potere (il metodo del Divide et Impera).

Infine, un potere nascosto (o comunque non immediatamente identificabile dai più) ha la possibilità di fare quello che nessun governo o potere visibile può compiere fino in fondo: manipolare quasi alla perfezione i sentimenti e la mentalità di massa senza dare l’impressione di farlo; controllare i popoli entrando nel loro immaginario, plasmando cioè le menti, le coscienze degli individui.

 

Fonte: https://unoeditori.com/?product_cat=0&s=&post_type=product

Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Oltre a numerose pubblicazioni su riviste digitali e cartacee è autrice di diversi saggi e inchieste giornalistiche tra cui ricordiamo: NWO. New World Order. L'altra faccia di Obama; Le origini occulte della musica; Utero in affitto.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/03/2022