Carrù (CN) - Cosa risponderanno il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio dei ministri sulla dichiarazione di stato di emergenza per guerra?

L’iniziativa del consigliere comunale Efrem Biaritz che fa discutere e merita approfondimenti

Ormai viviamo da oltre due anni in emergenza. Prima il Covid con le notizie contradditorie e assillanti che hanno caratterizzato la totalità dell’informazione.

Oggi la guerra che, oltre alla compassione per le vittime, i rischi di rimanere senza energia e l’aumento generalizzato di tutti i prezzi, risuona il suo grido lugubre, ogni giorno ed  a qualunque ora su giornali ed emittenti.

Chiniamo il capo un po’ spaventati e mentre passano i giorni rimaniamo sempre più dubbiosi, ad iniziare dalle vicende di casa nostra.

Un consigliere comunale di Carrù, si è dato da  fare, consultando i basilari principi costituzionali e le iniziative ufficiali assunte dal governo italiano, e si è chiesto il perché, ad iniziare dalla dichiarazione dello stato di emergenza per guerra.

Ha comunicato la sua iniziativa in consiglio comunale, annunciando che inoltrerà il suo appello alle supreme cariche dello Stato, per ottenere  risposte. Anche noi di Civico20News, per dare informazioni ai nostri lettori, aspettiamo di conoscere la posizione del palazzo.

Intanto pubblichiamo il documentato appello del consigliere comunale Efrem Biaritz.

“Stiamo assistendo, da ormai due anni, allo smantellamento dei riti e delle prassi che ordinano il vivere civile costituzionalmente garantito. L'assurda, perché di assurdità si tratta, invenzione dello stato di emergenza per guerra del 25 e del 28 febbraio 2022 non è che l'ulteriore colpo vibrato dal martello dell'esecutivo contro le fondamenta della nostra Repubblica.

Essa pare ormai sempre più divenire una sorta di cancellierato autoritario, invece di rimanere negli ambiti stabiliti della governabilità parlamentare. E' come se questa fosse la prima volta che la guerra si materializzi vicino ai nostri confini, e poco importa se nel nostro estero vicino ( le sponde del mediterraneo con la Libia a poche centinaia di chilometri di distanza, o la Siria, o il Libano, o la Giordania, o la Palestina ) o meno vicino ( tutta l'Africa Sud Sahariana, l'Etiopia, la Somalia, Iraq,Yemen, etc. etc.), quasi ogni popolo sia consunto dalle fiamme della guerra.

A quanto pare, ciò che conta è solo il territorio Europeo, in una malcelata gerarchia geografica, e affermo ciò in quanto non vi dovrebbe essere differenza alcuna nell'accogliere chi scappa dai conflitti, mentre invece per la questione Ucraina parrebbe vigere uno stato di eccezionalità, tale da giustificare addirittura, e qui mi ripeto, l'invenzione di uno stato d'emergenza per guerra.

Perché il decreto N 16 del 28/02/2022 mi turba profondissimamente?

Perché a guidare le azioni di ogni governo italiano dovrebbe essere la sua Carta Costituzionale, la sua legge fondamentale. Ed invece che accade? Che il governo emette un decreto legge su temi bellici IN DEROGA alla legge stessa.

Riporto qui testualmente l'estratto incriminato: "Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza, connessa alla grave crisi internazionale in atto in Ucraina, di emanare disposizioni in deroga alla legge 9 luglio 1990, n. 185 e agli articoli 310 e 311 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66". Ora, occorre puntualizzare il perché la deroga alla legge 185/90 è un atto gravissimo: è gravissimo in quanto questa legge integra, si basa, anzi promana direttamente dall'articolo 11 della COSTITUZIONE.

Quindi si tratta, in estensione, di un decreto legge che DEROGA alle norme costituzionali fondamentali. Perché questa legge negli articoli 1-4-5 e 6 nei commi A e D, impedirebbe l'invio e la vendita di armi all'Ucraina?

Risponde a questa domanda l'ordinanza della Corte di Cassazione numero 7047 del 03/03/2022 sul caso di richiesta di asilo politico per obiezione di coscienza di un cittadino ucraino, in quanto, come riportato dalla Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, si riconosce che in Ucraina:

1. tutte le fonti internazionali concordano sull'esistenza, in Ucraina, di un conflitto armato, nel cui ambito le parti non hanno rispettato gli accordi del 2015-2016 sul cessate il fuoco ed hanno continuato a combattere nonostante la tregua;

2. le stesse fonti evidenziano la presenza di gravi violazioni e di crimini di guerra, commessi da ambo le parti in conflitto;

3. in data 7 settembre 2019 si è concluso tra le parti uno scambio di prigionieri, che costituisce notoriamente e chiaramente atto tipico degli scenari di conflitto armato. Giungendo addirittura a concludere che, conformemente ai propri precedenti giurisprudenziali: “appare plausibile, quindi, alla luce di tutte le considerazioni sopra riportate, la commissione di crimini di guerra in caso di prestazione da parte del ricorrente del servizio richiesto”.

Insomma, nuovamente in base ad una dichiarata emergenza, vengono calpestati le basilari, fondamentali leggi che reggono la nostra Repubblica nei suoi rapporti INTERNI e INTERNAZIONALI.

Infatti già per l'emergenza epidemiologica abbiamo visto una contrazione dei diritti INDIVIDUALI fondamentali.

E' notizia del 17/03/2022 che alcune misure restrittive per coloro che non posseggono il certificato verde rafforzato continueranno ad applicarsi fino al 30/04/2022, limitando ancora fortissimamente la libertà di milioni di cittadini Italiani, sebbene lo stato d'emergenza per motivi sanitari decadrà il 31/03/2022. L'aspetto preoccupante, al limite dello spaventoso, è questa autoreferenza governativa nell'utilizzo del decreto legge (decretazione di urgenza) su ogni aspetto della vita della Repubblica, e questa situazione ora è aggravata dal fatto che il governo emetta dei decreti DEROGANDO a leggi che, essendo emanazione diretta dei primi dodici articoli della costituzione, risultano INDEROGABILI.

Senza contare che dichiarare preventivamente uno stato di emergenza per GUERRA per decreto legge annichilisce, oltre le già citate leggi e principi, anche l'articolo 78 della carta fondamentale, che stabilisce il fatto che le Camere devono affidare al Presidente del Consiglio dei Ministri i poteri speciali per fronteggiare lo STATO DI GUERRA. Non può, il governo, d'imperio, prendersi da se questi poteri. In ultimo, vorrei ricordare a tutti voi che fino al 2006, precedentemente alla legge n°85/2006, un'azione di questo tipo avrebbe assicurato all'intero Governo l'accusa di Attentato all'ordinamento costituzionale dello stato, con una pena non inferiore ai 12 anni di reclusione, in base all'articolo 283 del codice penale.

VISTO QUANTO SOPRA, E I DOCUMENTI ALLEGATI Sono a dichiarare che come consigliere di Carrù, e in qualità di cittadino Italiano manderò due lettere distinte rispettivamente, con formula ancora da elaborare: al Presidente della Repubblica Italiana Mattarella Sergio, che possa immediatamente compiere la sua funzione di garante della Costituzione della Repubblica Italiana, al fine di vigilare con la massima efficacia sul rispetto della Costituzione e, se fosse possibile, di poter vagliare ulteriormente il decreto n°16 del 28/02/2022 prima della sua conversione in legge, agendo con tutti i poteri in suo possesso per far ritornare la nostra nazione all'interno dell'ordinamento costituzionale.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, prof. Draghi Mario chiedendo che possa illustrarci su quali norme, leggi e necessità ha formulato e firmato il decreto legge n°16 del 28/02/2022.

Comunico che entrambe le lettere saranno inviate per conoscenza: al Presidente della Corte Costituzionale prof. Amato Giuliano; al Presidente della Regione Piemonte Cirio Alberto; al Ministro per le Politiche Giovanili, dott. Dadone Fabiana, in quanto ministro e deputato eletta nella nostra circoscrizione; al Sindaco di Carrù avv. Schellino Nicola”.

Efrem Biaritz

In allegato, come collegamento ipertestuale, gli articoli e i decreti a cui faccio riferimento, in data 17/03/2022 ore 20,35.

Gazzetta Ufficiale

Gazzetta Ufficiale Ucraina,

Cassazione: crimini di guerra e contro l’umanità commessi da ambo le parti in conflitto (gazzettaamministrativa.it)

Articolo 11 Costituzione italiana: spiegazione e commento (laleggepertutti.it)

La Costituzione - Articolo 78 |

Senato della Repubblica Attentato contro la Costituzione dello Stato - Wikipedia

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Articolo pubblicato il 03/04/2022