
Ungheria e Serbia, vicine alla Russia, destinate a governare ancora con i loro attuali Presidenti, Orban e Vucic.
Ad oltre l’80% dello scrutinio, il premier uscente Orban risulta essere in netto vantaggio.
La coalizione composta dal partito di governo Fidesz e dai cristiano-democratici di Kdnp, risulta in netto vantaggio col 54,7 % delle preferenze, che si tradurrebbero in 134 seggi (133 nelle precedenti elezioni), su un totale di 199.
Netta la sconfitta dell’opposizione che ha radunato tutti gli altri partiti in un'alleanza, con un 33,7% e soli 58 seggi.
L’estrema destra con il 6,4% e 7 seggi ha avuto un buon risultato in uno dei voti più importanti nella storia del paese.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic rivendica una larga vittoria al primo turno delle presidenziali unitamente al successo del suo Partito (Sns) conservatore nelle parlamentari anticipate tenutesi in contemporanea alle presidenziali e alle amministrative a Belgrado e in altri 13 Comuni.
Sempre in base ai dati elaborati e forniti dallo staff del suo partito, sarebbe indiscussa la sconfitta dell’opposizione mentre il suo partito otterrebbe un netto 44% alle parlamentari.
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Articolo pubblicato il 04/04/2022