Draghi e Giorgetti investono sulla mobilità elettrica

Quale futuro per i lavoratori dell'automotive italiano?

In Italia la disoccupazione cresce di anno in anno. Il lockdown deciso dai governi Conte e Draghi ha indebolito il comparto del turismo e della ricettività. La spinta insensatamente ambientalista darà un ulteriore ceffone all’economia mandando gambe all’aria il settore dell’automobile.

Il 6 febbraio scorso Mario Draghi, Presidente del Consiglio nominato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, ma non votato dal Popolo, ha firmato un D.P.C.M. per dare agli italiani soldi per acquistare automobili e motociclette elettriche, ibride o a bassa emissione di CO2.

Nei prossimi giorni questo ennesimo D.P.C.M. verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ma possiamo già dire che il Governo Italiano stanzierà 650 milioni di euro ogni anno per un totale di 1 miliardo e 950 milioni di euro entro il 31 dicembre 2024.

Il vero fautore di questo provvedimento senz’altro discutibile è – com’era prevedibile – il leghista Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico. Ai microfoni dell’agenzia giornalistica ANSA è lo stesso Giorgetti che dice: “gli incentivi sono una risposta concreta e molto attesa ad un settore che attraversa una profonda sofferenza. La misura pluriennale permette alle aziende di fare programmazione industriale verso lo sviluppo.

Gli incentivi non sono risolutivi ma sono uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile. La pandemia, la carenza di materie prime e la guerra mettono a dura prova anche questo settore. E’ necessario aprire una riflessione sulla doverosa transizione ecologica che deve essere sostenibile, possibile e non lasciare dietro di sé morti e feriti”.

Probabilmente Giancarlo Giorgetti non sa che il settore dell’automobile è in crisi dal 2008 e nulla centrano la “pandemia”, la carenza di materie prime e la guerra fra Russia e Ucraina.

Il Ministro dello Sviluppo Economico dovrebbe sapere che da anni il settore dell’automobile è in crisi e lo è grazie alle assurde politiche economiche dell’Unione Europea che, tanto per cambiare, favoriscono il mercato tedesco.

Il Governo Italiano, però, ancora una volta, nasconde la polvere sotto il tappeto e corre alla cieca verso la mobilità elettrica sulla quale sappiamo ancora poco e che a livello di inquinamento e sicurezza non sappiamo quanto beneficio potrà portare. Per ora l’unica cosa certa che sappiamo è che il “Fondo Automotive” consta di 8.7 miliardi di euro e verrà stanziato entro il 31 dicembre 2030.

La domanda che sorge spontanea è: chi pagherà queste esorbitanti cifre?

Sicuramente continueremo a seguire la questione e ve ne terremo informati nelle prossime settimane.

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Articolo pubblicato il 08/04/2022