Roma – Il Medioevo degli alberi

Il paesaggio italiano delle piante, la coltivazione, l’impiego nella vita quotidiana dei frutti prodotti dagli arbusti e dall’albero, l’uso del legno di ognuno, nel libro di Alfio Cortonesi edito dalla Carocci editore

Il  meraviglioso mondo dell’albero, nel volume di, Alfio Cortonesi “Il Medioevo degli alberi. Piante e paesaggi  d’Italia (secoli XI-XV), pagine 356 Carocci  editore, Roma 2022, € 32.00 (foto copertina). “Negli ultimi cinquant’anni si sono moltiplicati gli studi sulla storia agraria e sul mondo contadino dell’Italia medievale. Ne è derivata una migliore conoscenza delle colture praticate, delle tecniche di coltivazione, dei rapporti di lavoro, della formazione dei paesaggi,  del quadro insediativo rurale.

I vari settori della produzione, in particolar modo la cerealicoltura e la viticoltura, sono stati oggetto di ricerche puntuali che ne hanno evidenziato le caratteristiche tanto in riferimento alle diverse regioni  quanto alle distinte fasi cronologiche. Il volume segue questa traccia assumendo come protagonisti gli alberi domestici e selvatici in differente modo presenti  nel territorio italiano, dalla fascia alpina alle isole, e risolvendo l’attenzione al loro ruolo sull’ordinamento colturale e nell’economia delle popolazioni, come pure al vario impiego e al commercio  dei frutti e del legame che se ne ricavano. Si tratta di realtà fin qui poco indagate, che nel libro vengono solidamente guadagnate a un’adeguata (e rinnovata) conoscenza”.

Il  libro  strutturato in sette capitoli, inizia con una breve ricostruzione della storia dell’agraria che Alfio Cortonesi, professore di Storia medievale  uno dei più afferrati studiosi del paesaggio agrario italiano, tratta il mondo dell’albero nell’Italia Medievale. Capitolo per capitolo scopriamo le molteplici varietà dell’albero che componevano questo meraviglioso mondo. Il racconto si apre con una breve  ricostruzione della storia agraria dell’Italia medievale, lo scopo è quello di inquadrare la vicenda degli alberi in un ampio contesto facilitandone la lettura del testo.

I boschi e paesaggi altomedievali, la crescita demografica, le  bonifiche, l’espansione delle aree coltivate, la popolazione e  le risorse, i primi segnali di cedimento, con all’orizzonte i segnali di crisi, gli effetti della peste nera avvenuta nel Trecento, la ripresa quattrocentesca. Nel secondo capitolo, gli alberi selvatici, con paragrafi dedicate alle principali piante di latifoglie e aghifoglie, argomenti specifici legati al legno: come il trasporto del legname per l’utilizzo nell’industria navale, e ancora la domanda del legno per i vari impieghi : dal riscaldamento, alla cottura dei cibi, ai suppellettili. Il pino il faggio, i salici i tigli  e altre varietà.

Il terzo capitolo: l’olivo, fra l’antichità e Medioevo, l’olivicoltura nel Mezzogiorno e in quella nell’Italia Centrale e padana, i paesaggi dell’olivole colturali, il commercio delle olive, il commercio dell’olio di oliva; nel quarto intervento il castagno e la sua espansione territoriale. Un albero molto prezioso, intorno all’anno Mille, veniva chiamato “l’albero del pane”, nei paragrafi successivi, la coltivazione del castagno nell’Italia del Nord, in quella Centrale  e nel Mezzogiorno, l’uso del suo legno.  

Il quinto capitolo, gli agrumi coltivati nel Mezzogiorno continentale e insulare, gli agrumi del Centro Nord. Il  sesto capitolo,  il fico nell’impiego alimentare, il fico nell’Italia medievale, e il ruolo che il fico ha maggiormente interessato  la Liguria. L’ultimo capitolo, il settimo,   è dedicato agli alberi da frutto  dolce e oleoso. L’espansione dell’arboricoltura, il noce, il mandorlo e il nocciòlo, meli e peri, ciliegi, peschi e susini . A chiudere il volume,  il professor Cortonesi dedica alla pianta del  gelso, alcune considerazioni, l’uso delle sue  foglie impiegate al  setificio. Completa il saggio una ricca bibliografia, segue l’indice degli alberi e degli arbusti, infine i luoghi dove crescono e si espandono.

Il libro molto esauriente in tutti i   vari passaggi, anche la descrizione dell’intervento  della  mano dell’uomo,  che dopo l’anno Mille ha iniziato al disboscamento per lasciare spazio alle zone coltive. Si tenta poi ad avere un concetto che il bosco, nell’antichità non avesse  la presenza costante dell’uomo, invece, pagina dopo pagina del volume, costatiamo che il bosco ha sempre avuto la   presenza umana: dai pastori, tagliatori di legna, raccoglitore di frutti. Infine il Medioevo raccontato da Alfio Cortonesi , non si può racchiudere in una unica e omogenea soluzione, perché il mondo del bosco differenzia da zona a zona  e da regione a regione.   

L’autore: Alfio Cortonesi, già professore ordinario di Storia medievale nell’Università degli Studi della Tuscia si occupa di storia economica e sociale dell’Italia medievale, con prevalente riferimento alla storia agraria e del mondo rurale. Fra le sue pubblicazioni: Ruralia. Economie e paesaggi del medioevo italiano (il Calamo, 1995); Uomini e campagne nell’Italia medievale (con G. Pasquali e G. Piccinni; Laterza 2002); Medioevo delle campagne(con G. Piccinni; Viella 2006).Per Carocci editore ha pubblicato:La prima espansione economica europea(con L. Palermo; 6? ristampa 2021) e Il Medioevo. Profilo di un millennio. Nuova edizione (9? ristampa.2021).

“Il Medioevo degli alberi. Piante e paesaggi d’Italia(sec. XI-XV)”a cura di Alfio Cortonesi, pp.355 fig.9  b/n , Carocci editore, Roma 2022,€32.00

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Articolo pubblicato il 09/04/2022