Il Gran Priorato dei Cavalieri di Cristo in ausilio dei profughi di guerra

Diario della Missione Umanitaria svolta dall’Ordine Militare e Religioso dei Cavalieri di Cristo – Gran Priorato d’Italia.

La questione bellica tra Federazione Russa e Ucraina continua senza sosta da ormai oltre due mesi.

In queste settimane vi ho raccontato di tante opere di beneficienza portate avanti da ordini della Chiesa Cattolica che, come sempre, si sono sostituiti agli Stati che - anziché inviare aiuti ed adoperarsi per la pace - hanno inviato armi per alimentare il conflitto.

Oggi, invece, vi racconto di un’associazione di promozione sociale che ad inizio mese è partita dalla Liguria per andare a portare aiuti umanitari in Romania per aiutare i religiosi e le religiose presenti nel paese a sostenere i profughi in fuga dall’Ucraina.

L’associazione di cui sto parlando è l’Ordine Militare e Religioso dei Cavalieri di Cristo – Gran Priorato d’Italia (O.M.R.C.C.).

Il 4 aprile scorso gli associati dell’O.M.R.C.C. hanno organizzato una spedizione umanitaria a cui hanno preso parte il Cavalier Antonio Primo Di Francesco, Presidente dell’Associazione, il Cavalier Umberto Brignardello, responsabile della sede regionale Ligure e tesoriere dell’Associazione, e la Signora Oana Balas Battaglieri, responsabile per gli aiuti umanitari e delegata dell’O.M.R.C.C. per la Romania.

I Cavalieri hanno percorso all’incirca 5000km a bordo di un Fiat Ducato preso a noleggio per raggiungere la città di Roman (Romania) dove li attendevano i religiosi per mostrar loro la sofferenza e la miseria in cui la popolazione vive dall’inizio del conflitto.

Durante la visita ai luoghi del dolore e della precarietà Di Francesco e i suoi sodali si sono imbattuti anche in molti animali malnutriti e necessitosi di cure sanitarie. Di questo erano già stati resi edotti ed infatti sul Ducato vi erano anche alimenti e presidi sanitari per gli “amici a quattro zampe” che sono stati consegnati affinché si potesse alleviare anche la sofferenza dei piccoli amici dell’uomo.

Il lungo viaggio, però, non poteva limitarsi ad un solo luogo così i Cavalieri hanno visitato anche Oradea dove operano le Missionarie della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, fondate a Villanova Mondovì, e Darmanesti, dove sono stati accolti dalle Suore di Santa Teresa di Torino con le quali vi è una collaborazione fattiva da oltre tre anni.

Proprio a Darmanesti i membri dell’O.M.R.C.C. hanno visitato le famiglie degli anziani affetti da malattie vascolari, neuro-depressive, traumatiche che sono spesso costretti a letto per via dei dolori e delle condizioni di disagio sociale di cui la Romania non si fa carico.

Le Suore di Santa Teresa di Torino, infatti, oltre alla testimonianza di vita evangelica, svolgono attività di supporto infermieristico ai meno abbienti, consulenza psicologica gratuita, attività ludico-ricreative e di doposcuola per i bambini delle famiglie più povere e sostegno dei minori in famiglie con presenza di alcolisti.

L’arrivo del Ducato è stato accolto come un gesto concreto della Divina Provvidenza.

I Cavalieri hanno aperto i portelloni del furgone ed hanno iniziato a consegnare teli termici, garze, medicinali, disinfettanti, presidi sanitari, materiale per l’igiene personale, kit di primo soccorso, razioni di cibo in monoporzione, posate, bicchieri e piatti in plastica, pasta, tonno in scatola, legumi, passata di pomodoro, cibo liofilizzato ed omogeneizzati per bambini, latte in polvere e biscotti per la crescita, pannolini per bambini ma anche per anziani, alimenti per cani e gatti, abbigliamento per donna, uomo e bambino, coperte, piumoni e giacche invernali…

I Frati, le Suore ed i tanti volontari presenti in loco non hanno potuto che ringraziare il buon Dio per tanta generosità che il Popolo Italiano ha avuto nei confronti di chi sta passando un momento di terrore, precariato e smarrimento. L’O.M.R.C.C. ha saputo toccare il cuore di tante persone e farsi tramite al fine di far incontrare la domanda con l’offerta.

La missione umanitaria del presidente Di Francesco e dei suoi sodali è durata fino al 9 aprile quando, dopo un lungo viaggio, si è tornati in Italia con tanta stanchezza ma con la consapevolezza di aver fatto ciò che era doveroso fare portando aiuto a chi ne aveva davvero bisogno.

Tutto questo, mi assicura Antonio Di Francesco, non sarebbe stato possibile se tante persone, associazioni, movimenti e negozi non avessero contribuito concretamente con materiale, donazioni e sostegni di ogni tipo.

Per chi segue quotidianamente la cronaca è bello poter dare, di tanto in tanto, notizie dal sapore solidaristico ed altruistico che ci fanno meditare su quanto bene ci sia ancora nelle nostre città, fra la nostra gente, nella nostra bella e fortunata Italia.

Certamente continueremo a monitorare queste realtà con la speranza che i conflitti finiscano quanto prima e si possa tornare a vivere in un clima di pace e tranquillità.

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Articolo pubblicato il 29/04/2022