
Quali sono per il leader grillino le funzioni di un termovalorizzatore?
Il Governo, con l’astensione dei grillini ha approvato il “decreto Aiuti”, sul cui impianto economico e politico, avremo molto da dire.
Non riusciamo però a capire le motivazioni che spingono Conte a mettersi di traverso in un momento tutt’atro che sereno. Cosa va cercando Giuseppì?
Se ripercorriamo quest’infausta legislatura, ricordiamo quando definiva “Un futuro luminoso” per l’Italia, il frutto dei suoi errori politici. Eravamo nel 2019, molto pima del Covid, ma il Pil italiano crebbe solo dello 0,3%. Che figura e che jella per gli italiani essere governati da un inetto e presuntuoso premier.
Nel 2018 fu nominato a capo di un governo del quale il maggiore sostenitore era il M5S che, prima delle elezioni, sosteneva la chiusura del Tap, il gasdotto che ci permette di importare gas naturale dall’Azerbaijan, e consente le diversificazione dell’approvvigionamento energetico. Dopo pochi mesi, Conte cambiò idea.
Sul Tav, Conte espresse, in diverse occasioni, la contrarietà del Governo alla sua realizzazione. Poi cambiò idea.
Ora, da capo del M5S, dichiara l’opposizione al termovalorizzatore che si dovrebbe realizzare a Roma e rischia di far cadere il governo sullo smaltimento della monnezza.
Forse l’avvocaticchio di Apulia ha scordato che Roma ha avuto per 5 anni una sindaca del M5S, supportata da una maggioranza assoluta di consiglieri comunali pentastellati, quindi, in grado di governare senza mediazioni con altre forze politiche. Il risultato è stato disastroso. Roma è sporca, alla mercè di topi, gabbiani e cinghiali. Aspettiamo che il capo del M5S cambi idea!
Nel frattempo, vorremmo ricordare al capo del M5S, che alla città finlandese di Lahti, è stato assegnato il premio europeo 2021 di “Capitale verde”, per la qualità dell’aria, per la gestione dei rifiuti, per la crescita del verde e per l’eco-innovazione.
Particolare non da poco: Lahti, ricicla il 90% dei rifiuti urbani, ma ha un termovalorizzatore. Saranno i suoi collaboratori poco avvezzi al confronto internazionale a negargli ogni informazione su quel che succede oltre i confini del patrio suolo?
Oppure è lui che quando brilla di luce propria fa macelli, salvo poi doversi piegare a esigenze superiori? L’Italia non può continuare a farsi governare dagli inetti e, purtroppo tra gli alti papaveri della politica, non è il solo. Che amarezza!
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Articolo pubblicato il 09/05/2022