Cipolle di stagione

Quando un maggio un po’ fresco ti fa venire voglia di accendere il forno

Dopo una Pasqua quasi estiva, con le mamme sulle spiagge occupate a tenere i bambini lontani dall’acqua,  stiamo vivendo un maggio un po’ fresco, almeno in molte zone d’Italia, dove, secondo una tradizione ormai consolidata, si sta meglio fuori, quando c’è il sole, che non in casa, magari fermi davanti ad un pc o di fianco ad una pila di compiti in classe da correggere. Le mani si raffreddano e all’ora di cena  si pensa con piacere ai fornelli e al tepore della cucina che ci riscalderanno un po’. Anzi, meglio ancora al forno, ad una pietanza cucinata al suo interno che renderà più tiepida la stanza e la riempirà di profumo. Per esempio, le cipolle al forno, un piatto semplice ed economico, che ho assaggiato la prima volta a casa di amici che me ne hanno dato volentieri la ricetta. Cipolle al forno, non cipolle ripiene: più semplici, digeribili e veloci da preparare.

Innanzitutto ci vogliono le cipolle bianche, non sferiche ma piatte, di quelle che in questa stagione si trovano facilmente.

Vanno pulite, lavate e poi tagliate a metà, trasversalmente, cioè orizzontalmente, in modo da ottenere due calotte schiacciate: diciamo che, quanto alle dosi, consiglierei due cipolle intere, quindi quattro calotte, per ogni commensale.

Poi le calotte di cipolle, con la parte tagliata verso l’alto, vanno adagiate in una pirofila o anche direttamente sulla leccarda, in entrambi i casi ovviamente prima  coperte da carta da forno. Il passo successivo consiste nel salare e pepare le cipolle, spolverarle prima  con abbondante pangrattato e poi con altrettanto abbondante parmigiano; e mi perdonino i Reggiani, che inorridiscono alla dizione “parmigiano”; per loro il  formaggio grana si chiama  reggiano, senza ombra di dubbio. Un giro abbondante di olio sulle cipolle e siamo pronti per la cottura.

Scaldiamo il forno a 140/160 gradi e inforniamo per una ventina di minuti. Ognuno conosce il suo forno, per cui tempo e temperatura possono variare, ma il risultato deve essere un cipolla morbida e dorata.     

A questo punto possiamo goderci il tepore emanato dal forno e gustarci il nostro piatto; credetemi, così cucinate le cipolle hanno un sapore delicato e sono digeribili. Un’unica  precauzione; per la serata meglio evitare incontri troppo ravvicinati con chi non ha condiviso con noi la nostra cena. A meno che non si tratti di un amante dell’aroma della cipolla, non si sa mai. Già che ci siamo, ricordo anche che sarà inevitabile, per molti, piangere un po’, durante la preparazione del piatto; ho provato di tutto, dagli occhiali ai vari rimedi della nonna (una gocci di aceto, un pezzetto di pane appoggiato prima sulla cipolla), ma non ho ottenuto risultati soddisfacenti. Pazienza: qualche lacrima val bene un piatto gustoso.  

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Articolo pubblicato il 12/05/2022