Vernante (CN) - Continua fino al 22 giugno, la personale di Gianni Bui

L'apprezzato pittore e glorioso attaccante del Torino Calcio degli anni Settanta espone presso i Locali Parco Alpi Marittime

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La mostra, curata da Franco Carena e Marco Basso, porta nel paese di Pinocchio una nitida testimonianza dell’attività artistica di un pittore dotato di una personalissima vena creativa, in cui si amalgamano tematiche e linguaggi eterogenei, sempre sorretti da una vivace e instancabile ricerca di nuovi soggetti e ambientazioni.

 

Il riferimento alla matrice espressionistica è fisiologico, ma non è sufficiente per circoscrivere il lavoro pittorico di Gianni Bui, perché l’artista sa sottrarsi con grande elasticità ai rigori degli stereotipi, come dimostra chiaramente la vastità delle sue scelte compositive.

 

Nelle opere, soprattutto nei paesaggi e nelle costruzioni astratte, vi è una forte tensione sul piano compositivo, che impone una notevole dinamicità, ottenuta soprattutto con l’uso di una materia cromatica trattata con originalità.

 

Gianni Bui è bravo e non ha certo bisogno del nostro modesto avvallo; noi l’apprezziamo per la sua grande forza nel raccontarci con limpidezza le atmosfere che scandiscono gli spazi e le cose di questa nostra esistenza.

 

Vi è una sorta di musicalità che si esprime soprattutto nella giustapposizione del colore, sfruttato evitando gli eccessi, ma senza lasciare nulla caso: il risultato è sempre equilibrato e preciso, privo di distorsioni e dove la tecnica nulla toglie al lirismo.

 

I suoi referenti sono molteplici: troviamo echi espressionisti e informali, anche se non mancano accenti futuristi. Ne scaturisce un universo straordinariamente dinamico, che ci offre la possibilità di ripensare continuamente all’effettivo senso della forma e dei suoi rapporti con la spazio.

 

Nella danza del linguaggio, le scelte formali e quelle cromatiche danno vita a un produzione contrassegna da un’originalità autentica, ma non povera di complessità dialettiche per chi intenda cogliere profondamente la poetica di Gianni Bui.

 

A ogni nuova personale l’artista continua a stupirci per la notevole capacità di spaziare tra i soggetti: in questo caso si passa dalla figura al paesaggio, transitando attraverso l’astrazione fino a giungere a proporre una personale interpretazione di Pinocchio.

 

Infatti, ricordiamo che Vernante è forse l’unico paese al mondo ad essere affrescato con un’ampia serie di murales sul famoso burattino di Collodi. All’origine la figura di Attilio Mussino, il più celebre illustratore di Pinocchio”, nato a Torino nel 1878 e che trascorse a Vernante gli ultimi anni della sua vita.

 

Bui ha dato il suo contributo al personaggio forse più amato della fiaba/favola italiana, dimostrando la sua innata capacità di spaziare liberamente nel mare magnum dei soggetti tra trasferire sulla tela. Un passaggio effettuato sempre con grande spontaneità e aggiungendo un pizzico di poesia a ogni nuova creazione.

 

In occasione della mostra di Gianni Bui, sono presenti anche alcune opere dedicate al grande Toro di Anna Valle, Maurizio Ovidi e Silvio Rosso.

 

Sabato 28 maggio (ore 17,30), nei locali della mostra saranno presentati i libri: Una vita in trincea di Angelo Cereser e Un lavoro da mediano, ansia e sudore in Serie A di Alessandro Gazzi. Inoltre il cantautore cuneese Andrea Giraudo, presenterà il nuovo inno del Toro.

 

La pittura di Gianni Bui

Vernante

Locali Parco Alpi Marittime

7 maggio-22 giugno

Da lunedì a domenica:10-12;16-18 (chiuso il giovedì).

 

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Articolo pubblicato il 11/05/2022