Torino. Eurovision, un successo, ma poi?

Ucraina, bocciata dalla Giuria, ha vinto Eurovisioni 2022 beffando Regno Unito e Spagna, delusione in Italia per il sesto posto

Domenica mattina Alberto Cirio, Stefano Lo Russo, sponsor ed operatori del turismo, erano euforici a Palazzo Madama, mentre snocciolavano i primi dati del successo di Eurovision appena concluso, con la vittoria dell’Ucraina, su cui si è già ampiamente dissertato nell’articolo di Carlo Mariano Sartoris pubblicato ieri su Civico20News.

“Torino, che spettacolo!”. E’ stata l’esclamazione.

Eurovision Song Contest ha portato in città e nell’intero Piemonte entusiasmo e tante emozioni. Flash mob, concerti improvvisati ed esibizioni di artisti locali e internazionali seguiti da numerosi fan e turisti, hanno riempito le strade e le piazze, trasformando Torino in un palco a cielo aperto.

Le ricadute positive sul turismo in città sono confermate dalle elaborazioni dei primi dati forniti da un campione di strutture all’Osservatorio Turistico Regionale per il periodo dal 1° al 14 maggio a Torino: rispetto allo stesso periodo del 2019, i pernottamenti dall'inizio del mese hanno infatti registrato un incremento del 68%. Molti gli stranieri: oltre il 40% dei movimenti del periodo.

Chi è venuto a Torino?

In occasione di Eurovision Song Contest, l’Osservatorio di Turismo Torino e Provincia (in collaborazione con il Dipartimento di Lingue, Letterature Straniere e Culture Moderne e Dipartimento Management) ha somministrato un questionario qualitativo (6 – 13 maggio) ai turisti in visita a Torino.

Dagli oltre 750 questionari raccolti è emerso che: i turisti che sono venuti a Torino per la prima volta sono il 56%; questi visitatori hanno viaggiato in coppia (30%) o con amici/colleghi (27%) utilizzando l’aereo (37%) e il treno (32%) per raggiungere la destinazione.

Gli interessi sono principalmente focalizzati sulla musica (20%), sull’enogastronomia (16%) e sulle mostre (15%).

La motivazione principale che li ha spinti a venire in città è l’evento Eurovision Song Contest (57%).

A livello di provenienza ottimo è il riscontro da parte dei visitatori esteri che rappresentano il 49% in particolare da Gran Bretagna e Francia (12%), Spagna (9%) e Olanda (6%).

Per ciò che concerne il soggiorno, la permanenza media si attesta su 3 notti o più (61%). La città è stata percepita in modo molto positivo: emergono aggettivi che la ritraggono come «bella, elegante» e dagli stranieri come «warm, friendly, surprising, amazing».

Da evidenziare altresì che oltre il 70% dei turisti ha visitato almeno un museo; emergono ai primi posti in particolare Museo Egizio, Musei Reali, Museo Nazionale del Cinema, Reggia di Venaria e Palazzo Madama.

Per concludere, il livello di soddisfazione della vacanza torinese è stato decisamente molto buono, infatti l’88% ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva e di voler ritornare una seconda volta (90%).

Turismo Torino e Provincia ha realizzato il social programme delegazioni (da sabato 30 aprile a sabato 14 maggio per le 40 delegazioni dei 40 Paesi in gara, 20 esperienze a Torino e 6 in Piemonte, declinate nei temi eccellenza, verde, insolito, contemporaneo, multi senso, paesaggi) che ha visto l’adesione di oltre 1.100 persone di 37 delegazioni, di cui 12 che hanno scelto di scoprire anche il Piemonte.

Ha ideato inoltre con il contributo della Camera di commercio di Torino il SOCIAL PROGRAMME PRESS (6 proposte dalle Associazioni di Categoria GIA/Federagit e Maestri del Gusto di Torino e provincia, 12 musei, 2 degustazioni, 6 escursioni in regione, 5 escursioni in provincia da sabato 7 a sabato 14 maggio) che ha registrato oltre 140 prenotazioni, tra cui si segnalano le visite presso le Residenze Reali e le esperienze enogastronomiche come Merenda Reale ed Extra Vermouth.

I canali social utilizzati dagli Enti coinvolti nella promozione dell’evento (Facebook, Twitter ed Instagram) hanno raggiunto un totale di oltre 2.400.000 persone.

Il sito turismotorino.org ha registrato più di 27 mila utenti (+ 135,96% rispetto allo stesso periodo anno precedente) e totalizzato più di 35 mila visite (+146,89% rispetto allo stesso periodo anno precedente).

Con quasi 350 artisti coinvolti, Eurovision Village ha proposto oltre 55 ore di spettacolo in 8 intensissime giornate spaziando tra vari generi e coinvolgendo 20 delegazioni ufficiali di Eurovision Song Contest.

Con una platea di artisti provenienti da 24 diverse nazioni, band che si sono formate o riunite per questa occasione, il Village del Valentino ha visto il passaggio di oltre 220mila persone. 

Un format del tutto inedito ha caratterizzato il palinsesto coinvolgendo la ricchissima comunità artistica del territorio in un grande evento di portata internazionale dando vita a un palco “glocale”, immerso nel parco del Valentino nel centro città che ha visto oltre 20 tra produzioni e collaborazioni inedite, unendo così realtà locali a grandi interpreti nazionali ed esteri.

Proposte inedite, di alta qualità, che hanno permesso al vasto pubblico del Village di conoscere nuovi artisti e poter vedere star internazionali suonare con musicisti torinesi e non solo.

Altri numeri: volontari coinvolti 24 al giorno per 8 giorni, totale 192; personale di produzione, tecnici di spettacolo e maestranze 80 persone. In totale oltre 150 persone.

Ma c’è di più. La nuovissima guida Torino Pocket Lonely Planet dal 4 al 14 maggio è stata scaricata in free download da 25.000 utenti.

“Torino regala Torino” è stato l’omaggio della Città di Torino a tutti i visitatori grazie alla collaborazione tra Città di Torino, Lonely Planet e Turismo Torino e Provincia. Oltre 30.000 visitatori hanno inoltre ricevuto materiale turistico promozionale della città, mappa e cartoline. 

Oltre 300 i giornalisti nazionali e internazionali accreditati al Media Centre Casa Italia a Palazzo Madama; 25 gli artisti presenti agli appuntamenti giornalieri a lori loro dedicati; 45 le degustazioni guidate che hanno coinvolto 25 aziende piemontesi tra Consorzi vitivinicoli e turistici ed Enoteche regionali e 125 aziende torinesi coinvolte dalla Camera di commercio di Torino di cui 30 Maestri del Gusto di Torino  e  Provincia, 25 aziende vitivinicole Torino DOC, 10 Associazioni di categoria.

In totale sono state oltre 1100 le degustazioni servite.

Dai primi dati non emerge ancora l’entità della ricaduta economica tanto sbandierata in apertura della Kermesse, ma a tirare le somme, ci vorrà ancora un po’ di tempo.

Qual è il tanto citato volto nuovo di Torino?

Abbiamo assistito alle palesi manchevolezze della civica amministrazione, nel mantenere cantieri stradali aperti in percorsi trafficati come corso Moncalieri.

Le carenze vistose nei trasporti pubblici, non ci tranquillizzano, guardano al futuro.

Sono state diffuse le medesime dichiarazioni trionfalistiche dei politici dopo le Olimpiadi.

In questi 15 anni Torino ha riscontrato indici di afflussi turistici superiori, ma la politica, accecata dalla superficialità del momentaneo e dell’effimero, non ha voluto o saputo seguire altre componenti essenziali per la vita e lo sviluppo economico e sociale della città.

La grande  industria e di conseguenza l’indotto auto, hanno sviluppato  piani di delocalizzazioni  importanti, verso le altre regioni d’Italia e  l’estero, come pure le Fiere di grande appeal, hanno abbandonato Torino  per planare verso le strutture ampiamente funzionali di Rho Fiera.

Non va dimenticato il degrado delle periferie, che si è accentuato, senza interventi significativi delle precedenti e attuale  civica amministrazione. 

Torino, continua ad essere isolata, con linee aeree non significative, e carenze verso gli Hub europei e le capitali economiche.

In tema di Turismo e di facilità, per quanto concerne i trasporti, per aziende e lavoratori, tanto per citare qualche esempio, continua ad essere difficile recarsi a Savona con la linea a binario unico e con forti limitazioni.

La Cuneo Ventimiglia Nizza, nonostante gli interventi teorici dell’assessore Gabusi,  affronta l’estate con due coppie di treni locali che marciano alla stratosferica velocità di 40 km orari e non partono neppure da Torino. 

Anche la sponda piemontese del lago Maggiore, una delle località più turistiche d’Italia è inaccessibile da Torino.

Forse il Presidente Cirio, quando ostenta sicurezza e volge lo sguardo al futuro, con le sue affermazioni, non riflette sulle defaillances dei suoi assessori.

Tornando al Turismo, in settimana passerà a Torino il giro d’Italia e si inaugura il salone del Libro. Altre vetrine internazionali per Torino. Ma se, non dimenticando la vocazione industriale, Comune e Regione intendono puntare su iniziative di richiamo, si impegnino a volare alto e a non sprecare soldi e mezzi sull’effimero e sulle mediocrità, consapevoli di antiche e collaudate tradizioni, unendo l’ambizione, la concretezza ed il coraggio, ma non dimenticando l’impegno della logistica per ogni aspetto dell’organizzazione.

Per quanto concerne il risultato finale della Kermesse musicale, è risultata “Ufficialmente” vincitrice l’Ucraina e forse non è neppure una sorpresa, considerando che le previsioni la davano come favorita. Il suo successo a Torino, dunque, non sorprende.

A farlo è la “bocciatura” della giuria di qualità, quella che pesa per metà sui voti che decretano il vincitore. La Kalush Orchestra è stata, infatti, spinta alla vittoria dal televoto, perché per la giuria tecnica, quella formata dalle giurie dei singoli Paesi, non è finita neppure sul podio.

Un dato che fa riflettere, considerando anche il messaggio politico che si sta attribuendo al successo dell’Ucraina nel contesto complesso che sta attraversando questo Paese. Ma è un elemento, quello della classifica della giuria tecnica, che fa evidentemente riflettere, proprio perché una manifestazione musicale potrebbe essere diventata il veicolo di un messaggio politico.

Tra l’altro, durante l’annuncio dei voti delle singole giurie, si è potuto notare come l’Ucraina sia stata tra l’altro spinta al quarto posto da quelle dei Paesi dell’Est Europa. Ad assegnare 12 punti all’Ucraina sono stati Polonia, Moldavia, Lettonia, Romania e Lituania.

Al televoto invece l’Ucraina ha ottenuto 439 punti, sufficienti per ottenere la vittoria.

Dunque, dall’analisi della votazione si evince che se l’Ucraina è riuscita a raggiungere il quarto posto nella classifica della giuria tecnica è per merito soprattutto della spinta dei Paesi dell’Est Europa, a cui si sono aggiunti altri voti minori. Quindi, prima che arrivasse l’ondata del televoto a premiarla c’era stata praticamente la “bocciatura” delle giuria di qualità. Un caso molto interessante, su cui senza dubbio c’è da riflettere.

L’Italia non ce l’ha fatta a conquistare il secondo successo di fila. Al secondo posto in classifica Regno Unito, sul podio invece la Spagna. Per il nostro Paese solo il sesto posto, neppure il podio

Dunque, l’Italia per la tecnica dell’Eurovision 2022 è finita anche dietro il Portogallo, a cui sono stati dati 171 punti.

Dunque, ancora una volta le sorprese più grandi sono arrivate dal televoto, molto poco incline a seguire la musica, ma come in altre occasione, influenzato da eventi esterni.

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Articolo pubblicato il 17/05/2022