E' il Cardinale Matteo Maria Zuppi il nuovo Presidente dei Vescovi italiani

Jorge Mario Bergoglio ha nominato l'Arcivescovo di Bologna a capo dei Vescovi italiani.

Il 24 maggio scorso, in quel di Roma, si è tenuta l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana nella quale i Vescovi italiani hanno espresso una terna di nomi da sottoporre alla Santa Sede per la nomina del nuovo Presidente della C.E.I.

Jorge Mario Bergoglio ha scelto il Cardinal Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, per guidare la grande assise dei Vescovi italiani.

L’annuncio lo ha dato il Cardinal Gualtiero Bassetti, Presidente uscente della C.E.I. ed Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Bergoglio ha scelto Zuppi “lasciando in panchina” il Cardinal Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena e Monsignor Antonio Raspanti, Vescovo di Acireale.

Zuppi è noto al mondo cattolico per la sua vicinanza alla “Comunità di Sant’Egidio” e per la sua amicizia con Andrea Riccardi, fondatore della stessa. Con loro il neo-Presidente della C.E.I. ha fondato scuole popolari nelle baraccopoli della capitale, ha accolto e sostenuto migranti, detenuti, nomadi, tossicodipendenti, emarginati e vittime di esclusione sociale.

La sua Consacrazione Episcopale la si deve a Papa Benedetto XVI che il 31 gennaio 2012 (festa di san Giovanni Bosco) lo nomina Vescovo titolare di Villanova e Ausiliare della Diocesi di Roma sotto l’obbedienza del Cardinal Agostino Vallini.

Bergoglio, invece, nel 2015 lo invia come arcivescovo a Bologna, nel Concistoro del 2019 lo crea Cardinale e poco dopo lo chiama ad occuparsi del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Ad esultare per la nuova nomina del Cardinal Zuppi la “Comunità di Sant’Egidio” e la “Fondazione Migrantes”.

Il Cardinal Zuppi è molto noto negli ambienti dei cattolici progressisti, tra i cattolici che cercano di sradicare la sana Dottrina Cattolica ed è inviso ai cattolici conservatori, ai cultori dei riti preconciliari e a quanti non credono nell’immigrazionismo che sta ammorbando la Chiesa Cattolica da ormai nove anni.

Seguiremo il Cardinal Matteo Maria Zuppi nel suo nuovo incarico nella speranza che sappia esser sempre degno della porpora cardinalizia con l’umile servizio al Popolo di Dio peregrinante sulla terra.

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Articolo pubblicato il 25/05/2022