Il cuore coraggioso di Serafina Donadei

Medaglia d’Argento a San Martino (di Alessandro Mella)

La storia è piena di grandi donne che, nelle più incredibili circostanze, hanno dato prove di straordinario valore, di coraggio, di costanza e di grandezza umana. Basterebbe ripercorre i libri per incontrarne moltissime e scoprirne le gesta gloriose.

Tra questi numerosissimi aneddoti si ricorda anche la vicenda di una vivandiera italiana, lombarda di nascita, al tempo della guerra del 1859. (1)

L’astuzia politica di Camillo Cavour aveva permesso al Regno di Sardegna di garantirsi l’appoggio dell’Impero di Francia di Napoleone III in vista di una campagna bellica finalizzata a liberare l’Italia dal giogo asburgico.

Quando l’Austria, dopo numerose provocazioni non casuali, impose un ultimatum al Piemonte e l’attaccò l’accordo difensivo sottoscritto con i francesi produsse i suoi effetti ed il conflitto iniziò.

Il giorno più importante di quella campagna fu il 24 giugno del 1859 quando si tennero le battaglie di Solferino e San Martino nelle quali, a pochi chilometri di distanza tanto da farle considerare da alcuni un unico scontro, le armate austriache furono incalzate rispettivamente da quelle francesi e da quelle sabaude.

Gli scontri furono violentissimi ed è in questo momento che si colloca il celebre episodio che spinse Henry Dunant a fondare la Croce Rossa.

Quel giorno, al seguito dei Granatieri di Sardegna, marciava una giovane vivandiera la quale, poi, s’era messa di grande impegno a prendersi cura dei feriti cui dedicò, sotto il fuoco nemico, le più amorevoli cure:

Pur veggo ancora in questo cielo, chi nominar mi è grato. La Serafina Donadei che in campo sotto i razzi e i piombi assisteva i feriti e li curava di rimedii e bende. (2)

L’abnegazione della donna non era sfuggita al Re Vittorio Emanuele II che, a sua volta, a San Martino si era coperto di gloria.

Le si fece incontro e, sul campo, le appuntò la medaglia d’argento al valore militare accompagnandola con queste parole:

Questa donna che fu per molti, nei momenti estremi, l’angelo consolatore, che rifiutò di prestare l’opera sua per amore del lucro è ben degna di ricevere il premio dei valorosi! (3)

Dopo il conflitto Serafina andò si sposa al capitano Giovanni Battista Giaglione, ufficiale mantovano d’artiglieria, decorato a sua volta. (4)

Purtroppo, suo marito, posto in congedo nel 1874, la lasciò vedova il 14 ottobre 1887. (5)

Nel 1911, ottantenne ma vivacissima e molto orgogliosa del suo medagliere nel quale spiccava anche la medaglia francese della “Campagne d’Italie”, si trasferì a Firenze riscuotendo l’attenzione dei giornali del tempo cui spiegò di aver disposto che alla sua scomparsa la medaglia d’argento venisse donata al 1° reggimento dei Granatieri in cui aveva militato gloriosamente tanti anni prima e con i cui eroi aveva marciato dando l’assalto alla Madonna della Scoperta.

La veterana Serafina, classe 1826, venne a mancare nell’aprile 1915 all’età di quasi novant’anni. Lei che aveva visto i campi di battaglia del 1849 e 1849 e del 1859. (6)

Oggi la Serafina Donadei viene ricordata, alle volte, fugacemente in volumi e articoli che parlano delle Donne negli anni straordinari del nostro Risorgimento ma pochi ne ricordano le gesta.

Perpetuarne il ricordo è un dovere da non trascurare ricordando quel suo volto così pieno di vita e di coraggio indomito.

Alessandro Mella

NOTE

1) Sul tema delle vivandiere e delle “Donne in guerra” si consiglia il volume omonimo di Alessia Giorda e Francesco Ganora.

2) Leggende esperidi dei Reali d’Italia – Canti in versi epici di un diecisettenne, 1882, p. 360.

3) La Tribuna Illustrata, 4, Anno XIX, 22 gennaio 1911, p. 53.

4) La Domenica del Corriere, 3, Anno XIII, 15-22 gennaio 1911, p. 3.

5) Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali del R. Esercito Italiano e nel personale dell’amministrazione militare, Ministero della Guerra, Voghera Carlo Tipografo Editore del Giornale Militare, Roma, 1889, p. 77.

6) La Domenica del Corriere, 14, Anno XVII, 4-11 aprile 1915, p. 8.

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Articolo pubblicato il 30/05/2022