Mai più bimbi in carcere!

Il Parlamento discute la Legge Siani (PD) per tutelare l'interesse dei minori figli di madri detenute.

Il 30 maggio scorso alla Camera dei Deputati si è discussa la proposta di “Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori” a firma Paolo Siani, deputato del “Partito Democratico”, relazionata dal collega di partito Walter Verini.

I deputati di Montecitorio hanno votato con 241 voti favorevoli e 7 contrari.

Se al Senato ci fosse lo stesso risultato ottenuto alla Camera cambierebbe tutto. Ad oggi le mamme che vengono poste in regime di detenzione, se hanno un bambino piccolo, vengono detenute in Istituti di Pena Attenuata.

Se passerà la Legge Siani, invece, le mamme detenute con figli di età pari o inferiore a sei anni verranno collocate in Case Famiglia Protettedove il bambino non ha alcuna percezione di vivere in un carcere, può crescere meglio e avere migliori rapporti con la sua mamma, che è sicuramente più serena e più pronta anche a cambiare e a redimersi”.

Questa proposta nasce anche dal consulto con i neuropsichiatri infantili che sostengono la teoria secondo cui “lo sviluppo del cervello di un bimbo è più veloce nei primi due anni di vita ed è molto influenzato dall’ambiente in cui vive. E sarà influenzato in maniera positiva se l’ambiente è stimolante, mentre se cresce in un carcere il suo cervello avrà solo effetti tossici”.

Il Ministro della Giustizia Marta Cartabia, da quando ha assunto il ruolo di guardasigilli, si è imposto una mission: “mai più bimbi in carcere”.

Per giungere ad un’applicazione completa e definitiva della Legge Siani bisogna che il testo vada al Senato, venga votato, e torni alla Camera per la vidimazione.

Se vi sarà l’approvazione, poi, si smetterà di avere custodie cautelari in carcere per le donne incinta anche se – in casi di particolari cautele – si procederà comunque alla detenzione negli Istituti di Pena Attenuata come già accade oggi.

Questo iter legislativo proposto dal PD ha un valore sovrumano se si guarda all’interesse esclusivo del bambino. Speriamo il Parlamento riesca a formulare una buona legge, mettendo da parte i colori di partito, valutando esclusivamente l’interesse primigenio del minore.

Sicuramente torneremo sul tema e vi terremo informati.

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Articolo pubblicato il 01/06/2022